Molti obietteranno che la perfezione non esiste, certo, ma l’edizione 2024 del Sardegna Gran Tour di Adventure Riding ci è andata davvero vicino.

Praticamente una vacanza in moto tra amici dove l’unico pensiero per i partecipanti è stato quello di fare benzina e guidare. Amici con cui magari si è partiti da casa, amici ritrovati dalle partecipazioni precedenti oppure appena conosciuti perché fin dall’imbarco di Genova la convivialità tipica dei motociclisti fa sì che nessuno si senta solo e in un attimo trovi complici di avventura.



Nessun problema, meteo favorevole, orari rispettati, organizzazione precisa e puntuale, il tutto in quella Sardegna che è quanto di meglio si possa trovare per varietà e piacere di andare in moto.
Vogliamo lamentarci?  A cercare il pelo nell’uovo possiamo solo dire che non funzionava lo scarico del WC della cabina al ritorno, oppure che un guasto al forno ci ha privato delle brioches una mattina…saranno mica problemi e il pelo di cui sopra è stato davvero difficile da trovare.



Questa era in effetti la settima edizione e con la logica del continuo miglioramento i soci di Adventure Riding hanno probabilmente trovato la combinazione esatta di elementi per una ottima ricetta motociclistica.

L’EVENTO
Tre tappe in Sardegna, precedute dal trasferimento notturno in nave, con la solita formula del poter scegliere tra percorso totalmente stradale e On-off con una percentuale di fuoristrada pari al 70 % del tempo di percorrenza.
A questi si è aggiunta la formula del Way Point Trophy che permette a chi vuole cimentarsi con un po’ di navigazione e orientamento di aggiungere avventura alla sua partecipazione all’on-off.



Tutte e tre le possibili scelte assolutamente intercambiabili in qualunque momento, previa comunicazione all’organizzazione, per seguire la voglia, le esigenze e/o la stanchezza dei piloti, più liberi di così.
Il tutto seguendo un traccia creata dall’esperienza di Renato Zocchi che permette di percorrere strade e raggiungere luoghi, in qualche caso privati e/o non accessibili, se non con particolari permessi che Adventure Riding ottiene anche dietro pagamento all’Ente Sardo di riferimento.



LE TAPPE
Tre come già detto per tutti e tre le categorie dove le due on-off praticamente uguali se non in alcuni tratti dove la ricerca dei Way Point esigeva necessariamente una differenziazione del percorso.
Il piacere di condividere per tutti i partecipanti oltre che il campo base all’Hotel anche i ristori di mezza giornata.



Dopo lo sbarco a Porto Torres la prima tappa ci ha fatto attraversare la Sardegna puntando verso San Teodoro con un tratto molto guidato su stretti sentieri e saliscendi bordeggiando pascoli e terre di pastori, immersi in quella terra vera, fatta di natura prepotente e selvaggia, una seconda parte in quota, regno delle pale eoliche, lungo piste veloci dove i panorami mozzafiato ci hanno spesso fatto rallentare per assorbirne tutto il piacere.

La seconda tappa, forse la più bella, anche se è difficile fare una vera classifica, ci ha portato ad attraversare le più belle aree protette del nord Sardegna; il Monte Olia, le mitiche pale eoliche di Alà dei Sardi e Buddusò e il parco del Monte Pino. Un giro a doppio anello con partenza e arrivo da San Teodoro.

La terza tappa, probabilmente la più tecnica, ma in fondo anche divertente per mettere alla prova e proprie capacità, puntava di nuovo verso Porto Torres, spostandosi verso nord, terreni duri con sabbia e poi tratti più sconnessi in salita, sottoboschi e sentieri tra i prati. Sicuramente la tappa più varia del Tour, con l’esclusività di poter percorrere una lunga massicciata ferroviaria dismessa.
Ancora saliscendi e incredibili panorami che ci hanno accompagnato fino alla discesa a Castelsardo con il mare a chiudere la linea all’orizzonte. 



Tre tappe con percorrenze adeguate per non arrivare troppo tardi ai ritrovi, senza dover avere l’ansia del ritardo con il tempo per soste frequenti a gustarsi il paesaggio.

Difficoltà crescenti con il passare dei chilometri così da permettere un progressivo adattamento e abitudine alla guida in fuoristrada, percorsi perfetti per essere percorsi con bicilindriche senza troppe difficoltà.



L’esperienza organizzativa ha anche permesso che ad ogni pranzo ci si radunassero insieme sia partecipanti del gruppo stradale sia quelli on-off.

MANGIARE E DORMIRE
Una vacanza riuscita dipende anche dalla logistica che Adventure Riding ha curato alla perfezione fin dagli imbarchi e alla gestione dei traghetti sia nel selezionare Hotel e ristori adeguati al numero di partecipanti e alle esigenze degli stessi.



A parte le due notti in nave abbiamo usufruito di altrettante presso l’Hotel Sandalyon di San Teodoro (SS). Una struttura a misura del gruppo con moto vicine, camere accoglienti e spaziose e capaci di un ottimo servizio ristorante con la prima cena dedicata totalmente al pesce e la seconda con specialità tipiche Galluresi e sarde, di qualità con servizio celere e gentile.



Altrettanto soddisfacenti e in questo caso suggestivi i ristori per il pranzo dove siamo stati ospitati in due Stazzu diversi, immersi nella natura nella zona di Buddusò. Entrambi gestiti da Ignazio, una vecchia conoscenza per i partecipanti che ne apprezzano le location decisamente caratteristiche e la cucina tipica fatta di prodotti da lui prodotti e che molti hanno poi acquistato per portare come ricordo i profumi anche a casa.



Altrettanto suggestivo, elegante e soprattutto con una vista incredibile sulla costa Nord della Sardegna il Campo Volo – Cross Country di Sedini, in località Littigheddu dove ancora una volta a farla da padrone è stata la cucina Sarda, in questo caso con un pizzico di raffinatezza in più.



LA COMPAGNIA
Il punto forte del Sardegna Gran Tour è indubbiamente la compagnia, quella che come già detto è fatta da ritrovi anno dopo anno di aficionados all’evento che si allarga in un attimo agli ultimi arrivati.
Quest’anno oltre alla ovvia presenza di Renato Zocchi avevamo con noi Gio Sala che oltre ad essere un riconosciuto Pilota con tanti titoli all’attivo si è rivelato anche un Campione in compagnia.



Una coppia eccezionale Renato e Gio quando raccontano delle loro imprese agonistiche e Dakariane, come la seconda sera in albergo dove ai due si è aggiunto anche Franco Acerbis (Fondatore dell’omonima storica azienda di accessori) ad aggiungere dettagli e curiosità su quelle indimenticabili gare.
Racconti a tutta birra come quella che scorreva tra tutti i presenti, tanto dopo ci attendeva il letto e il riposo prima della tappa del giorno dopo.



IL METEO
Sul meteo Renato Zocchi non ha potere, forse visto che dopo una decina di giorni di maltempo e freddo il clima nelle giornate del Tour è stato praticamente perfetto con temperature che nelle ultime due tappe facevano già immaginare l’Estate.
Un po’ di fortuna, indubbiamente, ma ci vuole anche quella per la perfezione.

LE CLASSIFICHE DEL WAY POINT TROPHY
Il Way Point Trophy è la nuova formula di partecipazione inserita come opzione nei Gran Tour che premia le capacità di orientamento e navigazione dei piloti, senza la componente tempo.
Il percorso di base è lo stesso della categoria turistica “Adventouring”, ma in alcuni punti si differenzia: la traccia GPX finisce e per un tratto bisogna individuare il percorso, raggiungendo nell’ordine indicato dei Way Point, ricevuti unitamente alla traccia. Dopo l’ultimo Way Point la traccia riprende fino al seguente tratto di navigazione a WP.



Per la regolarità delle prove i piloti saranno muniti di uno speciale logger che registra esattamente il percorso. Il salto di WP comporta penalità e vince chi raggiunge nell’ordine prefissato tutti i way Point e fa il chilometraggio più vicino a quello dell’organizzazione.  
Formula che è piaciuta e ha divertito molto i partecipanti, con aneddoti e racconti che hanno anch’essi riempito le serate.



Per i partecipanti al Way Point Trophy sono previsti premi ad evento e poi un premio finale per chi partecipa ai diversi Gran Tour.
Premi offerti da Adventure Riding sotto forma di partecipazione gratuita ai prossimi eventi 2024 e 2025 e Metzeler con treni di gomme Karoo4 e Garmin con i suoi pregiati orologi Smartwhatch.

Il risultato finale ha visto il seguente podio: 1º Nobili Matteo - 2° Ballestrazzi Davide - 3° Marroni Matteo.

LA SICUREZZA
Renato Zocchi e Adventure Riding tengono molto alla sicurezza che viene garantita attraverso sopraluoghi di Renato qualche settimana prima dell’evento, dal briefing obbligatorio alla sera prima e dal percorrere per primo i tratti così da segnalare tempestivamente eventuali pericoli.
Non solo ogni partecipante è dotato di un Traker, due per i partecipanti al Way point Trophy, così da sapere in ogni istante la posizione di tutti e utile strumento in caso di SOS.



Per i guasti tecnici a disposizione un Pickup con carrello pronto a recuperare il mezzo e portarlo a fine tappa.
Già e se mi facevo male? Nessun problema un’ambulanza 4X4 e un Medico specializzato a seguire passo passo il percorso.
Potevamo chiedere di più



LA NOSTRA PARTECIPAZIONE
Dopo ormai aver consolidato la nostra direzione verso il percorso On-off eravamo alla partenza con i partecipanti Adventouring.
Se vi chiedete perché aMotoMio non ha partecipato possiamo solo svelarvi che visto che chi scrive si è perso a Genova prima dell’imbarco e forse era meglio che si concentrasse sulla guida e seguisse la precisa traccia sul suo Garmin Zumo XT.



Per questa edizione siamo anche riusciti a non cadere, non bucare, insomma nessun problema, merito di un miglioramenti di capacità, ma anche della scelta del mezzo e dell’equipaggiamento che anche quest’anno ci hanno pienamente soddisfatto e che racconteremo in un prossimo articolo dove descriveremo nel dettaglio i materiali usati.



CONCLUSIONE
Da sempre sentiamo dire che il Sardegna Gran Tour è costoso, certo non è economico, ma dopo aver constatato in sei partecipazioni tutto quello che c’è dietro, l’organizzazione, l’assistenza, la sicurezza e la qualità dei servizi riteniamo la cifra assolutamente adeguata. A questo si aggiunge la possibilità di percorrere tratti e zone normalmente vietati e per l’organizzazione chiede regolari permessi non sempre e da tutti ottenibili e volte a fronte di un pagamento agli enti preposti.

Insomma davvero bisogna solo far benzina e guidare. 



Ora non ci resta che aspettare l’edizione 2025, ma intanto proviamo le novità di quest’anno; il Toscana Gran Tour  e Umbria Gran Tour, entrambi con possibilità di partecipare al Way Point Trophy e naturalmente all’esclusivo Swank Rally di Sardegna che quest’anno sarà speciale per il 40° anniversario del Rally di Sardegna.  

Il nostro DAY BY DAY 

Grazie a Fotografica Sestriere per le foto  (Quelle belle) e sul loro sito trovate le foto di tutti i partecipanti!

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