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Categoria: Sport

Doppietta senza appello di Jonathan Rea nel round portoghese di Portimao, dove nessuno è riuscito ad impensierire il campione del mondo in fuga solitaria. Buono un round di Chaz Davies, due podi per Melandri, MV Agusta quasi da sogno.


Difficile fermare una cavalcata così perentoria di un campione del mondo in procinto di portare a casa un altro titolo, ogni tanto sembra che Chaz Davies e la Ducati ne hanno abbastanza per tenere il passo, la verità è che la superiorità del duo Rea-Kawasaki può incontrare qualche piccolo ostacolo ogni tanto, ma la destinazione finale è una sola, il terzo titolo consecutivo.

Fin dalle prime battute si è vista la superiorità di Johnny, tra prove libere e qualifiche il nord irlandese ha dato da subito un segnale forte e chiaro a tutti gli inseguitori. Il sabato però si è aperto con un incidente davvero brutto di Tom Sykes, diretto inseguitore in classifica del compagno di squadra. Tom esce dalla curva 8 troppo brusco e viene disarcionato in malo modo dalla sua Kawasaki, nella caduta si rompe il mignolo della mano sinistra e mandato in fiamme la sua ZX10R. Week end finito per lui.

Superbike Poertimao

Qualifiche che però hanno messo in luce e in prima fila anche le due Aprilia, mentre le Ducati sono rimaste attardate.

Entrambe le gare che hanno visto da subito in fuga Jonathan Rea, anche in Gara2 con la partenza shakerata servono solo due tornate a Rea per tornare davanti e poi prendere il largo. Nessuno dei piloti all'inseguimento ha potuto tenere la ruota, e non è rimasto che mettere su una buona bagarre per gli altri gradini del podio.

In Gara1 a dar spettacolo sono state prima le Aprilia, a cercare di segnare il passo, ma verso la metà della gara hanno via via perso smalto, inutile la resistenza di Eugene Laverty. Con Chaz Davies secondo ormai lontano, l'Aprilia è stata passata da Van der Mark, Camier e Melandri. Piazzatosi terzo Melandri, è stato Leon Camier sulla MV Agusta il più sorprendente, che metro dopo metro ha rosicchiato il vantaggio degli avversari arrivando a cercare l'aggancio all'ultimo gradino del podio, cercando il riaggancio con Melandri. Gara1 che chiude con  il solito copione, nonostante le emozioni, Jonathan Rea e poi le due Ducati.

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In Gara2 invece un piccolo aiuto alle moto inseguitrici è venuto dalla griglia rimescolata, con Camier che parte dalla prima casella del podio affiancato dalla Yamaha di Van der Mark. Partenza che vede il furore di Rea, inseguito dalla Ducati di Chaz Davies che fatica come al solito a riconquistare le prime posizioni. Gara che scorre con qualche protagonista diverso, prova Camier a stare davanti ma viene fagocitato velocemente, con un problema al motore visibile da una fumata, che farà concludere la gara all'inglese verso la metà dei giri. Intanto giro dopo giro si concretizza il recupero di Marco Melandri, che con tutti i problemi di controllo alla moto riesce comunque a guadagnare di nuovo la terza casella del podio. La vera sorpresa arriva da Michael Van der Mark che si mette in zona podio. Il colpo di scena è a 3 giri dalla fine, quando Chaz fa il di più e finisce a terra buttando via venti punti, facendo un gran regalo a Tom Sykes. Podio che si accorcia e congela un nuovo protagonista, l'alfiere di Yamaha Van der Mark. Peccato per Davies e Camier.

Doppia gara che quasi consacra Johnny Rea, pochi i punti che lo separano dal titolo, molti gli spunti con le altre moto, la MV Agusta e Leon Camier sono tanto efficaci quanto delicati in pista, quasi a podio in Gara1 e pronto a replicare in Gara2. La MV Agusta è in crescita e in molti hanno smesso di pensare che sia una signora attempata. Altalenante ma positiva l'Aprilia e Laverty, che ci provano in Gara1 e vanno quasi a podio in Gara2. All'Aprilia serve ancora tanto lavoro, ma forse qualcosa si muove... e non solo la moto.
Discorso a parte per Van der Mark, capace di prestazioni fin qui mai viste, forse l'eccitazione di poter salire sulla M1 di Valentino Rossi lo ha galvanizzato più del solito. Chissà se l'olandese ricambierà il favore...

Due ottime Gare per questo round portoghese, prima piazza a parte, troppo perentoria, troppo lontana per gli altri, tutti gli altri. Prossimo appuntamento ad Aragon con la MotoGP, senza Rossi, ma con due Yamaha schierate.

Wolf

Wolf

 

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