Sono sul primo dei due voli che da Birmingham mi riporteranno verso Milano. Si il primo perché devo fare scalo, che palle dirai tu, io confermo che è così. Ma chi me lo ha fatto fare di andare fino a Birmingham per una fiera, bella niente da dire, ma che in fondo contiene cose che ho già visto? Forse, prima di cercare una risposta a questa domanda, inizio a pensare che non dovrei scrivere per raccontarti l'evento il Motorcylclelive, o per lo meno non ti dovrei raccontare solo questo; ti dovrei raccontare di passione, di incontri, di amicizia e di sogni rincorsi, raggiunti e di altri ancora da esaudire.
Proviamo a vedere se riesco a fare ordine in questo mio racconto;l'ho già scritto un milione di volte, sono innamorato delle Nuova Zelanda, e ci tornerò il prossimo febbraio, e si dà il caso che gli amici Neozelandesi, che ci supporteranno con la logistica del viaggio, avessero un loro stand all’interno della fiera. Ecco il primo step, l'incontro, l'amicizia e la condivisone di un progetto. Sarai d'accordo con me che per un fugace meeting l'Inghilterra è decisamente più comoda da raggiungere rispetto agli antipodi.
E come spesso accade nel fantastico mondo della moto e degli appassionati, nascono nuove conoscenze, nuove amicizie con simpatie reciproche che sbocciano solo per il fatto di amare le due ruote. Ecco, solo questo potrebbe giustificare il viaggio, ma mi rendo conto che forse non basta a chi legge, cosi la passione diventa di nuovo filo conduttore, quella passione che si respirava a pieni polmoni all'interno dei padiglioni del Nec di Birmingham.
Passione negli occhi ancora sfavillante di luce di tanti motociclisti avanti con gli anni, dentro la cui anima arde ancora con calore la fiamma delle emozioni in sella. Questo in un splendido contrasto con lo stupore sui visi dei tanti bambini e ragazzini presenti, segno, che forse, c’è ancora un futuro genuino in cui credere. Stupidamente prima di partire ero convinto fosse una fiera molto piccola, quasi di paese, invece, ho dovuto decisamente ricredermi. Tutti i maggiori brand mondiali erano presenti e ben rappresentati, affiancati da realtà forse ancora sconosciute al mercato italiano.
Una fiera vera, genuina, dove poter toccare con mano e perché no acquistare tutto quanto necessario: una giacca, un paio di stivali, caschi o una semplice maglia di un brand fottutamente English. Uno show lontano quindi dall'Eicma style, decisamente più vicino ai primi, ruspanti e appassionanti, Motorbike Expo di Verona. Questa affermazione vuole essere tutto tranne che dispregiativa anzi, sui visi dei tanti appassionati incrociati in questa due giorni traspariva con chiarezza la soddisfazione di poter toccare tutto con mano. A questo punto, credo la tua domanda sia matura abbastanza per essere fatta…quindi vale la pena prendere 3 aerei (uno all'andata e due al ritorno) per andare a vedere questo evento? Beh forse non esiste un "no" assoluto cosi come non esiste un "si" totale.
Certo se sei già in zona per altri motivi, non è da perdere, ma secondo me vale anche la pena di provare a respirare la passione del popolo inglese per le motociclette, l'orgoglio per i loro brand storici e per le loro competizione su strada o si pista. La cosa fantastica? Nessuno urla, nessuno ti spintona, pochi ti passano davanti mentre stai facendo una foto, in un incredibile ricorrersi di civiltà, tanto basica da essere sorprendente, visto che non ci siamo più abituati e da noi le fiere sono spesso e volentieri luoghi caotici e chiassosi.
Tantissimi i pezzi validi che ho visto, da pezzi unici e speciali a moto di serie, ma...wow... anche pezzi coinvolgenti come le Spitfire di CCN Motorcycles. Semmai servisse conferma gli stand gremiti sempre, per ogni singolo momento dell’orario di apertura erano quelli di Bmw, Ducati, Ktm e Harley Davidson, seguiti a ruota da Suzuki, Kawasaki e Honda; per quest'ultima, come spesso accade, non capisci mai se la percezione di “poca gente” sia dovuta allo spazio espositivo enorme dello stand giapponese, oppure se destano meno interesse.
Royal Enfield si conferma molto richiesta anche qui e non potrebbe essere diversamente, ma anche tanta curiosità ha destato Benelli, con i modelli consolidati e le novità 2019, soprattutto l’Imperiale 400. Presente anche il futuro 'elettrico con Zero Motorcycles ma anche con prototipi a volte discutibili a volte degni di tantissima nota come quello di ARC visto a Milano in Eicma. Credo che uno sguardo a tutte le foto scattate nei padiglioni del Motorcylclelive valga più di mille parole, possono dare il senso di questa avventura oltremanica. Il senso che, riprendendo il filo iniziale,...possono dare due giorni ricchi di soddisfazione, di cose nuove, di cose buone ...di quel relax che ogni tanto fa bene, anche se vorrei essere già a casa e invece non sono nemmeno alla fine del primo volo.
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Fagna