Sardegna Gran Tour 2021
Categoria: Turismo

La Sardegna è un’isola incredibile, natura, storia, tradizione che si intrecciano in una infinita combinazione di elementi che la rendono unica.


Se a tutto questo aggiungete che le strade dell’isola sono praticamente perfette, poco trafficate e i sentieri e le strade bianche ti possono portare nel profondo della terra Sarda, ecco che questa diventa la regione perfetta per i motociclisti.
Questi sono i motivi per cui la Sardegna non stanca mai, ci si tornerebbe migliaia di volte sapendo di rimanere stupiti ancora una volta di più.

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Il segreto del Sardegna Gran Tour è principalmente questo, saper valorizzare con una accurata scelta dei percorsi adatti ai motociclisti l’isola, organizzare l’evento in maniera precisa, attenta e capillare e soprattutto con uno spirito comunitario che fa sì che  il tutto si trasformi nella realtà in un bellissimo viaggio tra amici.
Noi siamo alla terza partecipazione e credeteci non siamo ancora minimamente stanchi e stiamo già aspettando l’edizione 2022.

Cos’è il Sardegna Gran Tour
Si, alla fine è davvero un viaggio dove un gruppo di sconosciuti, o quasi, percorrono le strade o gli sterrati e i sentieri, più belli dell’isola.
Giunto quest’anno alla quarta edizione è riuscito, con testardaggine e voglia di non arrendersi, a sopravvivere a ben due anni di emergenza Covid19 che ha richiesto spostamenti e sicuramente anche una riduzione dei partecipanti.
Eppure, proprio la soddisfazione dei partecipanti degli anni precedenti che puntualmente partecipano anche alle edizioni successive dà il significato di un Tour che non si esaurisce e non stanca.

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Questo grazie all’esperienza organizzativa di Renato Zocchi e dello Staff di Adventour Riding, capaci di confezionare ogni anno percorsi diversi e creare quello spirito di gruppo, o comunità viaggiante che spesso manca al motociclismo di oggi sempre più individualista.
In soldoni 4 giorni, in realtà diventano cinque con l’ultimo di rientro, partendo da Milano (O Roma) per raggiungere Livorno, anche questo tragitto seguendo strade non scontate, per poi godersi ben tre giorni per scorrazzare nella grande isola.
Tutto questo seguendo le “tracce” predisposte dall’organizzazione che sono la rotta da seguire per questo viaggio in compagnia.

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Una traccia, in realtà due visto che una è dedicata al percorso “Stradale” e una a quello “On-Off” che dà la massima libertà di scelta di ritmo, di compagnia, di soste con il vero unico punto fisso nell’orario della  partenza dei traghetti.
Massima libertà anche nella possibilità di scegliere quale dei due percorsi seguire, sempre comunicandolo all’organizzazione, secondo la voglia, la stanchezza o qualunque motivo passi per la testa essendo i due percorsi intercambiabili e quasi sempre i punti di ristoro coincidono così da unire tutti i partecipanti.

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I percorsi
Due come dicevamo i percorsi: Road e On-off.
Il percorso Road è sviluppato al 100% su asfalto e dedicato ai viaggiatori anche in coppia che voglio scoprire delle strade poco conosciute, panorami e posti incantevoli, che volutamente cercano la Sardegna meno conosciuta e più vera.
Una vera vacanza, un viaggio dove la libertà di scelta ha anche la sicurezza e il divertimento di poter viaggiare in compagnia, senza dover pensare a quasi nulla se non guidare e godersi la bellezza in cui si è immersi.
Tempi blandi in cui godersi le soste seguendo i personali desideri giocando con quel percorso da seguire come una guida turistica.
Un totale alla fine di circa 1500 km di piacere.

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Il percorso Off-Road è decisamente più avventuroso, capace di portare i partecipanti i luoghi unici, esclusivi e dove l’accesso è possibile solo con i permessi che vengono ottenuti da Adventure Riding.
Sentieri, strade bianche e mulattiere inframezzate da tratti asfaltati dove riposare e godersi curve e pieghe mozzafiato. Un percorso che prevede un minimo di capacità in fuoristrada e moto, soprattutto gomme, adatte alla guida off-road.
Minore possibilità di divagazione dalla traccia, ma questo è il suo bello, tanto da spingere l’organizzazione a istituire per questa edizione il Precision Trophy, in collaborazione con Garmin, per premiare chi più si avvicina alla percorrenza prevista dalla Traccia stabilita.

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Un percorso tendenzialmente facile, dove si possono trovare dei punti più difficili o ostici dovuti alla volubilità della natura, capace in pochi giorni di modificare il terreno con temporali, frane e vegetazione crescente.
Difficoltà che però aumento lo spirito di avventura di chi sceglie questo percorso, che diventa occasione per mettersi in gioco e soprattutto nei momenti di difficoltà metto in risalto quello spirito di gruppo e aiuto reciproco tipico dei motociclisti e soprattutto dei fuoristradisti.

La Sicurezza
La sicurezza di avere una organizzazione assolutamente precisa a partire dall’iscrizioni, dalle mail di comunicazione e dallo staff sempre pronto a un fattivo aiuto e a risolvere ogni piccolo problema.
Staff presente numeroso durante il viaggio e suddiviso nel seguire i due gruppi con una costante regia di controllo capace di avere in ogni momento sotto controllo la gestione dei partecipanti.

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Sicurezza anche passiva con al seguito una fuoristrada con carrello porta moto per eventuali recuperi in caso di guasto, un’ambulanza al seguito durante tutti i giorni sull’isola e un medico motociclista che segue il gruppo On-Off per poter nel caso intervenire il più velocemente possibile, cosa che per fortuna non è servita in queste edizioni, ma sapere che c’è è sicuramente fonte di tranquillità.

La Comodità
Vuoi mettere qualcuno che ti prenota albergo, di ottimo livello, traghetto con cabina, ristori e in più il trasporto bagagli per viaggiare leggeri, soprattutto in fuoristrada?
Dai ammettetelo è bello essere coccolati e non dover pensare a quasi nulla, sarà magari fatto di critica per i viaggiatori incalliti, quelli duri e puri, ma a volte qualche vizio fa davvero piacere.

La nostra esperienza
Quest’anno avevamo un obbiettivo, percorrere totalmente il percorso On-Off, del resto due anni fa abbiamo fatto il percorso ROAD con la massima soddisfazione, l’anno scorso abbiamo mischiato i due percorsi provando ad avventurarci in fuoristrada ma complice la nostra scarsa sicurezza nelle nostre capacità abbiamo ripiegato alcune volte sul percorso stradale.

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Però il fuoristrada e i posti dove il Sardegna Gran Tour è capace di portarci ci ha convinto che si poteva fare, percorso mai impossibile, generalmente facile a dire il vero se non con qualche punto come dicevamo prima, così complice anche Renato Zocchi capace di stimolare la nostra voglia di metterci in gioco, la sfida con noi stessi è partita.
Renato in realtà nei primi tratti fuoristrada osserva i partecipanti, ne saggia le capacità e solo allora consiglia se continuare il quel tratto o dirottare momentaneamente o definitivamente sul percorso Road che come dicevamo sicuramente non  penalizza minimamente il godimento del motociclista.

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Per noi è stato bello innanzitutto ritrovare alla partenza, presso la Sede di Garmin Italia a Milano, amici conosciuti nelle precedenti edizioni a cui si sono aggiunti immediatamente i nuovi grazie alla nostra passione che è capace di unire, il tempo di una colazione, di qualche battuta o curiosità sulla propria moto ed è ora di partire.

Così chilometro dopo chilometro la ruggine si scioglie, la guida si fa più sciolta e il primo tratto d’asfalto per allontanarsi dalla metropoli lombarda è il prologo di un piacere ininterrotto che durerà fino alla fine.
Appena finisce l’asfalto la nostra insicurezza ritorna, ma vuoi la moto abbiamo scelto per questo viaggio che era una certezza, e la disponibilità di Zocchi e dello Staff nel darci qualche consiglio sulla guida ci aiutano a renderci un po’ più sciolti.
Il fuoristrada in Sardegna è il più vario immaginabile, terra dura, fango, rocce, pietraie, sabbia e guadi, insomma un po’ di tutto buttato a caso lungo il percorso per non annoiare mai, panorami e natura in cui integrarsi e confrontarsi.

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Si sale da quota zero a oltre 1000 metri per poi tornare a livello del mare talmente velocemente da non rendersi conto. Traffico quasi inesistente che obbliga però alla massima attenzione nei riguardi degli animali e dei contadini che si possono incrociare in ogni momento.
Tratti magari faticosi a cui seguono però pezzi di strade asfaltate che servono a riposare, godendo però di curve infinite, tra un settore e l’altro. I pranzi organizzati, quasi sempre comuni per tutti partecipanti è un assaggio alla sera.
Ogni fine giornata diventa infatti il momento di condivisione di esperienze, emozioni, di scambio in una atmosfera che spesso prende quel sapore di villaggio turistico dove animatori e clienti siamo tutti noi.

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Un viaggio che termina ufficialmente con lo sbarco a Livorno, ma che diventa la scusa per allungare il tragitto di rientro a casa in compagni di vecchi e nuovi amici, un giorno in più in sella perché di andare in moto non ci si stanca mai.
Il viaggio nel dettaglio lo trovate nel nostro DIARIO DI VIAGGIO a cui possiamo aggiungere solo i dati di viaggio che leggiamo sulla strumentazione della KTM 890 Adventure R che la casa austriaca si è fidata ad affidarci:
Giorni di viaggio: 5
Chilometri percorsi: 1583,7
Consumo medio: 4,2 lt/100 km
Velocità media: 50 Km/h
Tempo in sella: 31,40 h

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PER QUESTO VIAGGIO ABBIAMO UTILIZZATO:

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KTM 890 Adventure R 2021
Avevamo utilizzato l’anno scorso per l’edizione 2020 del Sardegna Gran Tour una KTM 790 Adventure che si era rivelata la mossa vincente come possibilità di viaggiare comodi, di buone prestazioni su strada e una facilità notevole in fuoristrada, cosa che ci ha permesso di fare cose che per dei neofiti dell’Off-Road ci sembravano impossibili con una Enduro Bicilindrica.
Pertanto la proposta di KTM Italia di utilizzare la nuovissima 890 Adventure, nella declinazione R, è stata accettata con entusiasmo.
La moto è quella conosciuta con qualche cc e qualche cavallo in più, ora sono 105, e ha confermato le ottime impressioni che avevamo avuto con la sorella minore.
La versione R poi, più specialistica, meglio dotata di sospensioni e con altre chicche che la rendono speciale, è stata una ulteriore sorpresa.

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Ci ha portato su strade e percorsi quasi impossibili, per noi, ed ha saputo divertirci sulle curvose strade sarde con un motore generoso e una ciclistica davvero a punto dove le ottime gomme tassellate Metzeler Karoo3 hanno messo in luce una tenuta davvero inaspettata.
Comoda e maneggevole, la moto per noi perfetta per un evento On-off di questo tipo. A breve il test completo sempre su aMotoMio.it

Clover Dakar 2

Giacca Clover Dakar2 WP
Conoscevamo le qualità della giacca Dakar che abbiamo spesso utilizzato anche in fuoristrada, e questa DAKAR 2 non ha fatto che migliorare con piccoli dettagli e un taglio più moderno e comodo le prestazioni di questa ottima giacca da turismo.
Estetica votata al fuoristrada, ma contenuti perfetti per ogni globetrotter. Grande ventilazione quando serve, altamente modulabile come superficie per l’afflusso dell’aria e con una velocità di trasformazione secondo le esigenze climatiche davvero notevole, anche di questo prodotto potrete leggere a breve il test completo su aMotoMio.it

Clover Airtouch 2

Guanti Clover Airtouch-2
Ci erano così piaciuti ed eravamo tanto entusiasti che abbiamo rispolverato gli Airtouch-2 di Clover anche per questa edizione del SGT.
Leggeri comodi e traforati, perfetti per guidare in sicurezza sempre. Inutile spendere altre parole e vi rimandiamo al nostro test. (CLICK)

Caberg Tourmax

Casco Caberg Tourmax
Il Tourmax è stato il primo casco apribile con aletta parasole tipica del fuoristrada, un casco da turismo che fa della comodità e dell’ottimo rapporto qualità/prezzo la sua forza.
Un casco che abbiamo apprezzato in diverse occasioni e  è tornato a proteggere la nostra testa anche quest’anno. (CLICK)

Formaboots Adventure Hdry

Stivali Forma Adventure HDry
Per proteggere i nostri piedi abbiamo scelto gli stivali Forma Adventure nella versione HDry.
Partire per un viaggio di 1500 km di cui molti in fuoristrada poteva essere un azzardo, ma conoscendo i prodotti Forma sapevamo di non rischiare troppo.
Non sapendo le condizioni meteo abbiamo preferito la versione con membrana HDry che li rende perfettamente impermeabili, forse un po’ caldi ovviamente, per il clima Sardo di Giugno, ma non insopportabii, anzi.
Comodi anche dopo 8 ore in sella e con una dotazione di sicurezza davvero notevole per le nostre escursioni in fuoristrada. Ve li racconteremo meglio nella prossima pubblicazione del test.

Givi EA115GR

Borsa da Sella GIVI EA115GR
Non c’è molto da dire su una borsa impermeabile, l’essenziale è che è pratica, dalla giusta capienza per un viaggio di qualche giorno (40 lt.) e con un pratico sistema di chiusura che scongiura ogni possibile infiltrazione d’acqua.
Dotata di serie di spallaccio per il trasporto e di elastici per il fissaggio alla moto sia sul portapacchi sia sulla porzione posteriore della sella.
In più è anche bella, cosa volere di più?

Kappamoto CR602

Borsa da Sella Kappamoto CR602
Ammettiamo di non averci pensato subito, ma quella piastra piana su portapacchi della KTM 890 ADV R sembravano perfetti per accogliere la borsa CR602 di Kappamoto. Una borsa nata sicuramente per un utilizzo più modaiolo e patinato che però noi abbiamo portato con soddisfazione nella terra e nel fango. (CLICK)

Occhiali Emblema A_Tom 55
Occhiali per motociclisti che ormai fanno parte del corredo quotidiano con le loro lenti da vista, progressive, fotocromatiche che li rendono perfetti per l’uso in moto, ma anche nella vita di tutti i giorni come stiamo sperimentando da anni. (CLICK)

Garmin Montana 700

Garmin Montana 700
Garmin è diventato il nostro complice perfetto per i viaggi e per gli eventi dove la traccia è la linea da seguire che in molti casi significa anche non perdersi, soprattutto in fuoristrada.
Anche questo Montana 700 ha dimostrato la qualità e la precisione dei navigatori della casa americana.
Un modello votato all’avventura con una infinità di funzioni che probabilmente nemmeno sapremo usare, ma capace anche di compagno di viaggio anche di motociclisti normali.
Un po’ meno intuitivo rispetto, ad esempio, al modello Zumo XT che abbiamo usato l’anno scorso, ma di fatto molto più pronto ad accogliere con zero passaggi le tracce fornitici dall’organizzazione del Sardegna Gran Tour.
Praticamente impossibile sbagliare strada…a meno di volerlo davvero.

 

 

 

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