Negli anni ’70 il cross era in auge e tra le tante moto sognate dai giovani di quegli anni ruggenti sicuramente le KTM erano tra le prime.
Quella che scende dal furgone di Classic Collection Motorcycle sembra davvero una moto giunta direttamente dal secolo scorso, alta di sella con una linea dritta, orizzontale, su cui si sviluppa la moto con un serbatoio stretto, proprio di un KTM GS125 dell’epoca; parafanghi alti e due belle tabelle portanumero integrate nei fianchetti.
Bianca con lo storico logo nero con banda che corre lungo il serbatoio, realizzata da Andrea Explo, da lontano potrebbe ingannare molti, ma i radiatori, riposizionati, che spuntano davanti al motore tradiscono la vera essenza.
Una pressione sul bottone d’avviamento e il dubbio scompare del tutto. Un gran bel suono pieno e corposo, forte ma non eccessivamente maleducato esce dallo scarico artigianale realizzato da Walter (ZARD), nulla di nostalgico rispetto ai due tempi ma decisamente coinvolgente.
La moto è alta, davvero alta anche per chi come me supera il metro e ottanta d’altezza, ma è leggera e il largo manubrio toglie d’impaccio dando una sensazione di facilità incredibile.
Chi scrive è completamente a digiuno di fuoristrada eppure anche qualche stretto sentiero in salita sui sassi e i veloci tuffi nelle pozzanghere non hanno mai impensierito ne spaventato lo sprovveduto pilota.
Le sospensioni tarate per l’uso cittadino e sui pavé metropolitani si comportano comunque bene anche nel fuoristrada.
Solo l’angolo di sterzo è limitato, ma questo si riscontra solo nelle manovre da fermo.
Il motore di questa KTM 400 EXC è brillante, spinge bene ma rimane sempre gestibile, anche per i rapporti finali sono stati allungati, quindi, addolciti da CCM.
La moto è stata completamente smontata, sabbiate e verniciata con il telaio modificato nel telaietto posteriore per seguire la linea a cui si doveva inspirare.
L’impianto elettrico è stato rifatto, con una strumentazione minimal ma completa, bello il faro piccolo anteriore e anche il posteriore che seguono l’estetica voluta, modernissime le quasi invisibili frecce che spariscono dalla linea seppur permettendo di rispettare, più o meno, le regole di omologazione.
Tutta la parte di carrozzeria, serbatoio a parte, come già detto, è stata realizzata in officina, quindi parafanghi e fianchetti, ma anche l’air box, sono stati sviluppati con martello e ruota inglese.
Telaio e motore, così come tutte le parti strutturali sono stati verniciati in nero a fare da contrasto al candido bianco delle sovrastrutture verniciate dalla carrozzeria Bovio.
Seduto sulla morbida e ben fatta sella in pelle nera si ha tutto sotto controllo con un gas rapido e un cambio che non tradisce mai, morbidissima anche la frizione idraulica.
Su strada le tassellatissime Pirelli Cross 2 sono un ottimo rimedio contro la cellulite e non consigliano pieghe accentuate, però quando la terra e il fango compaiono danno una confidenza e una sensazione di tenuta pazzesche, sia in accelerazione sia in frenata, complice anche un ottimo equilibrio generale della moto e la praticità dei comandi al manubrio e alle pedane.
Le foto di questo servizio mettono in risalto proprio la confidenza che questa bella moto sa dare anche a chi, cosciente dei propri limiti, non credeva minimamente di divertirsi così tanto.
Dopo qualche ora “La Bianca”, il nome che il proprietario Paolo Marsano ha voluto dargli, aveva perso il suo candore acquistando quella colorazione tipica del fuoristrada, in fondo il terreno ideale dove poter sfruttare davvero le sue ottime caratteristiche.
Eppure una bella lavata ed è pronta per fare bella figura al più modaiolo aperitivo Milanese, del resto se è stata finalista al Concorso Nazionale Customizer Italiano al Motorshow di Bologna 2017 ed è arrivata terza al concorso Bike Show all’ultimo Motor Bike Expo di Verona un motivo ci sarà!
A malincuore vedo risalire sul furgone di CCM questa KTM che mi ha portato indietro nel tempo e mi ha fatto sorridere davvero sotto al casco.
Lo stesso sorriso che son sicuro si dipinge ogni volta che il proprietario la porta a spasso.
Foto di Luciano Consolini
Abbiamo Utilizzato: Casco Cast MTIII – Giacca District e Pantaloni Dakar di PMJ – Guanti Bob Skin di Tucano Urbano – Stivali Matrix di Stylmartin – Maschera Ariete Feather
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