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- Scritto da Flap
Sto ancora sfogliando l’ultimo numero Riders con l’avventura dell’amico Alberto “Cek” Cecotti e della Scuderia del Sale che ha portato un po’ di orgoglio Italiano sulla bianca distesa di Bonneville.
Sto ancora sfogliando l’ultimo numero Riders con l’avventura dell’amico Alberto “Cek” Cecotti e della Scuderia del Sale che ha portato un po’ di orgoglio Italiano sulla bianca distesa di Bonneville.
Signori & Signore; questo è Mercury Marine.
Così urlava al vento l’amico che ci ha scorrazzato per una giornata lungo strade diverse, intricate, curvose, larghe come autostrade e strette come strade di campagna.
Lo gridava anche Mike Bongiorno e, probabilmente, è stata una delle sue uscite più famose in una lunghissima e variegata carriera.
Probabilmente se avesse posseduto un motorino, non avrebbe esitato a tentare la salita impossibile della Epic Rise di Red Bull.
Le strade si colorano di diversi toni di marrone e giallo coprendosi pian piano di foglie che gli alberi stanchi lasciano cadere aspettando il riposo invernale.
Per i Motociclisti è la prima scrematura di categoria, il primo passo che riduce sensibilmente il parco delle due ruote circolanti.
Per il terzo anno eccomi ancora vestito elegante, e una moto dal sapore Vintage, a partecipare al DGR, forse l’ultimo.
Una bella idea, il “The Distinguished Gentlemans Ride “, di Mark Hawwa che nel 2012 ha iniziato questa suggestiva raccolta fondi per la ricerca sul cancro alla prostata.
“Guida veloce Danzi, non sa il perché, cosà l’ha spinto nella direzione diversa, non credo sbagliata….”
Così scrivevo del libro di Marcello, lo stesso libro che qualche anno fa me l’aveva fatto conoscere.
Questo pensa mentre sta guidando; in fondo la sintonia di una coppia si palesa in maniera forte anche andando in moto.
Lo percepisce in quel senso di cieca fiducia che il suo passeggero ha in lui, che fida e che sa nulla farà per mettere in pericolo la sua incolumità.
Correva l’anno 2002, in nuovo millennio era alle porte e la strada, a bordo della mia nuova rossa F4, s’incrocia con quella di una Ducati SS900 nera.
Occhiali, da tafano direbbe Van De Sfross, arancio sul viso di un pilota dalla simpatia contagiosa.
Le strade curvose s’inerpicano nell’interno del Gargano costeggiando a tratti il mare dalle diverse sfumature di blu che si mischia a un verde smeraldo quando le acque si avvicinano alle rocce e alle spiagge.
Non lo avrei mai immaginato che guidare un sidecar suscitasse emozioni così forti, intense, mai provate. E non parlo di velocità, quelle con "l'Ural" che sto guidando non sono nemmeno prese in considerazione.
Si sveglia nel sonno di una calda notte d’estate, di quelle che rendono umide le lenzuola e fanno trascinare il corpo traballante verso il frigorifero.
Domenica mattina, la provinciale con il suo traffico festivo scorre verso Lecco e verso il lago.
Procedo lentamente ma sufficientemente veloce da poter superare agevolmente le auto che mi precedono, finché a una rotonda compare Lui.
La matematica non è un’opinione, eppure pare che non sia così.
Le moto, di solito, hanno due ruote e le automobili quattro, eppure sono trattate pariteticamente dal codice della strada e dallo stato, sempre più ottuso e incapace di comprendere il reale potenziale per la mobilità urbana, forse anche economico, del favorire e incoraggiare le due ruote.
E così ridendo e scherzando, facendo quello che più ci piace fare; andare in moto e parlare delle due ruote, siamo arrivati al sesto anno di aMotoMio.
A dire il vero non si siamo nemmeno accorti del tempo che passava, sempre così quando ci si diverte, anche se gli impegni sono aumentati parallelamente alle dimostrazioni di stima da parte delle aziende che hanno avuto la voglia di metterci e mettersi alla prova.
Ormai chiamo così il mio posto di lavoro, una piscina, un contenitore pieno d'acqua dove esseri nuotanti passano del tempo cercando in attività fisica la salute psico fisica.
Lei allora lavorava al bar, dove l’Architetto andava spesso a fare colazione.
Poi lui cominciò ad andare più frequentemente anche solo per un caffè evidentemente attratto dalla qualità del servizio e della simpatia di Lei al di là del bancone.
Espressione colorita di mia figlia che guarda le foto fattemi in pista in occasione di una prova di pneumatici sportivi.
Come dargli torto quando la saponetta è a una decina di centimetri da terra e, il Giornalista, quello vero, dietro di me sembra sdraiato a terra.