Dopo l'annuncio di regioni come il Trentino Alto Adige che hanno dichiarato guerra ai motociclisti attraverso limiti speciali e rilevatori anti-rumore, i costruttori di scarichi corrono ai ripari.
E' un tema molto caro ai motociclisti, il sound di una moto è questione quasi imprescindibile per dare gusto ad una moto. Una delle parti speciali più apprezzata sono proprio gli scarichi after-market, vale a dire quelli costruiti da aziende specializzate che possono regalare migliori prestazioni, miglior design, ma soprattutto un suono migliore.
Ma questi scarichi molte volte offrono un plus poco legale. Se lo scarico after-market è omologato per quella moto, difficile quindi comprendere come un rilevatore fonometrico alto atesino possa fare un rilevamento senza tenere conto di questo parametro, resta il problema dell'amovibilità del db-killer, che porta la moto sia a maggior prestazioni, ma soprattutto a livelli di rumore fuori scala. Di fatto l'omologazione non è più valida.
Così alcuni costruttori si sono riuniti (Akrapovic, Arrow, Giannelli, Lafranconi, LeoVince, MIVV e SC project) e anno deciso insieme ad associazioni come ANCMA e IMMA, di mettere a punto un sistema per rendere difficile rimuovere il db-killer.
Questo potrebbe portare alcuni motociclisti ad approcciare altri costruttori, ma probabilmente i costruttori inclusi nella cordata contano sull’appeal dei loro prodotti, che solo in determinati casi vengono acquistati da chi ha intenzione di rimuovere il db-killer, e forse anche a far passare il nuovo dispositivo come necessario per l'omologazione.