Un “Miscredente” al World Ducati Week 2024

Come lo vede un evento mondiale come il WDW, World Ducati Week, un miscredente, o meglio chi è stato così definito nel nostro recente simpatico progetto?

Partiamo dalla definizione che la Treccani recita, come meno comune, ma in questo caso più calzante: “riferito a chi assume un atteggiamento di fondamentale scetticismo o di critica verso i valori ideali e spirituali correnti, e può quindi essere considerato un cinico o un libero pensatore.”



Ecco che uno dei protagonisti, sicuramente appassionato di moto anche se tendenzialmente più votato verso un marchio europeo con il simbolo dell’elica vorticante, non vuole perdersi uno degli eventi mondiali legati ad un marchio di cui peraltro uno dei suoi soci è un devoto accolito.
Eccolo quindi il Miscredente Flap accompagnato dal Catechista Fagna alla scoperta della fede Ducati…e scoprirete più avanti che la parola “Fede” non è utilizzata a caso.



L’IDEA
Tutto nasce dal fatto che indubbiamente il WDW, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, sia un richiamo forte per ogni motocilista, quindi perché non approfittarne per andarci a curiosare, scoprire, viverlo dal vivo, accompagnando uno dei soci di aMotoMio che è di fatto un vero appassionato del marchio bolognese con diverse Ducati nel box.



Nasce così la proposta di andare al WDW in coppia, con il Ducatista Fagna, con all’attivo quasi tutti i WDW fin dal primo del 1998, a cavallo della sua Ducati Monster 900 del 1998 come guida spirituale e Flap che non ha mai partecipato a questo evento e che soprattutto non ha mai avuto una Ducati ma a cui la casa Bolognese ha affidato per questa occasione un nuovissimo Monster MY 2024.
Quindi un viaggio affiancati il vecchio e il nuovo Monster guidati rispettivamente da un “vecchio” ducatista e da un “Miscredente”.

IL VIAGGIO
Partenza alle prime lucie dell’alba dalla provincia milanese con i due bicilindrici bolognesi così diversi, stilisticamente, eppure così simili e non solo nel nome.
Una datata borsa da serbatoio compagna di mille avventure sulla moto gialla e una nuova borsa da sella per la candida giovincella, un interfono per scambiarci le impressioni durante il viaggio, turistici caschi, apribile e pratici, giacche traforate indispensabili con questo torrido clima e si può partire.



Diverse tonalità di voce, più roca per gli anni di una e più giovane eppure comunque coinvolgente per la nuova Monster.
La lunga autostrada comincia a scorrere a velocità codice senza fretta, lasciando correre le ruote e i pensieri con il catechista che comincia a dare informazioni vaghe su quello che ci aspetterà.



Inevitabile una sosta a Borgo Panigale per far respirare aria di casa alle due moto, per celebrare un marchio e scoprire il murales, scopriremo poi essere una copertura, lungo le mura della fabbrica dove scorre la storia di Ducati nel susseguirsi degli anni.



Già dall’uscita dell’autostrada a Cattolica si cominciano a vedere molte Ducati, un numero crescente che diventa un’invasione quando superiamo l’arco d’ingresso e il rosso diventa predominante tra i vari colori del Misano World Circuit Marco Simoncelli.
Parcheggiamo le moto allineate alle altre e comincia così davvero il nostro WDW.

L’EVENTO
Difficile descrivere un evento come il WDW, esagerato, incredibile, tremendamente passionale, ricco.
Si ricco di emozioni e contenuti con un paddock dove le moto dei partecipanti riempie ogni angolo con una varietà di modelli, targhe di provenienza e personalizzazioni davvero esagerato.



Moto sportive che arrivano da lontano, personaggi che hanno attraversato l’Europa, ma anche l’Asia, l’Africa e in qualche caso l’Oceano pur di essere presenti testimoniando e confermando che quella per la Ducati non è solo passione è qualcosa che trascende sempre più verso la fede.
Molti Stand dedicati ai vari modelli del marchio, ai vari partner tecnici, ma anche spazi dedicati ai Club Ducati che in massa hanno invaso il circuito di Misano.



Un evento da vivere anche in moto con la possibilità di drive experience sia su strada, in pista e anche in fuoristrada con la DRE Adventure Academy, ma anche da spettatori con gli eventi che si susseguono con la Lenovo Race of Champions in testa, con 15 piloti alla partenza, per un totale di 20 titoli Mondiali potrebbe rappresentare un record difficile da battere.



Suggestiva anche la sfilata delle Ducati 916, 996, 998 e 748 che celebra i trent’anni dell’iconico modello creato da Massimo Tamburini nel 1994. Proprio alla famiglia Ducati 916 è stata dedicata una mostra tematica con la presenza di due piloti rappresentativi come Carl Fogarty e Troy Bayliss.
Presenti anche tutti i piloti Ducati impegnanti quest’anno nei campionati mondiali con la sezione Motocross a completare il quadro con i Piloti Tony Cairoli e Alessandro Lupino.



Inutile dire che il Miscredente fin da subito è rimasto scioccato da una presenza così vasta e massiccia, dove non esiste integralismo, solo passione, nel paddock abbiamo visto anche moto giapponesi, europee di altre case e persino le tanto amate BMW del Miscredente.
A colpirlo la varietà delle presenze con un numero davvero notevole di Donne, molte a bordo delle loro Ducati, la semplicità di un evento dove la dimensione famigliare prende significato con famiglie con figli di ogni età aggirarsi con occhi sognanti tra le moto.



Difficile rimanere indifferente a uno spettacolo così come al parterre di moto messo in mostra da Ducati, ma soprattutto dai partecipanti con pezzi davvero notevoli, moto rare, prestigiose e personalizzazioni capaci di non passare inosservate anche se qualche volta talmente personali da rasentare il buongusto secondo i canoni del “Miscredente” ma non solo i suoi.



Evento nell’evento la presentazione della nuova Ducati Panigale V4S tra l’altro utilizzata da tutti i Piloti nella Race of Champions in configurazione di serie (Scarico Akrapovic e gomme escluse).
Una moto capace di alzare l’asticella ancora più in alto nel settore iper sportivo, ma ne parleremo dettagliatamente più avanti. 



Inevitabile per il “Miscredente” non infilarsi nella parata del venerdì sera dove i partecipanti a bordo delle loro moto hanno percorso con un colorato e rumoroso serpentone ben due giri della pista che è tra le più iconiche del mondo per poi proseguire in corteo verso il Samsara Beach Riccione per la festa serale, che precede quella all’interno del circuito del Sabato sera.
Un colpo basso questo per il cuore del non Ducatista che non può rimanere insensibile al tracciato che si snoda al tramonto con centinaia di moto a percorrerlo. 



Quando al termine della nostra esperienza al WDW i fari puntano decisi verso il sole che tramonta il Lombardia rimangono negli occhi immagini nitide di colori ed emozioni, fotogrammi che si sono impressi nella memoria ad arricchire la nostra passione.
Se il compito del Catechista era quello di convertire il “Miscredente” probabilmente non ci è riuscito, forse ha però instillato un dubbio, ma sicuramente lo ha portato a comprendere maggiormente il mondo Ducati e del suo popolo di fedelissimi e di appassionati, forse quello più caldo e passionale come del resto sappiamo essere noi italiani e che riusciamo a tramettere in tutto il mondo.

Il WDW è un evento davvero unico, imperdibile per un Ducatista, ma almeno una volta va vissuto anche dai Miscredenti, non ve ne pentirete, anzi rischiate di volerci tornare.

LE MOTO
Le moto scelte volevamo essere un ideale excursus dalla prima Monster 900, anche se in realtà quella di Fagna è una seconda serie del 1998, che rappresenta l’inizio di un successo di un modello storico per Ducati e la nuova Monster con motore Testastretta da 937 cc che è l’ultima versione in listino nella gamma della casa di Borgo Panigale.
Simile la cilindrata, e caratteristica la “ruvidità” ai bassi regimi, anche per la nuova fino ai 4000 giri, che poi diventa progressione incredibile fino ai 9500 Giri/min.



Per il resto poco in comune a parte il marchio e il nome.
Telaio a traliccio storico, carburatori e tutti i controlli elettronici nel polso destro e nelle leve del pilota per la prima Monster; elettronica a tutto spiano per la nuova, con mappe motore, ABS, Traction Control e tutto quello che può rendere più facile e sicuro il nostro guidare.
Entrambe si sono rivelate ottime compagne di viaggio, dove solo l’assenza di un riparo, la gialla aveva un piccolo cupolino per la verità, hanno un po’ affaticato il collo.



La nuova a dispetto di dimensioni compatte ha accolto il “Miscredente” da 183 cm dignitosamente e gli ha regalato emozioni alla guida soprattutto con il riding mode in “Sport”, ma di questo ve ne parleremo a breve in un articolo dedicato.



Vedere i due Monster viaggiare affiancati è stato un viaggio nel tempo e nelle mode e nelle tecnologie che cambiano, un modo per celebrare adeguatamente questa idea di viaggio verso il WDW

UNA CONFESSIONE
Qui unge una confessione spassionata del “Miscredente” che ha accettato l’epiteto affibbiatogli dal “fedelissimo” ducatista.
In realtà nel 1991 stava per mettersi nel box una Ducati 851, ma poi la ragione e la consorte ebbero la meglio dirottando la passione verso una BMW K100RS 16v che diventò la prima di una lunga lista di moto bavaresi, ma ha sempre guardato con interesse verso le moto sportive Ducati, soprattutto verso la famiglia 916 che, guarda caso è nata dalla stessa matita della sua MV Agusta F4 750 che ancora custodisce gelosamente nel box.



Il suo sogno sarebbe quello di mettergli a fianco una sportiva bolognese, sempre che le molte compagne a due ruote gli lascino spazio nel box.

Il WDW gli ha procurato emozioni, gli è piaciuto e non ha fatto che aumentare l’ammirazione verso le moto Ducati, vedremo se il “Miscredente” prima o poi cederà del tutto le armi…

Flap (Il Miscredente): Casco Duke Evo X – Giacca Clover Airtek WP - Pantaloni PMJ Santiago Zip – Scarpe Stylmartin Atom – Guanti Clover GTS-3 – Occhiali Emblema Universal – Borsa Befast BC800 – Porta cellulare SP Connect

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