Categoria: trafiletti

Credo che mai, nei nostri scritti, un titolo di due parole abbia racchiuso in un colpo tanta storia.

Quello che all’apparenza può essere un generico saluto, in realtà è il condensato di due elementi che hanno fatto, e faranno ancora, la storia. Basta aggiungere due “P”, Piaggio e Parigi e potrete passare giornate sui libri di storia della passione motoristica. Ancora troppo complicato? Me ne rendo conto eh…no…non è il caldo di questo sabato mattina di luglio che mi fa farneticare, ma in effetti un po’ di emozione mi pervade al solo pensiero delle notizia che due grandi amici di aMotoMio ci hanno appena comunicato: Parigi-Dakar in Ciao, fisicamente in sella a due piccoli ciclomotori ideati a Pontedera nel 1967.
Un progetto ambizioso, certo, un viaggio che farà scalpore, certo, immagini uniche certo….ma di fondo un’idea tremendamente romantica nel senso più bello del termine. E non parlo solo del romanticismo e complicità che marito e moglie (Mirko e Alice sono compagni di vita in primis e poi di viaggio) possono mettere in qualsiasi azione della loro vita, no parlo anche di quel romanticismo ancestrale che si risveglia automaticamente in noi ragazzi degli anni ’70 che da quel piccolo ciclomotore abbiamo spremuto emozioni talmente vere da essere percepibili ancora oggi, dopo 50 anni proprio li, sottopelle. Ecco che potere hanno i viaggi di Mirko e Alice (Miral) a bordo dei loro Ciao scintillanti e sgargianti. Prenderci per mano e con viaggi eccezionali fare riaffiorare la nostra normalità  della gioventù, con il nome che le diamo adesso, perché anche per noi allora ogni spostamento sul Ciao era un “viaggio” incredibile. Intendiamoci bene, di “svalvolati” come loro che fanno “cose” a bordo di vecchi ciclomotori c’è ne a quintalate, e tutte divertenti, pensiamo solo al circus “Monferraglia”, a quello che combina ogni tanto la famiglia Favre dalla valle d’Aosta o i ragazzi del “Mx Moped”..e questo solo citando gli amici di aMotoMio. Emozioni concentrate non c’è dubbio, ma senza  esagerare penso che i “Miral” abbiano sempre qualche ingrediente in più, una “spezia” che rende particolare il racconto dei loro viaggi, sia quando lo fanno in sella alla loro super kilometrata GS sia quando lo fanno con 100 cc in due. Avremo l’onore di poterne seguire le tracce di viaggio e condividerle con voi,  convinti che le emozioni debbano essere sempre condivise, in un periodo storico troppo complicato per sembrare autentico, ma che di vero ha fin troppe cose tristi, mentre di base c’è bisogno di gioia e spensieratezza…esatto come quando andavi al fiume, a rubare le ciliegie o di nascosto dalla morosa a bordo del tuo Ciao.

Buona Strada ragazzi, arrivederci a Dakar!

 

 

 

 

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