Espressione colorita di mia figlia che guarda le foto fattemi in pista in occasione di una prova di pneumatici sportivi.
Come dargli torto quando la saponetta è a una decina di centimetri da terra e, il Giornalista, quello vero, dietro di me sembra sdraiato a terra.

Mi prende bonariamente in giro ben sapendo del mio spirito partecipativo più che agonistico e soprattutto del mio altissimo spirito di conservazione che mette in difficoltà le già non eccelse doti di guida in pista.
In effetti, l’idea di un test di gomme sportive stradali con escursione in pista è stata una genialata di Continental che voleva appunto dimostrare la bontà di una gomma da usare tutti i giorni che permettono di divertirsi anche in pista.
Per me un’idea perfetta per un “motociclista normale” che però si è trovato spalla a spalla con tester delle più blasonate riviste del settore che mi rifilavano dal 10 ai 20 secondi sul giro.
Potrei a mia scusante dire che ci tengo molto alla mia datata ma amatissima, MV e che mai vorrei rischiare di vederla scivolare a terra.
Potrei aggiungere che, in effetti, in pista ci vado davvero poco, in effetti, è meno di una volta l’anno, pertanto fatico a togliere la ruggine.
Esagerando potrei persino trovare la scusa del fatto che gli altri giornalisti delle più autorevoli testate hanno dai quindici ai venticinque anni meno di me…
Potrei trovare mille scuse e, in effetti, le sto già elencando ma la sostanza è che comunque al mio lento passo mi sono comunque divertito a dare gas tra i cordoli.
La sensazione di poter guidare in quasi totale sicurezza concentrandosi esclusivamente sulla guida e sulla ricerca della traiettoria ideale, il provare a mettersi un po’ in gioco e a staccare un pochino più in là ogni giro…. ma proprio poco, fa nulla se freno 50 metri prima degli altri.
Il bello di potersi confrontare prima di tutto con me stesso perché, non importa quanto pieghi e quanto vai forte il limite come la sensazione del Piacere è sempre personale.
Non piego un c… ma mi diverto lo stesso!

Flap