Chiusi i test della Superbike a Catalunya, le derivate di serie si preparano al primo semaforo, mentre Ragzatlioglu si conferma l’uomo da battere.

Questo anticipo di Superbike ha caricato ancora di più la tensione che si vive in questo avvio di stagione 2022, per la prima volta dopo anni una serie di fattori ha messo tre piloti sulla linea di partenza alla pari. Tralasciando le polemiche sui limitatori di giri e su come viene applicato, l’arrivo del giovane turco e il rilancio Yamaha, una Ducati che ritrova il suo alfiere per eccellenza Alvaro Bautista e quel Jonathan Rea che spera di aver ritrovato una Kawasaki competitiva.

I test della Catalunya si sono aperti proprio all’insegna di Ducati e di Bautista, che appariva imprendibile scendendo nella prima giornata sotto il muro dell’1 e 41, ampiamente sotto il tempo di gara dello scorso anno. Ma in giornata due Toprak ha caricato ancora di più la sua voglia di rivincita ed ha preso ancora più a martellate il cronometro.

Un po’ più nascosto Jonathan Rea, che se pur sempre nelle prime posizioni, è rimasto intorno all’1 e 41, la domanda è ovvia: limite raggiunto o si è nascosto?

Nella seconda giornata però c’è soprattutto spazio per le Honda, che mettono in mostra tutto il potenziale della nuova era con uno strepitoso terzo tempo di Iker Lecuona. Il giovane pilota proveniente dalla MotoGP appena sopra l’1 e 41 e candida la Honda a stare con i migliori.

Classifica combinata delle due giornate
1. Razgatlioglu (Yamaha) 1’40″571
2. Bautista (Ducati) 1’40″824
3. Lecuona (Honda) 1’41″033
4. Rea (Kawasaki) 1’41″062
5. Gerloff (Yamaha) 1’41″229
6. Rinaldi (Ducati) 1’41″360
7. Redding (BMW) 1’41″636
8. Lowes A. (Kawasaki) 1’41″664
9. Vierge (Honda) 1’41″719
10. Ottl (Ducati) 1’41″735