Non è la prima volta che siamo alle prese con il Leoncino di Benelli, sia nella versione 500 sia in quella 800, per entrambe le cilindrate sia normale sia Trail.
Possiamo quindi dire di conoscerlo bene, ci siamo anche fatti un bel “Pesaro- Milano” con il Leoncino 500 Trail e una “Roma-Pesaro-Milano” con il 800 Trail, ma l’occasione dell’evento Al di qua e al di la del Po con partenza dalla concessionaria Benelli di Crema era una scusa valida per riprovare il Leoncino 800 in questo caso in versione stradale.
Già perché in effetti le differenze tra le due versioni sono davvero minime, lo scarico basso per la 800 che passa alto e doppio nella Traile, la ruota anteriore da 17” invece che 19” e la gomma posteriore più generosa come larghezza, ovviamente senza tassello, e pochi altri dettagli.
La Leoncino 800 è e rimane una elegante Naked con quell’estetica vagamente classica, in po’ retrò, che la rende piacevole e poco sensibile alle mode.
Un’estetica costruita intorno al serbatoio che sovrasta il telaio a traliccio in tubi di acciaio, una sella lunga e un codino che sfugge verso il leggero portatarga, all’anteriore un bel faro quasi rotondo con piccola unghia di contorno e quel caratteristico leoncino stilizzato sul parafango anteriore.
Le viste laterali sono mosse dalle fiancatine sottosella e se il lato sinistro appare anonimo, quello destro viene riempito dal voluminoso, ma esteticamente piacevole terminale dello scarico.
A fare da contrasto al nero dominante di telaio, motore e cerchi in lega ecco una forcella UPS anodizzata oro, giallo che troviamo anche nella molla della sospensione posteriore che lavora sul forcellone a due braccia. Le uniche parti di colore sono per il serbatoio, la cornice del faro e la porzione anteriore del parafango.
Impianto frenante marchiato Benelli con doppio disco anteriore da 320 mm e pinze radiali mentre al posteriore disco singolo da 260 mm.
Completo il TFT a colori dove vengono visualizzate tutte le informazioni necessarie, marcia inserita compresa.
Seduta comoda con busto leggermente proteso in avanti ad impugnare il largo manubrio con una posizione dalla giusta triangolazione sella – pedane – manubrio capace di accogliere anche piloti di statura superiore al metro e ottanta.
La sella posta a 80 cm e il peso a secco di 212 kg rendono facili gli spostamenti da fermo e a bassa velocità; a questo concorre anche un buon angolo di sterzo.
La frizione a cavo non è tra le più morbide, ma non affatica e soprattutto è ben modulabile, la leva, come del resto quella del freno, è regolabile in distanza dalla manopola in quattro posizioni.
Il cambio da parte sua è abbastanza preciso se non velocissimo, assolutamente in tono con la tipologia della moto.
Anche la frenata è pronta e modulabile con i due dischi anteriori incisivi e il posteriore valido aiuto a mantenere la linea; ben tarato l’ABS che difficilmente e solo se chiamato in causa se non volutamente o quando davvero serve.
Le sospensioni sono tarate sul rigido e quindi poco filtrano le buche e le secche imperfezioni dell’asfalto, da contro però regalano un’ottima sensazione di tenuta che mette in mostra una ciclistica svelta e precisa.
Se i 76 cavalli che esprime il bicilindrico frontemarcia raffreddato a liquido, 8 valvole con doppio albero a camme, possono sembrare pochi, nella realtà bastano e avanzano per divertirsi sulle curve e disimpegnarsi nei trasferimenti autostradali dove l’unico limite diventa la protezione all’aria.
Nessun controllo di trazione ne mappe motore, semplicemente polso destro che deve fare solo i conti con un accentuato on/off a cui ci si deve un po’ abituare, per il resto, complice il peso non eccessivo e una corretta rapportatura finale il Leoncino 800 si fa apprezzare per grinta tirando fuori gli artigli quando da gattone che può essere nell’utilizzo normale si trasforma in cacciatore di curve.
I consumi si aggirano attorno ai 20 Km/lt andando a spasso ma se si gioca con il gas e in autostrada, complice anche la poca protezione all’aria, scendono in maniera esponenziale.
Insomma ci era piaciuto il Leoncino 800 Trail e anche questa versione ci ha divertito, più stradale, più agile e più svelta, perfetta per la citta e le gite fuoriporta.
Tutti dati tecnici sul sito BENELLI
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