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- Scritto da Flap
Parlare di un libro prima di leggerlo è decisamente difficile, ma se conosci gli autori e soprattutto i protagonisti non puoi mancare alla presentazione ufficiale.
Parlare di un libro prima di leggerlo è decisamente difficile, ma se conosci gli autori e soprattutto i protagonisti non puoi mancare alla presentazione ufficiale.
Tutti conoscono Roberto Gallina, o meglio conoscono il Team Gallina che a cavallo degli anni ’80 ha portato in alto il motociclismo Italiano, con anche la conquista di due titoli Mondiali nella massima categoria nel 1981 e 1982.
Se siete appassionati di motocross non potete perdervelo, del resto è un libro di chi ha vinto ben nove titoli mondiali nel motocross, probabilmente voi conoscete già la sua storia.
Un libro acquistato nel 2014, appena uscito, proprio dalle mani dell’autore che ormai seguo fin dai tempi di Scheggia.
Esordio nel campo della narrativa per Michele Sgamma, nato a Rho alla fine degli anni ’70, che ha pubblicato prima di questo romanzo tre raccolte di racconti Horror.
Già dice tutto il sottotitolo che fa un po’ il riassunto in poche righe del contenuto di una bella biografia: La storia sportiva e non di Luciano Caviggioli da Galliate.
Dalla sua esperienza di vita in sella, di viaggi e amicizia Ruggero fa scaturire un libro, Motoromanzo, dove sgorga forte la Passione, la stessa che pervade i tre protagonisti e forse la risposta a tante domande che gli stessi si fanno.
Un viaggio a ritroso nelle esperienze di Tester Motociclistico, di Giornalista e di Team Manager di Claudio Corsetti.
Secondo libro del compianto Giorgio Faletti, scrittore, ma prima ancora comico e cantante.
Un libro giallo per nulla scontato scritto con cura e attenzione nei dettagli tanto da poter competere con i big stranieri di questo genere.
“Istinto e ragione nella psicologia del Motociclista”: il sottotitolo è già la presentazione e il sunto di quello che ci aspetta, potrebbe spaventare, ma anche incuriosire e di fatto la seconda ipotesi è quella che ci ha portato a inserirlo nelle nostre letture.
“Perché la moto, a differenza di qualunque altra macchina, attrae a tal punto e solleva un così appassionato interesse in qualunque luogo del mondo? Perché i motociclisti sviluppano una così grande passione? Sarà il brivido di essere in sella?
Di nuovo Scheggia, di nuovo la sua Harley sulla sabbia Africana, di nuovo un romanzo che comincia su due ruote.
Chi ha amato le avventure di Scheggia, nel primo romanzo di Roberto Parodi, lo ritrova ora in questo Tropico dei perdenti.
Ci sono quelli seri che si impegnano oltre ogni limite per il risultato finale e poi ci sono quelli che si divertono… già, ma a volte ci si diverte di più se lo si fa seriamente.
Questo è la conclusione a cui è arrivato Nicolò Bertaccini autore di questo libro che si intitola proprio con una ipotetica contraddizione.
Non è un libro che parla di moto e nemmeno un libro che parla di viaggi in moto.
Nella realtà la moto compare solo sulla bella copertina e vengono nominate “Le Moto Guzzi nere parcheggiate sul marciapiede” in uno dei primi capitoli.
Difficile riassumere in duecento pagine un anno di viaggio, centomila chilometri, 4 continenti; insomma un giro del mondo, per di più, in solitaria.
Eppure Davide Biga ci è riuscito con una scrittura semplice, facile e istintiva, corretta e mai eccessiva.
Secondo libro per Primo Montagna che, dopo Harles Potess, ripropone ancora una volta su carta le emozioni di un motociclista, quelle vere, vissute e quindi raccontate.
I libri ci capitano, a volte li scegliamo, a volte ci vengono regalati spesso sono lì che in qualche modo ci aspettano.
Così anche questa volta mi sono trovato a scoprire e quindi acquistare inaspettatamente un libro.