Cavoli siamo già alla diciassettesima edizione e finalmente anche noi siamo riusciti a partecipare al MOTORASSO.
Non era mancanza di voglia, solo di tempo e congiunzioni astrali sfavorevoli, ma quest’anno l’allineamento dei pianeti ci era amico.
Il MOTORASSO è un motogiro gastronomico inserito nel calendario regionale FMI della Lombardia, pertanto riservato ai tesserati alla Federazione che garantisce la copertura assicurativa dei partecipanti, ma da contro limita la partecipazione a molti appassionati non iscritti che alla fine scopriremo sfiorare la centinaia di unità.
Punto di ritrovo e partenza Piazza Mazzini ad Asso dove dopo l’iscrizione viene consegnata la Roadmap da seguire.
Dopo la colazione, compresa nella quota presso il vicino Bar Cafferino prendiamo il via.
Non c’è una partenza comune, ognuno può partire autonomamente per seguire il percorso con il Roadmap, e le frecce predisposte dal Moto Club Asso, con il passo e le esigenze personali.
Il primo tratto si inerpica subito oltre Lasnigo su una strada poco conosciuta che porta al lago di Crezzo, recentemente bonificato, peccato che le nuvole basse ci abbiano privato della suggestiva vista, ma il verde dei pascoli con animali in libertà ci ha regalato quell’atmosfera di alta montagna.
Scendiamo quindi a Barni per la prima sosta prevista al Monumento del Trofeo del CONI del Circuito del Lario recentemente posato a Lasnigo sul rettilineo che ospitò negli anni ’20-’30 la celebre corsa motociclistica. Una riproduzione in scala maggiorata del Trofeo originale che veniva consegnato ai vincitori della corsa, considerata rivale del Tourist Trophy.
Da qui si riparte per la lunga tappa che puntando Magreglio andrà a toccare Civenna, Bellagio, per poi costeggiare il ramo lecchese del Lario fino a Onno.
Ci rituffiamo verso l’interno del triangolo lariano costeggiando i laghi di Oggiono, Annone, Pusiano, in lontananza si scorge anche quello di Alserio, finché sfiorando il lago del Segrino, ci dirigiamo a Proserpio, balcone della Brianza con la sua incantevole vista.
Panorami che in realtà ci sorprenderanno in ogni tratto grazie ai continui saliscendi sui monti della Alta Brianza.
Proseguiamo quindi verso Como passando sotto Brunate in un percorso decisamente inusuale che porta ad attraversare piccoli borghi a noi sconosciuti, finché le rive del lago dalla parte comasca cominciano a farci compagnia alla nostra sinistra.
Lago che costeggiamo fino a Nesso dove imbocchiamo la salita ai Piani del Tivano per poi proseguire fino alla Colma di Sormano punto previsto per la seconda tappa.
Qui il Moto Club Asso ha riservato ai partecipanti l’apertura straordinaria, con visita guidata, dell’Osservatorio astronomico; un momento culturale interessante quanto esclusivo, con tanto di vista del sole al telescopio.
Ripartiamo in direzione Asso lasciandoci cullare sulle curve che scendono a Caglio, curve che oggi hanno superato di gran lunga la percorrenza dei rettilinei come del resto piace ai motociclisti.
La Piazza del Mercato di Asso diventa il punto di arrivo dove ritirare il Gadget di partecipazione e degustare tartine al caprino nostrano e salame di asino e cinghiale, come antipasto al per il pranzo tipico a cura dell’Associazione PRO ASSO.
Dire che tutto è andato bene è riduttivo, il meteo è stato perfetto, l’organizzazione capillare e precisa, il percorso ben segnalato ad ogni svolta, praticamente impossibile sbagliare strada.
Ci è piaciuta la formula della partenza libera così come diventa libero la modalità e i tempi di percorrenza. Un itinerario che se segue lo storico percorso del Circuito del Lario dove molti tratti sono quelli ben conosciuti ai Motociclisti Lombardi, ma con altri che per noi, come credo per molti sono assolutamente sconosciuti o comunque inusuali.
Circa 100 Km da godersi con passo leggero, senza fretta alla scoperta o riscoperta delle più belle strade panoramiche del triangolo lariano e dei suoi sette laghi (Conca di Crezzo - Ramo di Lecco – Oggiono – Annone – Pusiano – Alserio – Segrino).
Peccato che la limitazione ai soli tesserati FMI abbia ridotto il numero dei partecipanti che poteva essere abbondantemente superiore e comunque in totale sicurezza. Vedremo se in futuro sarà possibile in qualche modo estendere a tutti questa bella esperienza, lo scopriremo al 18° MOTORASSO.
Un plauso al Moto Club Asso per l’idea, del resto l’hanno avuta solo diciassette anni, e per la davvero ottima e simpatica gestione della manifestazione.
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