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Categoria: Turismo

Inseguendo le nostre idee rustiche e logicamente un po’ folli, i progetti che ne escono non sono sempre facilmente inquadrabili in un’unica, rigida, definizione.

Così un viaggio in moto non è solo un viaggio, un test moto non è solo un test, una cena in compagnia non è solo una cena. Di conseguenza il progetto Roma – Pesaro – Milano non insegue un filo logico lineare, fatta salvo l’idea di attraversare mezza Italia in sella, ma non di moto spiccatamente votate la turismo, bensì di due “naked” per dimostrare, prima di tutto a noi stessi, che la voglia di andare spesso prescinde dal mezzo, contemplando però anche l’altro lato della medaglia, ovvero strapazzare moto che nascono per fare altro, “costringendole” a percorrere tanti Km in pochissimo tempo, caricandole di bagagli non propriamente “ortodossi” o eleganti come vorrebbe qualcuno.

museo benelli pesaro

La domanda credo possa nascere spontanea… <ma allora perché non fare un Roma – Milano senza la deviazione verso Pesaro?> Le risposte sono sostanzialmente due; quella più istituzionale, ove considerando che le moto utilizzate sono state due Benelli, un “passaggio radente” per Pesaro ci sembrava doveroso. La seconda, per niente scontata ma decisamente ancora più interessate riguarda la “riscossione” di una promessa, una cena al Museo Benelli di Pesaro. No, non ho sbagliato a scrivere, nessun “ristorante vicino al museo”, ma proprio una bella tavola imbandita proprio al Museo (volutamente maiuscolo) aperto in “notturna” in esclusiva per noi di aMotoMio dagli amici del Motoclub Tonino Benelli, che si occupano anche della gestione della preziosissima esposizione delle moto pesaresi ma anche della collezione Morbidelli che da qualche anno ha trovato casa proprio lì al piano superiore del museo che sorge dove una volta vi era la fabbrica delle moto Benelli.



UNA SERATA UNICA A E MAGICA

Non trovo altre definizioni che possano rendere velocemente l’idea di quanto ci hanno offerto gli amici del Museo Benelli, capeggiati dal vulcanico Paolo (*) memoria storica, enciclopedia e fonte inesauribile di aneddoti legati al mondo delle moto Pesaresi. Una cena corsa via veloce, a base di buon cibo, chiacchere leggere e sprazzi di storia raccontanti con maestria mai noiosa, ma anzi del tutto coinvolgente. Ma il momento più emozionante è stato passeggiare per il muso silenzioso, volutamente con poche luci accese, ove le moto di epoche eroiche e pionieristiche si ergono man mano dalla penombra per mostrarti tutta la loro magnificenza e bellezza. Solo un saltuario scricchiolio del parquet ad accompagnare i nostri passi, le emozioni di sognatori senza nascondere un briciolo di emozione.


…SI MA IL VIAGGIO?

Italia, paese di bellezze, di panorami unici e di storia. Viaggiare in Italia vuol dire viaggiare ad un altro livello, tanto che decidiamo di posizionare la bandierina dello “Start” a Roma, città eterna simbolo mondiale della storia italiana, l’enorme museo a cielo a parto, culla della civiltà, che ci inghiotte subito a bordo della nostre due Benelli Leoncino 800 (stradale e Trail). E lo fa in maniera davvero seria con le sue bellezze che rapiscono e distraggono ad ogni metro percorso, ma anche col suo traffico, il caldo di questo luglio appena passato, che ricorderemo per un po’. Abbiamo solo il tempo di scattare due foto in luoghi simbolo e che tutto il mondo può riconoscere, ma poi scappiamo via verso la natura e lasciando le “mura” di Roma alle nostre spalle. Primo obbiettivo Castel di Tora, non chiedetemi il perché ma dopo essere incappato in una foto del piccolo borgo laziale abbiamo deciso che bisognava per forza passare di li. A seguire altra tappa obbligata il Terminillo, la cui salita ci entusiasma, due volte poiché, non si può “scollinare” per via di una frana che non rende sicura la strada verso Leonessa. A dire il vero parlando con alcuni motociclisti pare la strada sia maldestramente chiusa da un po’ senza che si prendano provvedimenti seri. Ritornando a quanto sopra Italia, paese di grande storia e altrettante incongruenze e “dimenticanze”.


La chiusura stradale ci fa perdere parecchio tempo, ma un'altra gioia ci aspetta, l’essere sempre il rimedio alla siccità che ha contraddistinto l’estate 2022. Infatti incappiamo in due bombe d’acqua che possiamo definire “importanti” e che mettono davvero a dura prova, moto, abbigliamento tecnico e bagagli con cover impermeabile. Felici di aver donato refrigerio e tregua alla siccità arriviamo a Pesaro appena in tempo per parcheggiare le due Benelli davanti alla porta che contiene la storia del loro nome, ovvero il Museo Benelli di cui vi abbiamo già raccontato poco sopra.

Svegliarsi vista mare, per un polentone padano ha sempre il suo fascino discreto e l’aria del mattino ancora tiepida invoglia a saltare subito in sella per ripartire questa volta verso nord…o più o meno perché come vedremo decidiamo per una serie di strade curvose e passi che ci portano a zigzagare sulla direttrice est-ovest più che sud-nord. Primo passo conosciuto tra tutti i motociclisti che percorriamo baldanzosi è il Bocca Seriola, che percorso in un giorno infrasettimanale nel deserto quasi completo ha un gusto davvero speciale. Costeggiamo poi la bellissima Anghiari e si punta dritti al passo dei Madrioli.

Le Leoncino spingono il giusto per divertirsi e il cervello dice al polso di non esagerare che di strada da fare ce n’è ancora molta; ci godiamo le millemila curve di questo giro ben pianificato, guidando con gusto e con facilità. Dopo i Mandrioli è la volta della Consuma, e non siamo certo noi a dire che sono strade che meritano tutto l’interesse e la fama che si portano dietro. E’ pomeriggio inoltrato quando parcheggiamo le Leoncino 800 al passo del Muraglione attirando l’attenzione e i commenti dei motociclisti presenti. Ci starebbe una bella birra fresca e un super panino come da tradizione, ma ci accontentiamo di un caffè.

Non c’è viaggio senza improvvisazione, così decidiamo di cambiare percorso per andare a vedere il vulcano del Monte Busca. Definito il vulcano attivo più piccolo del mondo, in realtà non è un vulcano, ma una fuoriuscita naturale di gas metano che viene incendiato per evitare che troppo gas si disperda troppo nell’ambiente. Chiusa la parentesi da “precisetti” continuiamo pure a chiamarlo vulcano e goderne dello spettacolo naturale. Peccato non aver avuto con noi dei marshmallow o meglio delle molto più italiche salsicce da far rosolare sul fuoco naturale.  La strada per arrivare al “vulcanino” è motociclisticamente interessante indipendentemente dal versante da cui ci si arriva.  Scendiamo verso Faenza e da lì l’ultimo, faticoso e noioso pezzo del nostro multitest, ovvero affrontare con due naked gli 280 km che separano la terra faentina da Milano.

IL VIAGGIO E I SUOI PERCHE’

Abbiamo già spiegato la parte ludica del viaggio, posto che a fare una “roba” così ci si diverte e non poco a prescindere; ma l’intento era mettere alla prova le nuovissime Leoncino 800 e 800 Trail in un percorso lungo, da coprire in poco tempo, nonostante la Leoncino non nasca come moto da turismo. Ma non solo questi “intensivi” test ci permettono di mettere sempre alla prova tutti i materiali che poi vi descriviamo e che vi raccontiamo, dalle borse scelte per equipaggiare una nuda, all’abbigliamento, ai caschi. Un viaggio trasversale, toccando punti conosciutissimi tra i motociclisti e godendo con gli occhi e tutti i sensi di quanto può offrire la zona d’Italia che abbiamo attraversato. 

LE MOTO DEL VIAGGIO

Vi abbiamo già parlato della Leoncino 800 (qui link) e della 800 Trail (link qui). Moto che non vogliono essere un semplice “upgrade” della Leoncino 500 e che si collocano con forza in quel segmento di mercato delle nude di media cilindrata facendo forza sull’ottimo rapporto qualità/prezzo. Moto di sostanza, divertenti con potenza equilibrata (76.2 cv), ottima coppia (67 Nm) si prestano un po’ a tutto, anche a fare turismo a lungo raggio. L’unica cosa forse è criticabile è l’imbottitura della sella, che non ci ha soddisfatto appieno, senza dimenticare che in due giorni abbiamo passato in sella più di 24 ore in totale, quindi un bel test anche per le natiche oltre che per la sella. I consumi sono nella media quando si guida sul misto, ma si alzano un po’ in autostrada, per la totale mancanza di appendici aerodinamiche e il corpo del pilota è completamente esposto all’aria. Naturalmente il loro “pane” è stare tra le curve, guidando senza mai sentire la necessità (per altro inutile) di tirargli il collo. Mostrano il fianco sui lunghi e noiosi al limite del sopportabile, rettifili autostradali. Benelli comunica che a breve saranno disponibili borse after market per agevolare il pilota-turista, ma noi ci siamo arrangiati diversamente con risultati soddisfacenti, anche se abbiamo dovuto  sacrificare il sellino del passeggero.



CONCLUDENDO

Seguite pure la nostra traccia, o inventatene una nuova, ma il consiglio è di visitare ASSOLUTAMENTE il Museo Benelli a Pesaro. Prendetevi il tempo che serve, per godere dei panorami, delle strade e del buon cibo. Andare in moto è tutto questo, che piace a noi…o tutto quello che piace a te!

 

aMotoMio ringrazia:

(*) Paolo Marchinelli, Direttore del Museo Benelli, Segretario del registro storico Benelli e del Club Tonino Benelli

Benelli Motor Company

Concessionaria Rubei Moto – Roma

Abbiamo Mangiato:

Spritz and Truffle . Castel di Tora : tagliere di salumi e formaggi imperdibile
Talozzi Bistrot – Anghiari : cucina tipica con anche piatti vegetariani e vegani

Abbigliamento del Viaggio per entrambi i piloti: Casco Caberg Levo - Giacca Clover Ventouring-3 WP - Pantaloni Pmj Deux - Sneakers Forma e Stylmartin
Borsa da sella e da serbatoio by Carburo, il nostro test a questo link (click)

 

 

 

GALLERY

 

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