Esperienze Motorie
Categoria: trafiletti

Fare moto, andare in moto, sperimentare nuove capacità motorie in moto.


Va beh, facile giocare sul termine per chi è appassionato di moto, intesa come veicolo a motore con due ruote, e che è diventato motociclista proprio per la praticità di tale mezzo per attraversare diametralmente la grande metropoli Lombarda.

Già, inizio anni ’80 e quel Benelli 125 2C di sesta mano quotidianamente mi portava al Centro Saini Milano per frequentare l’ISEF, ora si chiama Facoltà di Scienze Motorie, per quel Diploma di Laurea che poi mi avrebbe portato all’insegnamento dell’Educazione Fisica nella scuola.

Ne son passati di anni il Benelli ha lasciato il posto ad altre compagne a due ruote che si sono avvicendate insieme alle varie esperienze di insegnamento che, dopo i primi passi in scuole secondarie di primo e secondo grado (Medie e Superiori in soldoni), mi ha portato alla scelta di dedicarmi alla Scuola Primaria (Elementari si diceva una volta).

Così da oltre trentacinque anni sono alle prese con lo sviluppo motorio di bambini che vanno dai 6 ai 10 anni e più recentemente con l’allargamento alla Scuola dell’Infanzia fin dai 3 anni.

Forse un minimo di esperienza ne è uscita, e anche un po’ di conoscenza sulle dinamiche di apprendimento dei bambini che sono pronti ad apprendere gli aspetti degli schemi motori di base, dei concetti di spazio, tempo, equilibrio, insomma tutte quelle competenze che formano poi la loro esperienza motoria.

Mai e poi mai mi sarei aspettato di trovare in quella che poi è la mia passione motociclistica spunti di arricchimento soprattutto nelle prime fasi della crescita quella fascia 3 – 5 anni che troppo spesso è sottovalutata.

Le scuole dell’infanzia stesse hanno modificato il loro approccio alla formazione e danno anche all’aspetto motorio la giusta importanza.

Eccomi quindi fuori dalla scuola e inaspettatamente alle prese con bambini proprio di quell’età messi in sella a delle Balance Bike elettriche, in sostanza delle piccole moto elettriche con acceleratore e freno.

Io per primo sottovalutavo la valenza di questa attività erroneamente pensandola come più propedeutica alla guida della moto e in una direzione di precocizzazione eccessiva, e invece…

E invece mi son reso conto di quanto questa attività, indipendentemente dal suo essere motociclistica, mette nelle condizioni i piccoli di sviluppare un equilibrio dinamico, una sensibilità e una coordinazione altrimenti difficilmente replicabile.

Li porta a una esperienza motoria, qualunque sia il livello di partenza decisamente arricchente indipendentemente dal loro proseguire ad andare in moto.

Dopo solo una lezione sono in grado di gestire le piccole “moto” in una apposita piccola pista in totale autonomia e sicurezza.

Ho scoperto che un corso di moto per bambini non è solo andare in moto, sono utili esperienze motorie.

 

P.S.: Se volete far provare questa esperienza ai vostri figli ci sono diverse proposte valide, io ho sperimentato quelle svolte al Corbetta Park Milano dove voglio provare a dare il mio contributo alla formazione dei piccoli, magari futuri piloti ma questo non è indispensabile.

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