Yamaha mette fine al contratto con Maverick Vinales, il rapporto con il pilota spagnolo è precipitato dopo l’annuncio dell’addio, fino a trovare l’epilogo nell’episodio del primo GP di Styria

Difficile immaginare in effetti un epilogo così brusco, violento, ma entrambe le parti avevano ormai espresso il desiderio di terminare un rapporto che definire ormai burrascoso è quanto meno riduttivo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso probabilmente è stato l’addio anticipato a Yamaha del team diretto di papà Vinales in Supersport300, episodio che ha fatto ben intendere quale fossero i sentimenti di casa Vinales nei confronti della casa dei tre diapason.

L’episodio che poi a portato alla sospensione di Maverick nel gran premio MotoGP di Styria, il superamento del limitatore di giri con diverse manate di gas, è apparso un po’ come il pretesto per mettere fine ad un rapporto malato, che stava diventando forse tossico. Yamaha parla di interruzione consensuale, con la possibilità per Vinales di iniziare fin da subito il suo rapporto con Aprilia.

Lin Jarvis: "Dopo attente considerazioni da entrambe le parti, si è deciso di comune accordo che è meglio interrompere anticipatamente la collaborazione. Questo permetterà al pilota di seguire la sua strada futura"

Conclusione infelice per entrambe le parti in realtà, per Vinales bisognerà capire come si configura il resto dell’anno, è importante per un pilota mantenersi in allenamento “da gara”, cioè non perdere quell’abitudine all’ultimo centesimo strappato. Anche per Yamaha la situazione non è semplice, alle prese con una penuria di piloti difficile da colmare, se per il 2022 la line-up del team ufficiale è già pronta, ad ora mancano due piloti per l’attuale campionato.