Team Bimota Superbike
Categoria: News Sport

Kawasaki lascia la Superbike in forma ufficiale, dal 2025 subentrerà Bimota che riceverà un travaso di tecnologia dalla casa di Akashi, è la fine di un’era?

La gestione Dorna della Superbike continua a non dare i frutti sperati, per lo meno sperati dagli appassionati. Se da una parte gli appassionati di motori italiani potranno festeggiare il ritorno di un marchio glorioso come Bimota, lascia un marchio che ha fatto una fiera opposizione alla deriva voluta dal gestore spagnolo in favore della MotoGP.

Kawasaki Superbike

Con un calendario che continua a stentare a prendere una forma coerente per l’appellativo di “campionato mondiale”, l’abbandono dell’ennesimo marchio blasonato, dopo Suzuki, Aprilia e MV Agusta, ha un po’ il sapore dei titoli di coda. Kawasaki era uscita dal dispendioso campionato MotoGP per investire controcorrente tutte le sue capacità nel campionato Superbike, con sette titoli mondiali come risultato. Scelta poco gradita al gestore, che fin dall’acquisizione aveva come obbiettivo di trasferire le case ufficiali in MotoGP, mentre le derivate sarebbero state appannaggio dei soli team privati.

Torna Bimota, tra fasti del passato e un travaso di tecnologia Made in Japan

La ricetta per non disperdere il know-how, Kawasaki l’ha trovato nel trasferire uomini, tecnologia e mezzi nel marchio Bimota, partecipato da Kawasaki, marchio oggi ritenuto sartoriale, avrà un vestito e uno scheletro Bimota, mentre cuore e elettronica saranno Kawasaki. 

Jonathan Rea sesto titolo Superbike

Era il 1987 quando Bimota debuttava nella prima stagione del mondiale Superbike, sette vittorie di cui cinque portati da quel Davide Tardozzi, oggi uomo chiave del team MotoGP Ducati.

La nuova battaglia in Superbike sembra essere tra Ducati, BMW e Yamaha, ma il mercato delle sportive langue, e case come Honda continuano a investire mezzi e uomini senza averne un risultato. Dovesse decidere di lasciare anche la casa di Tokyo, cosa che a questo punto pare probabile dovendo porre più attenzione alla crisi MotoGP, e con la poca attrattiva del campionato Superbike, le derivate si troverebbero con soli tre case in pista. Il peggior risultato di sempre.

Le sinergie non hanno funzionato, c'è un piano Marshall di Liberty Media?

Bisogna guardare oggettivamente ai risultati, le dichiarazioni, la propaganda, gli annunci, poco si sposano con un campionato che dopo sole tre gare ha un buco in calendario di due mesi, che si deve affidare in fretta e furia ad un impianto come quello di Cremona, bello ma ancora giovane, per avere un calendario numericamente accettabile dopo l’abbandono o l’estromissione di tanti circuiti storici. Allo stesso modo risultano senmpre più vuote le trubune, come faticosamente si vendono i diritti televisivi. Le fantomatiche sinergie tra MotoGP e Superbike, non hanno fatto bene alla Superbike a quanto pare.

Team Kawasaki Superbike

Che ne sarà di questa Superbike? Una ristrutturazione pare inevitabile, ma quello che ne seguirà pare sempre più un evento al ribasso. Risultato raggiunto? Ultima speranza, la nuova proprietà americana.

Il Team Manager KRT, Guim Roda: “Negli ultimi tredici anni, io e tutti coloro che lavorano nell'officina KRT a Granollers, ci siamo dedicati con tutto il cuore al progetto Kawasaki Superbike e abbiamo raccolto sette titoli piloti WorldSBK in quel periodo oltre a numerosi titoli di squadra. e premi come produttore. Ora – dopo che Kawasaki ha gareggiato per quasi quattro decenni nel campionato Superbike – siamo orgogliosi di far parte di una nuova era che forma l’infrastruttura della nuova Bimota del Kawasaki Racing Team. Sicuramente dedicheremo un po’ di tempo per riflettere e celebrare l’eredità di Kawasaki nelle gare Superbike, ma siamo anche estremamente entusiasti di essere una componente fondamentale di questa nuova joint venture tra Bimota e Kawasaki. Questa è un’evoluzione per l’approccio di Kawasaki al massimo livello delle corse di produzione e siamo onorati di svolgere il nostro ruolo in questo nuovo progetto. Sono fiducioso che abbiamo la tecnologia e le risorse umane necessarie per avere successo e sarà un’esperienza fresca ed energizzante schierare un impressionante team di due piloti nel Campionato Motul FIM WorldSBK 2025”.

 

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