Superbike di Misano in terra martoriata dall’alluvione, la Romagna festeggiata con una tripletta dalla casa di Borgo Panigale che affonda qui le sue radigni e la sua passione.
E’ parte del simbolo di questa terra cosi sanguigna, ma anche così produttiva, così ingegnosa, così ricca di vitalità e di forza di rialzarsi. La stessa forza che Ducati scesa in pista in livrea gialla, quel giallo che è si la storia della casa di Borgo Panigale, ma che simboleggia anche il sole e il bel tempo che si spera asciughi la terra zuppa di pioggia.
Come sono state asciugate anche le velleità degli avversari, Alvaro Bautista baciato anche dalla fortuna, nella gara più difficile, la Superpole Race, terminata anzitempo per un incidente nella frazione in cui era ripassato in testa, e non è il caso davvero di dire che piove sul bagnato.
Tanti piloti della MotoGP, veri appassionati delle corse di un po’ di sane sportellate. Bagnaia, Biaggi, Di Giannantonio, Morbidelli, Pirro
Un GP ricco anche di ospiti la Superbike di Misano, nella terra dei motori, ospita nei box tanti piloti della MotoGP, veri appassionati delle corse che non si lasciano scappare l’occasione di vedere un po’ di sane sportellate. Bagnaia, Biaggi, Di Giannantonio, Morbidelli, Pirro, tutti accorsi per vedere un round ricco anche di incidenti, un po’ troppi innescati dal nostro Danilo Petrucci, ma che ad addendi rimescolati, non cambia il risultato, c’è un pilota in rosso… pardon, in giallo che domina guidando, sicuro, veloce e risolutivo come è stato per anni per Jonathan Rea.
Rea che ormai nuota nelle posizioni fuori podio della Superbike, tenuto lontano da Ragzatlioglu, da Rinaldi e ora anche da Bassani e magari anche da un Petrucci se non pasticcia. Un momento no per il sei volte campione del mondo, che deve attendere una Kawasaki migliore per poter fronteggiare tanta simbiosi tra lo spagnolo e la Panigale V4R, se mai ci sarà modo.
Gara1 e Gara2 dominata da Alvaro Bautista, con lo spagnolo fronteggiato solo nei primi frangenti da Ragzatlioglu, ma che poi saluta la compagnia e lascia tutti a disputarsi le altre posizioni del podio. In Gara1 anche Rinaldi tiene saldamente la seconda posizione, mentre in Gara2 deve vedersela con Ragzatlioglu che alla fine lo passa prima che l’italiano cada buttando via un podio ormai fatto. Peccato per un’ottima quarta piazza di Petrucci sfumata in Gara1 per una caduta.
In Superpole Race invece Ragzatlioglu riesce a stare davanti ad Alvaro per due giri prima che lo spagnolo torni ad affrontarlo, ne segue un bel duello con scambio di posizioni, terminata anzitempo quando Petrucci tampona Lecuona provocando una brutta caduta con esposizione della bandiera rossa.
Superbike bella a Misano, belli i duelli, Bautista fuori dai radar, ma gli altri piloti se le sono suonate, e quel Ragzatlioglu già passato in BMW che non ha rinunciato a combattere per Yamaha fino all’ultima gara di questo 2023. Poi c’è Johnny… e quella sella Yamaha libera. Boom!
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