Categoria: trafiletti

Correva l’anno 2002, in nuovo millennio era alle porte e la strada, a bordo della mia nuova rossa F4, s’incrocia con quella di una Ducati SS900 nera.
Occhiali, da tafano direbbe Van De Sfross, arancio sul viso di un pilota dalla simpatia contagiosa.


Così conobbi i MotoAmichetti, o meglio il sito www.motoamichetti.it, anche se il nome poteva spaventare un po’, soprattutto se raccomandato dal suddetto personaggio.
La realtà era quella di un gruppo di amici che si riunivano sotto l’egida di un nome che voleva racchiudere semplicemente la realtà della Moto e dell’amicizia.
Una compagine colorata che nel corso degli anni è cresciuta sempre di più unendo una variegata fauna motociclistica, assolutamente ambosesso, con il gusto di andare in moto ma anche di semplicemente trovarsi per un cinema o teatro, per una giornata in piscina o solo per un aperitivo.
La sede il web che si stava espandendo e, come si usava allora, un Forum per comunicare quando ancora Facebook era lontano e le chat serie stavano sviluppandosi in quel periodo.
Un ritrovo virtuale che si concretava in un appuntamento/aperitivo settimanale nel Milanese, già eravamo avanti.
E poi giri in moto, di uno o più giorni, questa l’essenza vera, una carovana multi marche e multi sociale che univa e accoglieva tutti quelli che semplicemente amavano la moto.
Il motto “Quelli che le curve non le evitano, le cercano” era l’essenza, anche se poi il passo poteva essere rallentato per aspettare senza problemi anche il più lento tra noi.
Tante facce, tanti Nick name e tante moto che sono passati su quelle pagine alimentate dalla tastiera.
Bluwolf e la sua Suzuki (vi dice nulla?), Saturno e il suo VTR, Gilraen, Danio, Amichetto, Kgirmi, Il Negro, Cristy, Paolobiga, Lupoz, Lu, Ducatone, Sbiellato, Rox, Bandito, Ippo, KMares, Pagu, l’elenco è infinito.
La voglia di condividere sapendo che “La moto fa bene” e di mettersi in gioco e prendersi in giro in calendari di beneficienza che hanno portato qualche decina di migliaia di euro nelle bisognose casse di piccoli Enti, spesso legati ai bambini.
Anni intensi di attività e soddisfazioni, poi come spesso accade, il gruppo piano piano perde forma, chi trova l’anima gemella, chi si sposa, chi cambia lavoro, chi prende nuove “Strade” o chi semplicemente si stufa.
Eppure nonostante l’uso del passato di questo testo MotoAmichetti esiste ancora, non può morire perché in fondo quegli amici ci sono ancora, cambiano i tempi che si dilatano, diminuiscono le occasioni per incontrarsi e per uscire insieme in moto, cambiano semplicemente le abitudini ma certi legami rimangono consolidati da un profondo rispetto.
Quel tacito vincolo dell’amicizia che non vuole finire e rimane vivo nonostante lo scorrere del tempo.
Lo scopriamo ogni volta che le nostre strade, a volte volutamente, s’incrociano e, in quest’occasione, Facebook che ha in parte fagocitato sito e forum, ci è stato di aiuto.
A proposito un piccolo pezzo di MotoAmichetti è proprio qui in aMotoMio, la F4 è la stessa, quegli occhiali arancio sono stati sostituiti da un nuovo paio, dello stesso colore, insieme a una nuova Ducati e anche quella Suzuki c’è ancora, indovinate chi sono!

Flap

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