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- Scritto da Fra
Premetto di non essere una Motociclista, a meno che un passato con il motorino e qualche viaggio con papà, di cui uno fino a Capo Nord, comporti il titolo al honorem.
Premetto di non essere una Motociclista, a meno che un passato con il motorino e qualche viaggio con papà, di cui uno fino a Capo Nord, comporti il titolo al honorem.
Linea classica, tecnologia moderna e un indiscutibile carisma. Il loro fascino è dato principalmente dal design senza età, ma anche guidarle è un piacere, perché sono facili. Merito della risposta al gas, pronta, e del tiro in basso, appagante.
Un viaggio in 64 Paesi per incoraggiare le donne iraniane a salire in moto.
Spesso mi piace raccontare di qualche bella avventura in moto, di certo non mia perchè d’inverno la mia Moto se ne sta bella chiusa in garage al calduccio, ma quella che voglio raccontarvi è una storia ricca di significato.
Obiettivi per il 2019: invogliare gli utenti a non risparmiare su casco e protezioni.
Finite le feste, ecco i primi bilanci. In primis la bilancia, che ricorda spietata che, se si continua così, a breve bisognerà tornare dalla signora Natasha che è una bravissima sarta, abilissima nel riparare e allargare tute da moto.
Una moto usata per quasi dieci anni per insegnare a guidare a ragazze alla prima esperienza in sella, assolutamente stock e senza alcuna personalizzazione, arrivata dalla fabbrica e messa subito alla frusta.
Mentre mi accingo a scrivere questo pezzo, ho la quasi assoluta certezza di ripetere concetti che ho già espresso in occasione di altri test legati al brand PromoJeans. Quella consapevolezza, per altro oggettiva, che i capi prodotti dal marchio marchigiano abbiano sempre un taglio e un design azzeccato per non dire bello, cosa che non mi dispiace affatto visto che in realtà sono stati concepiti per essere indumenti protettivi dedicati ai motociclisti o come in questo caso specifico alle motocicliste.
Basta con i caschi monocolore! Comodi da abbinare a borsa e scarpe ma terribilmente tristi.
Se ne sono ormai visti di tutti i tipi: dal bianco al nero passando per 50 sfumature di grigio. Vero che ci sono anche molti colori sgargianti, ma mancava un casco allegro e colorato, tanto da sembrare aerografato.
Nei vari motoraduni che ho assistito, ho conosciuto varie persone, persone esuberanti, eccentriche, spumeggianti, allegre unite dalla passione per la moto ed io mi domandavo da dove potesse nascere questa passione sfegatata.
Cari amici, tra le tante persone che sto conoscendo come bikers, c'è una biker doc,una donna veramente spumeggiante: Nadia Simonetti, chiamata da tutti Zia Nadia.
Stylmartin urban line:il futuro è adesso! Esattamente lì ai miei piedi e in particolare parlo del modello sneakers “Melbourne” Ho sempre viaggiato in moto il più protetta possibile,cercando sempre il giusto compromesso tra praticità,comodità e bellezza;
Immaginate per un istante di voler andare a tutti i costi ad una serata del Dee Jay -Time, certo i gusti sono gusti, ma voi ci volete proprio andare…Quello che invece non ci vuole andare è vostro (neo)marito e allora che si fa?? Bhe ce lo si porta con l’inganno.
Nonostante la nostra propensione per il made in Italy non si può nascondere il fatto che la maggior parte della produzione di caschi, anche per aziende nostrane, sia ormai appannaggio dei paesi orientali. Queste aziende estere sono ormai presenti stabilmente sul mercato o comunque in rapida evoluzione.
Per ognuno che abbia dentro di sé più o meno latente la vera vocazione della moto, arriva un momento fondamentale nella vita in cui avviene un chiaro passaggio e da fruitore della domenica diventi un vero motociclista.
Eccoci qua,finalmente la tester sono io!!! Ma la vera protagonista però è lei, la Verve Moto 125s. Salendo in sella e percorrendo i primi metri subito un pensiero: per chi è alle prime armi questa è la moto giusta...agile, leggera, dinamica insomma in una parola “facile” il che non nega l’essere divertente anzi semmai l’esatto contrario; e il tutto senza doversi svenare!
Il casco Jet è universalmente riconosciuto come il casco che dona più libertà da quando il codice della strada ha impedito di “correre” in moto con i capelli al vento.
Non ero ancora nata quando ancora si poteva girare senza casco e quindi per me non è stato mai un problema indossare questo copricapo di sicurezza.
Tutto comincia con delle foto fatte l’anno scorso in occasione della presentazione della collezione Juka e Tonajuka di Montecatena.
Mi ero prestata simpaticamente a fare da “Modella” per degli scatti e avevo così scoperto alcuni prodotti di quest’azienda Italiana che fa del made in Italy la sua bandiera.
“Visti da Lei”
Ho condiviso questo lungo viaggio in Scozia, ben 6834 chilometri in sella con il Fagna, partecipando al test di alcuni capi di abbigliamento e accessori che oltre a rendere la vita motociclistica più facile hanno dimostrato ottime caratteristiche di praticità e un ottimo risultato finale anche nell’utilizzo da passeggero che ha, a volte, esigenze leggermente diverse.