Una volta che scopri i monti Lessini è difficile starne lontano, così dopo il Motofestung di inizio luglio eccoci di nuovo in Veneto.
L’occasione è il Lessinia by Night organizzato ancora una volta, questa era la settima edizione, dal MC Eat Sleep Ride. Un evento che rappresenta per loro una gita sociale ma che è aperta al pubblico fino al raggiungimento dei posti disponibili, quest’anno per motivi logistici chiuso a 60 persone.
Siamo riusciti a essere con loro, e ancora in compagnia del Kerosene Racing Team , per questa nostra prima volta.
Un Tour organizzato di tipo turistico stradale dove l'unica strada bianca prevista è la Translessinia, percorribile con qualunque tipo di moto, lunga circa 9 km.
In sostanza si percorrono le più belle strade della Lessinia, quella terra di mezzo tra Verona e il Lago di Garda, ricca di vigneti, colline e monti che dipingono di verde il panorama a 360°. Questo però con partenza il pomeriggio per poter raggiungere per cena il punto di ristoro, quest’anno il collaudato rifugio Primaneve che con i suoi 1800 metri di altezza, che può essere considerato un vero punto di arrivo dove concedersi il tramonto gustando i famosi gnocchi di malga. Per poi ripartire e tornare a valle nella notte con la strada illuminata dai fari.
Il ritrovo per l’edizione 2023 è stato stabilito presso il Museo Nicolis di Villafranca (Viale Postumia, 71 - Villafranca di Verona) un valore aggiunto all’evento che ci ha permesso di visitare, con tanto di guida, la collezione del Museo voluto da Luciano Nicolis che rappresenta sicuramente un punto di riferimento come quantità, qualità e prestigio dei pezzi esposti, alcuni di inestimabile valore.
Auto, moto, biciclette, ma anche strumenti musicali, macchine fotografiche e da scrivere e altre ancora con il filo conduttore della meccanica. Una roba da perderci gli occhi.
Da Villafranca un pezzo di statale ci ha portato velocemente a salire verso la Lessinia che con le ultime ore del giorno prendeva colori caldi facendoci godere oltre che del piacere di guidare, le strade sono curvosamente belle, anche di quello della vista.
Il verde intenso e i famosi vigneti della Valpolicella che salendo di quota lasciano il posto all’altopiano dei monti Lessini più brullo e selvaggio, dove dopo un breve tratto di strada bianca giungiamo alla salita finale che porta al Rifugio Primaneve. 
I primi 100 km dei 180 previsti si concludono con le gambe sotto al tavolo e a chiacchierar di moto e non solo.
Il menù apprezzato dove oltre ai già citati Gnocchi di Malga non mancavano affettati e formaggi, polenta e funghi per testimoniare che siamo in montagna nonostante sia piena Estate.
Il bello viene subito dopo cena dove si riparte con la compagnia di una luna quasi piena e un cielo stellato.
Attorno solo il silenzio rotto dalle note che escono dai nostri scarichi, svegliando, ahimè, qualche mucca al pascolo che stava riposando, bucando il buio con i nostri fari che illuminano la bianca strada della Traslessinia. 
Un serpente luminoso formato da tanti puntini che scorre in questo dolce saliscendi, nulla di eccezionale se volete proprio essere pignoli, ma vi assicuro veramente d’effetto ed emozionante.
Un tratto percorribile in effetti con qualunque moto, c’erano di fatto moto stradali anche in coppia, purché non si sia afflitti dall’atavica paura dello sterrato, ma qui è solo un problema di testa.
Appena si torna su asfalto la danza delle curve ricomincia fino a segnare sul contachilometri altri 80 km, in perfetto spirito “Night”, quando arriviamo a San Pietro di Cairano punto di arrivo del Tour.
“ È giunta mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l'insegna di quell’ultimo caffè…” Cantava Modugno e anche noi siamo ai saluti, non ci resta che infilare l’autostrada per tornare nella nostra metropoli Lombarda.
Lunga è la strada e noiosa ma nemmeno la bufera che ci attende a Rovato riesce a guastare ma il piacere della giornata che aiuta anche e vincere la stanchezza.
Ancora una volta bravi ai “ragazzi” del MC Eat Sleep Ride … ci vediamo alla prossima.
Grazie a Francesco Fasoli e Federica Stradella per le foto
La SUZUKI V-STROM 800DE era in uso grazie alla disponibilità di Suzuki Moto Italia
Abbiamo utilizzato: Casco Caberg Horus X - Giacca Clover Dakar-2 WP - Pantaloni Carburo Torin - Scarpe Stylmartin Vertigo Air - Guanti Clover Airtouch-2 - Occhiali Emblema Universal
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