Un week end amarcord per Alvaro Bautista, che porta a casa due gare con una prova di forza che ha il sapore delle stagioni passate. Ma prima c’è la grande emozione per Andrea Iannone!
Due facce di una medaglia fatta di un metallo molto prezioso, le grandi emozioni. Il week end di Superbike ad Aragon regala una bella lucidata a due talenti pregiati, che in modi differenti si erano un po’ opacizzati. Il sabato ha regalato la prima vittoria in Superbike ad Andrea Iannone dopo gli anni di squalifica, una vittoria dal sapore tutto speciale in un momento per lo sport italiano nel quale la famigerata wada, che ha deciso le sorti della carriera del pilota italiano, torna alla ribalda colpendo un altro atleta nostrano.
Un’agonia lunga e difficile, che però non ha fiaccato il fuoco e la passione di Andrea, che nella gara di Aragon ha finalmente ha ritrovato sé stesso. Una vittoria splendida, consistente, guadagnata curva dopo curva, resistendo all’assedio di un pilota aggressivo come Toprak Ragzatlioglu. Non solo una vittoria del talento, non solo una vittoria della velocità, ma soprattutto una vittoria di quella resilienza che ha permesso ad Andrea di non arrendersi ad un destino che altri avevano deciso per lui.
Bautista in stato di grazia? A Toprak bastano i secondi posti
Ma non è stato l’unico a restituirsi un destino, anche se di entità minore Alvaro Bautista, dopo una stagione di dominio completo, ha dovuto subire gli effetti di un regolamento che ha voluto accontentare molti piloti nell’equilibrare il peso complessivo di moto e pilota. Operazione complicata, che in effetti è andato a penalizzare Bautista in grande difficoltà fin da inizio campionato. Oggi Alvaro si è ripreso le posizioni che lo hanno visto dominare due stagioni, due gare meravigliose in cui Alvaro ha dovuto recuperare, ha dovuto combattere ed è anche riuscito a spezzare la famelica passione di Toprak.
Toprak che è ripartito da Aragon senza nessuna vittoria, ma più vicino al secondo titolo mondiale. Rientrato dopo due round di stop in seguito al brutto incidente di Magny-Cours, anche se non al 100%, Toprak ha retto bene all’onda d’urto dei suoi avversari, tre seconde piazze di grande spessore che lo avvicinano al titolo mondiale quando mancano solo due round. Il suo avversario in classifica, Nicolò Bulega, ancora una volta non è riuscito a capitalizzare il momento di difficoltà del turco, abdicando di fatto alla corsa al titolo. Le cose non sono fatte, ma si fanno davvero complicate.
Iannone e Bautista, che grinta contro Toprak!
Gare incentrate sugli inseguimenti di Ragzatlioglu. In Gara1 al via un bel salto in avanti di Iannone lo mettono al comando inseguito a turno da Petrucci e da Ragzatlioglu. Andrea perde la prima piazza solo per un giro a metà gara, ma nel finale deve resistere all’assalto di Toprak.
Superpole Race dove Bulega cerca il suo posto al sole. E’ ancora Toprak a dare tormento al pilota di testa, Bulega sembra riuscire a imprimere un ritmo importante, ma nel finale viene passato da Ragzatlioglu che sembra pronto a tornare alla vittoria. Gli ultimi giri a sorpresa diventano il Bautista show, che come una lama, nella stessa curva, entra prima su Bulega e poi sul turco, tornando alla vittoria.
Gara2 invece è un assolo di Bautista, una rincorsa di Ragzatlioglu durato tutta la gara, che tutti aspettavano si risolvesse con una delle sue staccate brucianti. Ma Alvaro prende a pugni il cronometro abbassando i tempi decimo dopo decimo anche a gomme finite, costringendo il turco alla resa.
Chiusura positiva per Ducati, ma ancora di più per Toprak che allunga in classifica. Sorride Iannone che oltre alla vittoria porta a casa altri due quarti posti, c’è ancora tempo per lui per chiudere il mondiale davanti a Locatelli in un’ottima quinta posizione. In grande spolvero anche Gerloff, che sta diventando la vera seconda guida di BMW, anche se il suo team nel 2025 non ci sarà più. Farà ancora bene su una Kawasaki senza più supporto ufficiale?
Prossimo appuntamento con la Superbike all’Estoril tra due settimane.