Assen si rivela come sempre circuito di grande varianza, dopo l’exploit Spinelli, sono Bautista e Ragzatlioglu a mostrare come si guida nella cattedrale del motociclismo.
E’ tornato! Lo possiamo dire senza alcuna remora, Alvaro Bautista è tornato e fa nuovamente paura. Dopo un inizio di stagione Superbike faticoso, nel quale sembrava aver ceduto lo scettro al giovane compagno di team Bulega, Assen segna il suo ritorno da infortuni, adattamenti, sovrappesi, cambi di sella e ogni diavoleria che ha messo confusione in questo inizio di Superbike 2024.
Sul circuito di Assen il pilota Ducati è quello che ha maggiormente capitalizzato. Un primo, un secondo e un terzo posto, la cattiva prestazione di Ragzatlioglu in Superpole Race, gli regala la vittoria del round, che portano nuovamente Alvaro in testa al campionato. I cinque chili aggiuntivi alla sua Panigale del nuovo regolamento Superbike hanno trovato infine la giusta collocazione, e la Superpole Race ci ha regalato un Bautista quasi mostruoso, capace di girare un secondo e mezzo sotto agli altri piloti.
BMW con i suoi cavalli rinnova il confronto tra Toprak e Alvaro
Talento non inferiore quella del turco, Toprak ha tenuto botta in tutto il week end con la sua BMW ancora acerba, ma che lui è riuscito ad elevare a seconda moto del campionato. Dopo la Superpole Race pareva impossibile che in Gara2 qualcuno potesse tener testa ad Alvaro, ma il lungo duello che lo ha portato a vincere la gara, ha messo in mostra ancora una volta le doti di questo ragazzo. Il motore BMW è l’unico per potenza a poter contrastare quello della Ducati Panigale, mancava quella efficacia che ora Toprak ha portato, una BMW che può sognare un titolo Superbike, che con Toprak può costruire.
Delude ad Assen Bulega, avviato a vincere la Superpole Race, è stato letteralmente fagocitato da Alvaro. Sono però le altre due gare che hanno mostrato un po’ di limiti, una maturazione ancora da raggiungere del campione Supersport. Problemi al braccio che lo affliggono certo, ma dopo una partenza di campionato che lo aveva proiettato verso il titolo, ora qualcosa viene a mancare.
La favola di Nicholas Spinelli, allineamento di pianeti e tanto coraggio?
Ma il sabato ha avuto un solo protagonista, quel Nicholas Spinelli sountato da chissà dove, un exploit talmente incredibile, da shockare più Nichola che i suoi avversari. Fatti già dimenticati nella domenica come fatto inusuale, ha comunque regalato un sogno ad un outsider e al team Barni. Un’anomalia somma di fattori fortuiti, coraggio e un po’ di azzardo, che però ha regalato a questa Superbike così professionale, un pizzico di avventura figlia delle sue origini. La partenza con le intermedie su un asfalto che si andava asciugando, gli inseguitori in rimonta dopo una prima parte di gara in fuga, e poi la chiusura anticipata per presenza di olio in pista quando tutto sembrava ormai perso, sono quel raro allineamento di pianeti e stelle che fanno accadere cose pazze.
Tutti felici per questo week end, tutti tranne Jonathan Rea. Continua il suo difficile adattamento alla Yamaha R1M, in Superpole Race ha provato ad alzare la testa, ma il tutto è durato qualche giro. Non sono pochi i piloti Yamaha più veloci e continui, il vecchio leone non morde più? Siamo all’epilogo di una carriera che gli ha permesso di scrivere la storia di questo sport?
Buona prova in Gara2 per Andrea Iannone, ma dei round fin qui disputati questo è forse stato il peggiore, ma le condizioni hanno un po’ pregiudicato l’andamento di Gara1.
Prossimo appuntamento è con la MotoGP a Jerez, la Superbike affronta un’interruzione di ben due mesi, le vacanze sono già arrivate? Calendario bocciato.
Classifica Superbike Superpole Race
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