Non so dire se sia un pregio o un difetto, ma se c’è una cosa che non ci manca questa è la testardaggine. Ci siamo messi in testa di fare il nostro consueto “Mare d’inverno” release 2018 e alla fine ci siamo riusciti; la partenza era prevista per il week end che si è rivelato poi il più freddo e nevoso di tutta la stagione invernale, falsa partenza quindi….troppe le strade pericolose, troppa alto il rischio;
così ti ritrovi a rimandare, ma poi scovi un pezzo di strada più pulito e ti fermi a giocare con la neve, come i bambini…che in fondo poi quello siamo, bambini più adulti con i loro giocattoloni a motore.
Rimesse le moto in garage abbiamo aspettato con pazienza il sole, che almeno in Lombardia si è palesato per un giorno soltanto; pronti via, in sella verso il mare più vicino possibile, verso il sole ma soprattutto verso la nostra voglia di viaggiare un po’ e respirare aria un po’ più sana di quella della nebbiosa pianura padana.
Quest’ultima poi a questo punto deve averne fatto una questione di principio visto che ci ha regalato la prima ora di viaggio avviluppati in una fitta nebbia, ghiacciata per giunta, tanto da formare cristalli di ghiaccio sulle moto e sulle nostre giacche. Mmmh a dire il vero su una sola giacca, quella di Flap, perché il sottoscritto viaggiava leggermente più riparato. Il perché è presto detto
LE MOTO
Il progetto 2018 nasce anche sulla volontà, di confrontare in viaggio due moto, sulla carta, agli antipodi. Così abbiamo scelto una viaggiatrice pura, categoria businnes class, dalla fama consolidata, la BMW K1600GT, contrapponendola alla nuovissima Royal Enfield Himalayan. Se pensi che il confronto “non s’a da fare” …beh il gusto sta proprio li, nel cercare le sfide quanto meno sopra le righe. Ci troviamo così a giudicare in viaggio il comportamento di una maxi tourer e di una agile gazzella tuttofare votata anche al fuoristarda.
Ovviamente la K 1600 offre il massimo in termini di comfort e protezione da freddo ed intemperie, tanto che come detto poco sopra la nebbia si gelava addosso a Flap a bordo della Himalayan non addosso a me, ma paga in termini di agilità e destrezza nelle piccole stradine dell’entroterra ligure, dove l’agilissima Royal Enfield sembra quasi prendere in giro la lussuosa compagna di viaggio. Se guardiamo alla capacità di carico, la BMW offre borse capienti quasi quanto il baule di una piccola utilitaria, ma l’indiana la si può caricare come un mulo e infaticabile ci porterà a destinazione. Sei cilindri contro uno, 160 cv contro 25, tecnologia in viaggio contro semplicità al servizio del motociclista. Anche questi dati farebbero sembrare che l’assoluta vincitrice sia la K1600GT, a mani basse tra l’altro, ma vi posso assicurare che non è sempre così. E il responso restituito dal nostro andare a zonzo è molto soddisfacente per entrambi i mezzi, ma le singole prove le leggerete negli articoli dedicati.
IL PROGETTO
Il mare d’inverno nasce nel 2014 (click qui) come viaggio multi test di moto certo, ma soprattutto di abbigliamento, caschi e accessori. Negli anni (Link 2015 - link 2016) abbiamo scelto mete “vista mare” per scappare dall’inverno Lombardo. Anche nel 2018 nel nome del progetto stesso vogliamo racchiudere questo “multitest” per parlarvi di abbigliamento e accessori provati davvero (#provatodavvero) nel loro ambiente naturale, ovvero il viaggio e l’utilizzo da utente normale. Anche quest’anno i capi provati hanno dovuto dimostrare versatilità, partendo da temperature sotto lo zero per arrivare a climi decisamente primaverili, impermeabilità nonché praticità d’uso.
IL VIAGGIO
Come già detto la fine dell’inverno 2017/2018 si è rivelata alquanto pazza e fredda, ma non è tanto il freddo che ci spaventa, per quello eravamo equipaggiati; che ci spaventa veramente sono le strade inneva e ghiacciate, che stimolando quel poco di saggezza che abbiamo in corpo ci ha fatto ridimensionare e di molto il viaggio. Buttati road book ed programmi già pronti abbiamo improvvisato. E come spesso accade ci siamo trovati a guidare su tratti di strada che tutto il mondo ci invidia; la cosa come al solito paradossale è che il sottoscritto ha girato un po’ in lungo e in largo e naturalmente conosce poco le strade panoramiche a “due passi” da casa.
Ti dico…meglio così, perché con il sole splendente e la voglia di andare la strada che collega Santa Margherita ligure a Portofino si è rivelata in tutto il suo splendore. A dire il vero tutta la parte di Aurelia che “ricuce” mari e monti tra Recco e Chiavari merita di essere guidata in relax assaporando a pieno il gusto del mare, dopo aver affrontato un “impervio” tratto di montagna per arrivarci. E altra cosa che mi stupisce sempre è lo sbalzo termico una volta scollinati in Liguria, tanto da dover alleggerire il vestiario e voler a tutti i costi camminare in spiaggia o mettere i piedi a mollo e lo abbiamo fatto…e nemmeno tanto metaforicamente.
Portofino è davvero una perla, un luogo magico, non è difficile capire perché attiri tanto turismo soprattutto straniero. Per nostra fortuna, la stagione non è ancora partita alla grande, e abbiamo così potuto godere sia del tracciato di asfalto che di una passeggiata nel piccolo e famoso borgo ligure. Anzi ci siamo concessi tutti gli oziosi lussi della tipica giornata da turista, alternando la guida a piacevoli soste sempre vista mare, quale mare che tanto manca a noi milanesi. In particolare di questa giornata mi restano impressi da un lato il sole quasi accecante dopo tanto buio del maltempo e la tristezza che mi ha fatto Camogli deserta in un clima tipicamente invernale di abbandono. Non me ne vogliano gli amici di Camogli, è una località spettacolare vista d’estate, ma così, all’imbrunire, con un vento freddo che porta nuvole nere, i bar chiusi e la gente che corre via di corsa…beh è tutta un’altra immagine.
Il tempo vola, e nemmeno a farlo apposta a metà del pomeriggio nuvoloni neri carichi di pioggia ci affrontando sfidanti e rabbiosi. Siamo ben equipaggiati, ci presentiamo pronti anche noi alla sfida, che per fortuna si risolve in un nulla di fatto e la strada di casa scorre noiosa e lenta…e man mano che si”risale” anche un po’ più fredda.
Mare d’inverno 2018. Missione compiuta…comunque e a tutti i costi!!!
Abbigliamento del viaggio:
Fagna: Giacca Spidi 4 Season, Pantaloni Spidi Thunder, Guanti Spidi Globetracker, Stivali Tcx Explorer Evo GTX, Casco Scorpion EXO-510, intimo SIXS
Flap: Giacca Clover Dakar, Pantaloni Clover Scout, Guanti Clover Granturismo, Stivali Stylmartin Matrix, Casco Caberg Tourmax, intimo SIXS
Si ringrazia BMW Motorrad Italia e Royal Enfield Italia per le moto del viaggio.
Foto sulla neve di Carlo Flaminio.
Fagna