Il week end americano della MotoGP termina con un acuto di Maverick Vinales e Aprilia, un week end dominato in lungo e in largo che rilancia un campione e accorcia la classifica.
Vedendo le fasi della gara si poteva immaginare che, qualifica a parte, questo week end avrebbe sancito un allungo di Jorge Martin. Il pilota del team Pramac è accreditato di abbastanza consistenza da vincere o incassare bene, ricetta giusta per andare a vincere un mondiale.
Ma il sussulto di Maverick Vinales e dell’Aprilia RS-GP sul circuito portoghese, non era un risultato isolato a quanto sembra, l’asfalto di Austin è diventato amico della moto di Noale e delle doti di Vinales, che da oggi è il primo pilota nell’era MotoGP ad aver vinto una gara con tre moto diverse. Poca cosa se raffrontata ai titoli mondiali, ma dopo due date positive, rottura della moto a parte in Portogallo, possono nascere forti dubbi al pilota spagnolo che… qualcosa di buono si possa fare.
MotoGP con classifica corta, ma per Aprilia servono prove di continuità
Maverick è tornato, è tornato quel pilota che debuttante in MotoGP con Suzuki e poi con le prime gare vinte in Yamaha, aveva l’energia per puntare al titolo, e oggi con una maturità diversa, chiamato a raccogliere il testimone del capitano Aleix Espargarò, ha l’occasione di provarci. La prova del nove servirà, nel senso che non basterà nemmeno la terza gara buona per dire se sia un fake o meno, serviranno almeno nove gare vista la lunghezza del campionato e vista la bagarre in scena sulla pista di Austin.
La MotoGP poi ha sicuramente portato in pista un nuovo protagonista, un predestinato, voluto fortemente, prenotato da lungo tempo da KTM. Pedro Acosta non è un fuoco di paglia. Tre week end positivi, tanta costanza, manca la vittoria ma ci sono già i podi con una KTM che sembrava positiva solo nelle mani di Binder. Una KTM clienti, marchiata Gas Gas, un rosso diverso da quello Ducati, ma che solo grazie a Bastianini oggi in pista non ha preso il posto di quello Ducati. Quante gare serviranno per vederlo sul gradino più alto del podio?
Week end invece opaco per Pecco Bagnaia, in difficoltà sia nella Sprint Race che nella gara MotoGP della domenica, affaticato sul tracciato americano, prevaricato da un Enea Bastianini che è ufficialmente tornato: sale sul podio, secondo in classifica nel mondiale, oggi consistente fino al traguardo a prendersi la seconda piazza. Una crescita paragonabile a quella di Vinales, ma più attesa. C’è ancora da risolvere l’effetto diesel del Sabato, la Sprint Race vuole maggiore esplosività, c’è poco tempo per incassare una vittoria.
L'emozione tradisce Marc Marquez, ad Austin vittoria rimandata
Delusione Marc Marquez invece, non per la competitività, ormai raggiunta evidentemente vista la seconda piazza del sabato e la posizione di capoclassifica prima di cadere. Una caduta oltre limite, visibilmente troppo in bilico, affascinato forse dalla possibilità di tornare a vincere sul tracciato che lo ha visto dominare per anni, ma su una moto che non è la sua, è una Ducati quella che deve andare bene per tutti, qualcosa a cui si deve adattare ancora.
Gare molto diverse, la Sprint Race parte all’insegna di Vinales, che passa subito in testa e domina tutta la gara. Dietro di lui lascia Marquez, Acosta e Martin. La lotta tra i tre è serrata ma Marquez mantiene e resiste la posizione per tutta la gara. A metà gara l’avvicendamento tra Acosta e Martin, e Jorge chiude sul podio.
La partenza della gara di Vinales nella gara della Domenica fa da contrappunto a quella del sabato. Resta invischiato nel gruppo e inizia una rimonta emozionante. Davanti nel frattempo si consuma la lotta ancora tra Marquez, Acosta e Martin. Martin prova a scappare, ma Marquez recupera prima Martin e poi anche Acosta. Davanti da un solo giro, a metà gara, Marc perde l’anteriore in fondo al rettilineo e termina la gara sull’asfalto. Intanto Maverick completa la rimonta, ha ragione prima di Bastianini, poi di Bagnaia, Jorge Martin, e infine anche il giovane Acosta. Mentre Maverick controlla la posizione, tocca a Bastianini completare il suo rimontone, che termina proprio alle spalle dell’alfiere Aprilia. Un ottimo lavoro per “il Bestia”.
Week end chiuso per la MotoGP che si regala una classifica più folta e più corta, anche se Martin guida ancora con solido vantaggio. Per capire se i valori sono davvero così pareggiati e se c’è davvero un Pecco in difficoltà dovremo attendere Jerez per iniziare a diradare la nebbia delle incognite. Quanti sono davvero i pretendenti al titolo? Con così tante gare e punti, c’è tutto il tempo per tornare sotto.
Prossimo appuntamento è con la Superbike settimana prossima, si corre ad Assen, una grande test per i nuovi equilibri.