A dire il vero un prologo è avvenuto con il recente Rally del Garda, ma da settimana prossima si comincia a fare sul serio.
Non so come sia finito ad infilarmi in tutto questo, o meglio lo so! Tutto è iniziato quando per follia, spirito di sacrificio nei confronti del magazine, e fiducioso in prezioso aiuto mi sono avventurato alla prima edizione della Hat Pavia-Sanremo.
Un esordio per l’evento e un esordio assoluto per me in fuoristrada avendo come precedente esperienza solo il brecciolino fuori dai ristoranti.
Tutto è in effetti è iniziato li, ma mai avrei pensato in una escalation di partecipazioni, alcune significative come gli Swank Rally di Sardegna, che alla fine andavano a riempire un’ampia fetta del mio andare in moto.
Certo l’anno scorso ho esagerato, quest’anno mi ero ripromesso moderazione, già, ma le promesse che faccio a me stesso difficilmente riesco mantenerle, tanto sono responsabile nei confronti degli altri e altrettanto lo sono pochissimo nei miei riguardi.
Così eccomi a segnare sul calendario date su date, impegni a cui non posso, o meglio non voglio, mancare e alla fine mi ritrovo di nuovo alle prese con gli incastri per cercare di essere ovunque anche se lo sai che l’ubiquità è una chimera.
Pensate che mi stia lamentando? No, lungi da me, vero che un calendario fitto è impegnativo, ma vuoi mettere il piacere di rivedere gli amici, scoprire nuovi posti, mettersi in gioco un po’ di più, insomma decisamente ne vale la pena.
Sarà che la molla principale è il vedere il tempo scorrere, gli anni che si aggiungono ai già non pochi e la frenesia di fare le cose finché ci si riesce, una personale sfida cercando di mettersi in gioco alla faccia dell’anagrafe.
Tutto è iniziato quando ho appiccicato sul muro del box l’adesivo del primo evento staccata dalla tabella della mia Yamaha XT600, ora il muro si è riempito, ma di spazio ce ne è ancora.
Che l’avventura prosegua.