Toprak Ragzatlioglu e BMW Campioni Superbike
Categoria: Sport

Non bastano due vittorie di Bulega per rintuzzare Ragzatlioglu, che nell’ultimo round diventa campione del mondo Superbike per la seconda volta, e trascina BMW.

La casa bavarese ci ha visto lungo, Yamaha un po’ meno. BMW ha saputo sfruttare un’apertura per quello da tutti ormai riconosciuto come un talento fuori dal comune, un pilota come poche ne nascono, che ha già dimostrato di saper vincere su qualsiasi moto. BMW ha trascinato Ragzatlioglu nel suo box, come l’ex campione del mondo ha saputo trascinare alla vittoria una grande casa impegnata da un po' di anni nella ricerca della ricetta giusta per il podio.

Una scommessa quella del pilota turco che in pochi avrebbero accettato o che avrebbero condiviso, un all-in su una moto che sulla carta aveva grandi numeri, ma che mancava di concretizzare il potenziale, per inesperienza, per la capacità di trovare la giusta direzione di sviluppo. Toprak era il tassello mancante, un tassello fondamentale, perché sulle moto il pilota ha ancora un peso maggiore. 

Un Toprak sontuoso quello della Superbike 2024, partito in sordina, ma dopo soli tre round già in condizioni spettacolari, dominando in lungo e in largo, potendosi permettere anche un’assenza di due round. Sono forse mancati avversari consistenti, un Bautista assente, a combattere con il nuovo regolamento che gli ha aggiunto cinque chili sulla moto che lo hanno forse destabilizzato più psicologicamente che dinamicamente. Il rookie dell’anno, Nicolò Bulega, dal quale tolto Bautista forse ci si aspettava troppo, capace di prestazioni buone, ma solo a sprazzi comparabili a quelle di Ragzatlioglu. 

E poi il grande assente, Jonathan Rea, che andando ad occupare la moto di Ragzatlioglu doveva rimanere uno dei grandi protagonisti della stagione, invecedi passare la stagione alla ricerca del giusto affiatamento con una Yamaha R1M con cui non ha mai trovato lo stesso feeling che gli ha regalato la Ninja. La stagione 2025 forse sarà fondamentale per Johnny, una stagione che se presa male, potrebbe consigliare al sei volte campione del mondo di chiudere una carriera luminosa e straordinaria, da re della Superbike.

Le gare di Jerez sono state tutte un duello serrato tra Bulega e Ragzatlioglu, con il giovane rookie di casa Ducati che ha tenuto botta e si è portato a casa due gare su tre, un acuto che tanti avrebbero voluto vedere ben prima, durante la stagione, ma non è bastato comunque, Gara1 con il secondo posto ha eletto Toprak campione del mondo della Superbike, e con lui BMW, è un momento storico.

Termina la stagione 2024, e già l’attenzione è alla stagione 2025. Un altro anno in cui la Superbike continuerà il suo percorso di ricerca, di maturità, con un calendario incerto perennemente segnato da asterischi, con BMW che diminuisce la sua presenza e Kawasaki che esce ufficialmente lasciando il posto a Bimota. Pesa la crisi delle supersportive, giapponesi, ma anche di un’identità prima sperperata e poi ricercata con non pochi artifici. 

Gli appassionati attendono la Superbike che verrà, pronti ad appassionarsi nuovamente se una buona Superbike arriverà.

 

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