La prima uscita stagionale si chiude con una doppietta del binomio campione del mondo, Pecco riparte da dove aveva lasciato, ma i distacchi sono contenuti.
E’ stata sicuramente una vittoria di forza e di sicurezza quella che Pecco Bagnaia in sella alla Ducati ha messo in scena in Portogallo, al pilota piemontese è mancata solo la pole per fare cappotto, andata ad un mai domo Marc Marquez, forse anche troppo poco domo in questo week end di incidenti pericolosi. Quello che è apparso chiaro è che in questo momento Bagnaia mette in mostra una sicurezza, una convinzione e una forza, che rendono difficile agli altri piloti intaccare la sua apparente tranquillità.
E’ stato anche il debutto della gara Sprint, presa a prestito dalla Formula1 e dalla Superbike, ha animato lo spettacolo del Sabato e non ha risparmiato i piloti, forse troppo. Nella foga della gara breve la prima vittima stagionale è stata Enea Bastianini, atterrato da un incolpevole Luca Marini in un normale incidente di gara, ha riportato la frattura della clavicola, rimandando così il suo vero debutto nella squadra ufficiale a data da destinare. E’ comunque surreale parlare di doppietta, una gara il sabato e una la domenica, vi ricorda qualcosa? L’anno prossimo forse ci sarà Superpole, o magari la doppia Superpole, perché la GP lo fa meglio.
Il problema però di questa MotoGP sta diventanto un’aggressività in pista malsana, forse mai così dannosa nemmeno in Superbike, terra di sportellate. Anche la gara della domenica è partita tra spinte, frenate sulla ruota del vicino, moto senza controllo, per culminare nell’incidente che ha visto Marc Marquez perdere il controllo e colpire violentemente Miguel Olivera. Un incidente finito senza conseguenze serie, ma che ha impressionato per la violenza e posto dubbi su una dinamica davvero figlia di un problema alla moto, o per la troppa irruenza.
GARE FURIBONDE NEI PRIMI GIRI, TROPPA AGGRESSIVITA' DANNOSA?
Gara che ha avuto pochi momenti spettacolare, se non questi primi due giri, dove Pecco Bagnaia ha dovuto sbrigare la pratica del solito Marquez e del solito Jorge Marin, per poi darsi alla fuga. Sembrava Olivera il candidato inseguitore, pericoloso perché a suo agio sulla pista di casa con un Aprilia già molto affiatata, ma dopo la carambola di Marquez è stato Maverick Vinales a tallonarlo per tutta la gara. Solo nel finale Bagnaia ha messo qualche metro, chiudendo in sicurezza. Terzo uno splendido Bezzecchi.
Aprilia vero ago della bilancia, Vinales e Olivera in grande spolvero, Maverick per tutta la gara appiccicato a Pecco, un campionato che potrebbe essere monopolizzato dalla cosiddetta partita italiana? Per ora si, soprattutto perché ci sono poche tracce del tanto atteso Fabio Quartararo, era atteso tra i primi dopo i progressi della Yamaha, ma si sono viste invece le redivive KTM.
Per le prove d’appello basterà poco, la prossima settimana si replica in Argentina, sul circuito di Rìo Hondo.
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