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- Scritto da Flap
“Il Pendolare”
Sono tanti, siamo tanti, noi abitanti della periferia che ogni giorno dobbiamo affrontare il trafficato tragitto che ci porta nella metropoli.
“Il Pendolare”
Sono tanti, siamo tanti, noi abitanti della periferia che ogni giorno dobbiamo affrontare il trafficato tragitto che ci porta nella metropoli.
Week end di Jerez dominato da un Jorge Lorenzo tornato al suo stato di forma migliore. Veloce, sicuro, perfetto, assoluto. Un Marc Marquez infortunato e un Valentino Rossi in difficoltà non sono riusciti ad arginarlo, ma a soffrirne più di tutti è stata la gara, incolore e con pochissimi spunti.
Devo essere sincero, quando abbiamo messo in cantiere il progetto pista l’ultima cosa ha cui ho pensato è di associare OJ a dei guanti di foggia racing e quindi da pista. Figuriamoci come ci sono rimasto quando sfogliando il catalogo della casa milanese ho visto questi Duel che mi hanno subito attirato per la loro immagine cattiva al punto giusto per scendere nell’arena tra i cordoli bianco/rossi.
www.amotomio.it si evolve, diventa ASD aMotoMio.
In pratica non cambia nulla, o meglio, si da una connotazione precisa all’attività finora fatta consolidando il sodalizio.
"Ispirata al passato, costruita per il futuro"
Una moto ispirata alla grande tradizione americana ma che strizza l'occhio alla modernità e ai giovani, uno slogan che racconta di un progetto fatto per intrappolare la fantasia dei motociclisti alla ricerca di stile e libertà.
Ritorna l’evento dedicato a chi nel garage spende del tempo per rendere la propria moto, unica e personale.
Nel mio garage ideale, naturalmente smisurato e al limite dell'immaginazione, sta "R" ci entrerebbe solo per la splendida livrea bianco rossa e relativo telaio fiammante. Intendiamoci non che le altre colorazioni siano brutte, ma sono più "low profile", troppo educate.
In pista o ci vai nei turni liberi per i c…emh fatti tuoi oppure ci vai a fare un corso con gli istruttori. Nessuna via di mezzo. Punto. Ma anche no, niente di più sbagliato, la via di mezzo esiste eccome.
In una Domenica in cui lo spettacolo della Superbike sembrava già aver regalato il massimo agli appassionati, è arrivato Valentino Rossi a calare l'asso piglia tutto. In Argentina parte da lontano, disarciona il giovane puledro e si proclama fuoriclasse alla Maradona. Ma in tutti e due i campionati, c'è un'ombra rosso Ducati che incombe.
Le batterie non sono eterne, lo sappiamo bene tutti noi che almeno una volta nella vita siamo stati mollati da un accumulatore stanco.
“Centro di gravità permanente”
#WEARECUSTOM 2015, appuntamento che ha messo in scena il meglio della cultura Dark Custom secondo Harley Davidson.
“Viaggi sportivi”
Viaggiare, si può fare con qualsiasi moto ma normalmente MV Agusta è lontana da questo concetto.
Torna alla vittoria la Ducati infiammando il popolo rosso, ma è il verde che spaventa, il verde di Jonathan Rea, che con una vittoria e un secondo posto dichiara di essere il candidato dominatore del campionato. Torna anche Marc Marquez, che riprende ritmo e dominio su una delle sue piste preferite. Ancora in crescita Ducati, arrancano le Yamaha.
“dell’era moderna 1969-2015”
Voglia di storia, non quella studiata sui libri di scuola, da qualcuno amata ma per la maggior parte odiata e pallosa, bensì quella legata a una casa motociclistica che dal 1917 è sul mercato e continua la sua presenza tra i marchi più prestigiosi.
“Comfort in giallo”
Colore fluo da sembrare un evidenziatore, forte, quasi sconvolgente appena lo si toglie dalla sua custodia.
Eppure una volta indossato non è così male e quando ci si abitua a guardarsi negli specchi retrovisori diventa bello.
Non ho ben capito cosa sia accaduto, messo il sedere sulla Triumph Daytona 675R e passati un po' di giorni tra strade, tornanti e cordoli avevo solo una cosa in mente.... cosa devo fare per averla? Ci raccontiamo sempre che una buona moto non deve per forza avere i componenti top di categoria, ma sapete cosa vi dico? Al lusso ci si abitua in fretta.