Anche la settima edizione dello Swank Rally di Sardegna di Adventure Riding è ormai nel cassetto.
Per noi è la quinta partecipazione e possiamo ritenerci in grado di dare un giudizio personale e fuori dal coro. Si perché lo Swank è un Rally Internazionale, fatto di fuoristrada vero con Piloti altrettanto veri, molto lontani dalle nostre capacità di livello amatoriale…eppure.
Già eppure perché questo evento ha la forza di essere unico nel suo genere unendo la competizione di un Rally, dedicato alla categoria competitiva con roadbook, prove speciali e classifica, alla partecipazione “Experience” dedicata a chi non vuole la pressione agonistica, pur seguendo lo stesso percorso dei piloti in gara.
Due velocità quindi, quella dei Piloti che si rincorrono in classifica sul filo dei secondi e quella degli altri partecipanti che invece affrontano lo Swank con spirito turistico puntando a godersi il panorama oltre che la guida, tagliando magari i punti più difficili per le personali capacità.
Un evento capace di raccogliere piloti da molte parti dell’Europa, manche dagli USA e persino dal Giappone, di radunare personaggi di spicco come Alessandro Botturi, Ottavio Missoni, Marco Aurelio Fontana, Roberto Valbuzzi, Alvise Rigo e Giorgio Rocca per citarne qualcuno, senza dimenticare Lin Jarvis e Morita Kenji.
Una divisione non netta visto che molti iscritti alla categoria “Race” hanno ceduto al fascino della terra sarda rinunciando alla velocità a favore del piacere degli occhi, mentre anche molti dell’Experience hanno intrepretato la loro partecipazione con quel passo veloce per mettersi un po’ alla prova.
Insomma lo Swank lo puoi vivere un po’ come preferisci, come ti senti è come hai voglia di fare.
Certo il livello di difficoltà è un po’ più elevato rispetto ai classici eventi Adventouring, del resto è un Rally, ma nulla di impossibile anche se un minimo di esperienza è necessario e soprattutto una moto adatta alle personali capacità.
Quest’anno la natura ha voluto in tutti i modi ostacolare la riuscita con i temporali dei giorni prima della partenza che hanno costretto ad annullare il prologo in continente. Anche il mare ci ha messo del suo agitandosi tanto da fa ritardare il traghetto di molte ore costringendo l’organizzazione ad una modifica al volo anche della prima tappa aggiungendo un po’ di asfalto.
Ma la stessa Natura ci ha poi ripagato con tutta la sua prepotente bellezza nei giorni successivi con un territorio cosi vario che solo su quest’isola si può trovare. Anche l’asfalto poi è diventato davvero raro nella percentuale con i tratti di fuoristrada davvero lunghi con un susseguirsi di terreno e situazioni diverse.
Lunghi sterrati nella pianura di Oristano a fare da contrasto alle salite e discese impegnative delle montagne sarde, la sabbia delle pinete con il mare a pochi passi, lo stesso che si staglia all’orizzonte dietro di noi in quel lungo tagliafuoco da salire senza mollare i gas.
Sassi piantati, sassi smossi, sentieri di terra con pozzanghere inevitabili, guadi e single track da guidare con attenzione.
La notte nel campo tendato come un vero bivacco di un rally di altri tempi.
Il tutto immersi nella natura fatta anche di animali al pascolo che riempiono i campi a lato strada fino ad invaderla qualche volta.
Se questo non bastasse si può contare sulla puntuale organizzazione Adventure Riding capace di realizzare un percorso coinvolgente co tracce precise, con una logistica e location davvero di prestigio e una sicurezza sia in termini Medici sia di recupero mezzi davvero da riferimento.
Anche la scelta di affidare i ristori di mezzogiorno alla garanzia di Ignazio è stata vincente.
Lo Swank è poi condivisione di esperienze dove è un attimo trovare compagni di avventura.
La prova? Il concorrente Cecoslovacco Hrbek Tomas arrivato da solo si è unito a noi fin dalla prima tappa e da lì abbiamo proseguito insieme coinvolgendo persino la Texana Hunter Garcia e poi la Francese Margot Baudouin…già sembra la famosa barzelletta…e pensare che poi si è unito anche il Giapponese Morita Kenji a completare questo gruppo variegato composto anche dalle ragazze del “Dal Tacco al Tassello” (Di loro seguirà un articolo dedicato).
Insomma cinque giorni da vivere intensamente in tutti i sensi ognuno alla propria velocità.
Se volete scoprire le tappe QUI (Click) trovate il Day by Day!
Ma siccome Lo Swank Rally di Sardegna è una competizione ecco le classifiche:
Generale Assoluta
1° - Botturi Alessandro
2° - Toribo Laeny
3° - Valbuzzi Roberto
Categoria Modern
1° - Foribo Leny
2° - La Fargue Txoain
3° - Schiavotto Riccardo
Categoria Vintage
1° - Colli Marcello
2° - Catalano Giuseppe
3° - Nobili Matteo
Categoria Bicilindrici
1° - Botturi Alessandro
2° - Valbuzzi Roberto
3° - Missoni Ottavio
Categoria Veteran (Over 60)
1° - Cristofori Gianluca
2° - Andrèm Janpaul
3° - Vergier Claude
Categoria Lady
1° - Steiner Quynh -Giao
2° - Baudouin Margot
Categoria Team
- NOT (Missoni – Valbuzzi – Rigo)
Team più numeroso
- M1 Locarno
Partecipante da più Lontano
- Kahara Ysi - Giappone
Partecipante Lady da più Lontano
- Hunter Garcia – Texas
Premio Legend
- Lin Jarvis
Premio Precision Trophy Hugerock
- Zeni Nicola
Lo Swank Rally di Sardegna è stato organizzato con il patrocinio della Regione Autonoma Sardegna e supportato da: Yamaha – GNV – MBE - Metzeler – Breitling – Vismed – Snap Shot – Tenere Spirit - Hugerock
LA PARTECIPAZIONE AMOTOMIO
Da amatori e nemmeno poi così tanto bravi abbiamo da subito, fin dalla prima edizione, dichiarato che con un po’ di esperienza e la moto giusta lo Swank Rally di Sardegna si può fare.
Basta mettere in conto qualche difficoltà in più e la stanchezza che nei giorni si accumula, ma la possibilità di essere a fianco di piloti e personaggi di spicco la rende sopportabile, oltre che per il fatto che la Sardegna è assolutamente uno dei posti più belli dove fare fuoristrada.
Certo la sorpresa di quest’anno di un lungo percorso in sabbia ci ha messo un po’ in difficoltà, ma almeno abbiamo provato anche questa.
Così ecco che con la nostra Honda CRF300L ci siamo aggregati alle ragazze del “Dal Tacco al Tassello”.
La moto equipaggiata con: con manubrio SRT consigliatoci da Garage27, accessori ARIETE e ACERBIS è ormai una garanzia per il nostro livello di capacità. Abbiamo scelto anche quest’anno pneumatici Metzeler Sixs Days Extreme che riteniamo perfetti per una gara di questo tipo, capaci di darci sicurezza, tenuta e trazione in tutte le situazioni. Lo scarico completo GPR Exaust System oltre al bel suono riteniamo che abbia dato un po’ più di prontezza ai bassi regini al piccolo motore e le sospensioni FG Gubellini si sono rivelate ottime ad assorbire le avversità di un terreno così difficile. Di Enduristan le borse e lo zaino con Camel Bag mentre per non perdere la rotta si è dimostrato davvero preciso ed efficacie il Tablet Hugerock X70.
L’abbigliamento è quello che in fondo ci ha accompagnato lungo questa stagione con la novità della nuova giacca Clover Rally-Pro WP che ha davvero dimostrato un ulteriore passo avanti nel loro capo di punta dedicato all’Adventouring; sempre dell’azienda veneta anche i pantaloni Light-Pro 3 WP e i guanti Airtouch-2.
Per il casco la nostra scelta è andata al GIVI 70.1 Logic e come stivali agli Alpinestars Tech7 Enduro.
Per le protezioni sotto la nostra divisa da fuoristrada inevitabile la scelta di prodotti Zandonà: corpetto, pantaloncini e protezioni gomiti e ginocchia.
Fedeli anche alla maschera Ariete 8K con lente fotocromatica e sotto la quale abbiamo indossato i nostri occhiali da vista Emblema.
Per l’intimo, calze comprese, inevitabile la scelta di prodotti SIXS.
Foto di Fotografica Sestriere e sul loro SITO (Click) trovate tutte le foto dell’evento
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