La commissione della Superbike si è riunita per decidere sulla questione del peso combinato pilota-moto, chi ha avuto la meglio nella battaglia tra pesi piuma e pesi medi?
Alla fine l'hanno spuntata i cosiddetti fantini, i piloti di taglia piccola, la commissione Superbike ha deciso che i risultati della Superbike sono buoni e quindi per il buon sviluppo della serie i regolamenti non vanno toccati. La questione era stata sollevata da alcune case e da alcuni piloti, come Rea e la Kawasaki, che rispetto alla compagine di Alvro Bautista e Ducati sulla bilancia fanno segnare un +21kg, una differenza davvero importante per moto che vengono talvolta spogliate anche della vernice peguadagnare qualche grammo.
Ovvio che la colpa non è di Alvaro Bautista o in generale dei piloti più leggeri, ma la proposta di una parte della Superbike verteva proprio nel trovare il mitico "equilibrio" tanto perseguito dalla Dorna, intervenuta a centellinare i giri motore pur di trovare una fantomatica parità.
La questione però è stata molto dibattuta, con piloti di una certa stazza a non accettare una parità artefatta. Stona però che la commissione Superbike nel comunicato sottolinei di maturità e di continuità della serie proprio ora che la ribelle Kawasaki è stata domata. Nonostante la differenza vista in pista tra la Panigale e la Kawasaki, la Kawasaki non ha mai riacquistato nulla dei giri motore tolti. Un equilibrio già artefatto, quindi perché mettere mani al peso, con vantaggio probabile di Rea, sarebbe un problema?