E ancora una volta siamo tornati in Umbria richiamati dalla prepotente bellezza del territorio, ma anche dalla genuinità della gente del posto.
Una genuinità fatta di semplicità che vuol dire puntare alla sostanza, senza tanti fronzoli ma senza dare nulla per scontato.
Avevamo già avuto occasione di conoscere alcuni dei membri del Moto Club Campello InMoto l’anno scorso in occasione dell’Umbria Gran Tour di Adventure Riding e quindi sapevamo si andare sul sicuro, eppure con questo evento sono riusciti a stupirci ancora di più. 
L’Umbria Raid Experience è un evento Adventouring e Discovering sotto l’egida, e quindi il regolamento della FMI confezionato per portare a conoscenza, esplorare le bellezze e i tesori dell’appennino umbro.
Un evento che si è fatto in tre, con altrettante filosofie, tutte interessanti e accattivanti: Adventouring Off-Road - Discovering Stradale – Mototendata.
Diciamo che la Mototendata è la parte più “Wild” dedicata sia ai partecipanti del Discovering Stradale sia all’Adventouring Off-Road, ma come vedrete anche come evento fine a se stesso.
Campo base a Pettino, frazione di Campello sul Clitunno, piccolo borgo antico posto a poco più di 1000 metri, dove un ampio prato e un’area attrezzata sono state invase dai partecipanti con le loro colorate moto, tende e soprattutto allegria.
Tutto parte dal venerdì sera, dopo le registrazioni del pomeriggio, con il campo base che si riempie di persone pronte ad aggredire le grigliate proposte dallo staff annaffiate da buona birra che sgorgava dall’impianto alla spina che raramente abbiamo visto fermo.
Una serata tutto sommato tranquilla che ha accompagnato verso il sonno i coraggiosi che hanno scelto la tenda per la notte, noi ammettiamo di non aver ceduto al lato selvaggio, e aperitivo per la giornata successiva.
L’alba scalda l’aria e i motori e dopo il briefing per primi partono i partecipanti all’Adventourig, seguiti dal gruppo stradale che andrà alla scoperta di un intrigante percorso enogastronomico oltre che culturale.
Per noi che abbiamo scelto la terra 280 km circa, con ristoro verso metà tappa, su un tracciato tendenzialmente scorrevole con poche difficoltà, sempre ben segnalate sia sulla traccia si durante il briefing, e con una giusta proporzione di asfalto, non troppo a dire la verità, che aiutava a riprendere il fiato.
Il rientro al pomeriggio ha visto un aumentare dei partecipanti con l’affluenza di chi ha scelto solo il giro della domenica e soprattutto di qualche festoso gruppo che ha scelto la Mototendata per fare un po’ di festa.
Si proprio una festa perché l’area attrezzata si è riempita di musica e cibo dove l’allegria ha coinvolto tutti, difficile resistere agli “attacchi” gioiosi dei giovani Motociclisti armati di Prosecco, pasta aglio olio e peperoncino, zizzona e chi più ne ha più ne metta finché l’aia non si è trasformata in una pista da ballo.
Stessa modalità di partenza per la domenica anticipata dal sempre utili briefing per un percorso Adventouring di circa 180 km, apparentemente più breve ma con una percentuale di asfalto davvero minima a tutto vantaggio del divertimento nella guida off-road.
Anche questa traccia tendenzialmente facile fattibile con moto bicilindriche che in effetti erano la maggior parte dei partecipanti. Poche le difficoltà davvero “croccanti” un paio di salite e discese con sassi smossi che preoccupavano più per la lunghezza che per l’effettiva difficoltà o pendenza, insomma tutto fattibile anche da chi non è un fenomeno in fuoristrada come noi.
In ogni caso, oltre alla presenza di ambulanza, medico in sella, e servizio di assistenza, sul tracciato numerosi volontari del Moto Club pronti a dare una mano in caso di difficoltà.
Abbiamo accennato ai ristori e davvero i due punti previsti, uno per giornata, sono stati abbondantemente sopra le aspettative con quella semplicità di cui sopra di forma ma con tanta sostanza sia come quantità, sia come qualità delle proposte che puntavano verso i prodotti della tradizione locale che è stata apprezzata da tutti i partecipanti.
Tornando ai percorsi davvero vari con panorami che variavano dai campi alle larghe viste sulla valle, sul lago di Corbara e sui monti stessi che in questa stagione hanno mostrato un verde intenso, verde anche dei sottoboschi da guidare in un continuo saliscendi.
Terreno variabile con terra battuta, terra smossa, sassi e rocce piantati e altri mobili fino al piccolo brecciolino, mancava solo il fango fortunatamente viste le giornate di sole che ci sono state regalate, insomma un po’ di tutto, per tutti i gusti.
Il passaggio sotto l’arco di arrivo si conclude la traccia, ma non la manifestazione che prevede le foto di rito e la premiazione dei partecipanti con la targa “Finischer” di EICMA che attesta la partecipazione al Trofeo EICMA Adventure Series FMI 2025.
Un plauso davvero all’organizzazione capace di gestire in maniera professionale e precisa un evento che nulla ha da invidiare agli altri. Persone che hanno dedicato il loro tempo volontariamente per qualcosa in cui credono, alla passione a alla voglia di fare, poche parole ma tanta sostanza, disponibilità e quella simpatia dove il sorriso non mancava mai.
Non faccio nomi perché potrei dimenticarne qualcuno cito solo Marco Mistò in qualità di Presidente del sodalizio a cui chiedo di estendere i complimenti e i ringraziamenti a tutto il fantastico staff.
Appuntamento all’anno prossimo per la terza edizione!
ABBIAMO USATO
Honda CRF300L con accessori ARIETE e ACERBIS e pneumatici Bridgestone Battlax AX41 - scarico completo GPR Exaust System – Sospensioni FG Gubellini (alla loro seconda uscita dove hanno confermato l’enorme passo avanti rispetto all’originali) – Borse di Enduristan - guanti Airtouch-2 - stivali Alpinestars Tech7 Enduro - Casco GIVI 70.1 (In attesa del test specifico possiamo testimoniare le ottime impressioni di utilizzo) - Maschera Ariete 8K (Con la nuova lente fotocromatica) - occhiali vista/sole Emblema Universal - Protezioni Zandonà con i suoi prodotti – Tablet Hugerock X70
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