Il week end che poteva regalare il secondo titolo al campione della BMW, si è concluso con un nulla di fatto, due vittorie non sono bastate.
Sarebbe stato un colpaccio per il giovane pilota turco chiudere anzitempo il campionato Superbike 2024, la gara del Portogallo sembrava il posto giusto per festeggiare il secondo titolo mondiale e c’è da scommetterci che dietro le quindi magliette e bandierine erano già pronte, ma le prestazioni di ottima fattura di Nicolò Bulega hanno rimandato lo show al prossimo round, quello conclusivo di Jerez. Ragzatlioglu ha messo in mostra comunque la sua superiorità, due gare senza nessun opponente vero e un solo piccolo inciampo in Superpole Race, ma niente che potesse cambiare le sorti del week end.
Siamo quasi all’epilogo di stagione, una stagione dominata per risultati e personalità. Un Toprak show dall’inizio, quando gli sono bastate poche gare per trovare l’affiatamento con la M1000RR, passando anche per la caduta che lo ha tenuto lontano dalle gare per ben due round, non abbastanza per essere nemmeno scalfito in classifica. Se questa non è superiorità...
Toprak in mezzo, tra i veterani che faticano e i giovani che non concludono
La buona notizia è che almeno per questo week end Bulega ha tenuto, il Portogallo ha regalato al rookie della stagione tre gare di grande sostanza, con un acuto meraviglioso nella Superpole Race, dove ha rosicchiato il vantaggio di Toprak giro dopo giro, fino a presentarsi all’ultima curva incollato al codino del turco, per bruciarlo sul traguardo di soli tre millesimi. I problemi di affiatamento di Bautista con la sua Panigale zavorrata gli hanno spalancato le porte come leader del box ufficiale, ma forse ancora troppo acerbo, sempre stato veloce nelle qualifiche, ma non abbastanza continuo in gara, lasciando troppo spazio a un Ragzatlioglu che lo spazio se lo prende già di suo.
In mezzo è successo poco, Alvaro è tornato a farsi presente insistentemente sul podio, ma la rincorsa dalle retrovie è sempre dura. In casa Yamaha c’era un’occasione importante anche per il nostro Locatelli visti i problemi di affiatamento del sei volte campione del mondo Superbike Jonathan Rea, ma le potenzialità della moto di Iwata sembra si siano scaricate con la partenza di Toprak. Il Loca è sempre in lotta per un podio, in grande evidenza, ma finalizza poco, o meglio non abbastanza per inserirsi tra Toprak e ducatisti vari.
Superbike in difficoltà, serve Honda, serve Jonathan Rea, e forse di più...
Rea che finalmente torna ad annusare aria di parco chiuso, con due buone prestazioni in Gara1 e Gara2, a livello perlomeno della sua ex moto, una progressione interessante in vista del 2025 se nell’ultima gara della stagione dimostrerà che non è stato solo un round anomalo. Nella mischia di nuovo? Rea ci sta pensando, ma come detto… ci sarà anche una Yamaha all’altezza? BMW e Ducati credono ancora nelle supersportive, Yamaha un po’ meno.
Buona progressione in questo finale di stagione per le Honda ufficiali, spesso nei primi dieci e vicino alla zona podio, un buon antipasto per la stagione 2025 Superbike, che con l’uscita di Kawasaki in forma ufficiale potrebbe perdere ancor di più appeal sul grande pubblico. Un nuovo confronto ai vertici per il 2025 che vedesse il rientro tra i big di Honda, porterebbe nuovo interesse tra gli appassionati.
Settimana prossima si chiude la stagione 2024 della Superbike a Jerez, la casa bavarese festeggerà il suo primo titolo nelle derivate… prima del salto in MotoGP? Cosa resterà di questa Superbike… finché resta in mani Dorna?
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