Sono bastati cinque giri della gara della domenica per decidere il titolo MotoGP 2023, Pecco Bagnaia granitico, Jorge Martin si sgretola.
Da buon Martinator, Jorge ha corso l’ultimo week end tutto a martello, diversamente non poteva fare, sotto con il punteggio aveva come unica chance quella di vincere tutto il possibile, sperando in una debacle di Pecco Bagnaia. Se il Sabato le cose sono andate per il verso giusto, la domenica è stata tutt’altra storia.
E’ ora di tirare le somme, tracciare una riga in fondo al foglio, chiudere i conti. Sotto compare un +39 per Pecco Bagnaia, e questo chiude ogni discorso tra aiuti, biscotti, gomme o qualsiasi altra cosa. A metà stagione Martin è diventato il più veloce interprete di questa Ducati GP23, ma Pecco Bagnaia è rimasto il più efficacie interprete di questa GP23, così racconta il punteggio e la pista. Nessun appello, nessuna rivincita, almeno quest’anno.
Jorge Martin, un meraviglioso venerdì, poi la domenica nera
Nella foga del recupero Martin è rimasto vittima dell’attimo, del momento, di quell’impalpabile incertezza che tiene queste moto appese inspiegabilmente al centesimo di secondo, in bilico tra l’incredibile e la nera delusione. Nulla da recriminare, Pecco ha avuto le sue battute d’arresto come le ha avute Martin, arrivate anche nell’ultimo GP, un GP come tutti gli altri, buono per vincere o per cadere. Ma Jorge è giovane, è talentuoso, è un predestinato già acclamato a far parte della storia di questa MotoGP, sanguigno ma anche sportivo nell’andare a salutare il nuovo campione del mondo nel parco chiuso.
Le gare si raccontano in poche righe, nella Sprint Race Martin è una furia, è un Martinetor, in due giri è già davanti ed è inarrestabile, mentre Bagnaia soffre e rema nel tentativo di non perdere troppi punti e resta giù dal podio. Nella gara della Domenica Pecco scatta dalla prima casella, Vinales perde tre caselle per non rispettato le bandiere. Bagnaia scatta bene e resta davanti, Martin perde qualche posizione ma nell’arco di un giro è di nuovo attaccato a Pecco. Il primo errore arriva in fondo al rettilineo, Martin frena troppo a ridosso di Pecco, viene risucchiato dalla scia, tocca Bagnaia e va dritto. Rientra arrembante, prova a recuperare furiosamente ma… troppo furiosamente. Centra Marc Marquez facendolo volare in un terribile high-side, e poi termina la sua avventura nella ghiaia. Pecco viene ripreso dalle KTM, ma tra cadute ed errori si ritrova davanti. Un ultima emozione sul finale, ci prova prima Zarco e poi a Di Giannantonio a rovinare la festa, ma Pecco è di granito!!! Vince e chiude!
Un campione meraviglioso, poco chiassoso, molto piemontese, capace di essere veloce o ragioniere a seconda della necessità. Lui che è nuvola rossa oggi regala metà di una domenica di sport grandiosa per l’Italia insieme a quel terribile ragazzo, rosso di capelli, che è Jannik Sinner, anche lui con una coppa del mondo, di tennis, alzata verso il cielo. Chi vi scrive adora il blu ma... anche questa varianza di rosso non è male.
MotoGP, we have a problem!
Un problema che i tifosi Ducati giudicherebbero nell’ordine naturale delle cose, anche nell’ultimo GP tutto prenotato da Borgo Panigale il podio, mentre gli altri restano a guardare. Si parla di concessioni, si parla di limitazioni, ma in effetti in Ducati non hanno fatto nulla di irregolare, nuova filosofia: si condivide tutto, basta che vinca una Ducati. Ecco la ricetta vincente che le case giapponesi è bene che imparino.
Si chiude con un’ennesima critica alle scelte discutibili dello stewart panel, che all’ennesima sportellata di Brad Binder ad un pilota, in questo caso Alex Marquez, reagisce con una magra, la semplice perdita di una posizione del pilota KTM, che Binder è riuscito ad aggirare semplicemente sorpassando un pilota dopo la segnalazione per poi lasciarlo sfilare. Che il pilota provi la furbacchionata è normale, che la direzione gara lo accetti è stato… imbarazzante. Speriamo in evoluzioni anche lì.
Stagione chiusa, ci si vede il prossimo anno, che inizia... oggi con i nuovi test, pronti a vedere Marc Marquez sulla Ducati?
Risultati e classifiche della MotoGP