Alvaro Bautista
Categoria: Sport

Il secondo round della Superbike, caratterizzato dalle bandiere rosse, conferrma la superiorità della Ducati e di Alvaro Bautista. In casa Kawasaki c’è grossa crisi.


Lo diceva il mitico discepolo di “quelo” impersonato da Corrado Guzzandi, "c’è grossa crisi, qua non sappiamo più quando stiamo andando" e la frase confusa somiglia molto allo stato attuale in casa Kawasaki,  non più abituati ad affrontare un percorso così tanto in salita. Salita accentuata dallo stato confusionale nel quale sembra piombato l’angolo di Jonathan Rea, mentre il compagno di squadra Lowes continua sulla solita strada e fa i suoi soliti risultati, Johnny prova strade diverse che se non tentate lo relegherebbero con certezza a ruolo di comprimario.

I risultati fin qui sono stati pessimi, Rea si trova ormai a lottare con Bassani, con Petrucci, oggi anche con le Honda, in mezzo alla bolgia delle Yamaha, le scodate, le scivolate, i lunghi sono diventati ordine del giorno. Assetti rivoluzionati? L’elettronico di Ragzatlioglu non è stata una buona idea? La Ninja è ormai troppo impiccata? Per ora il sei volte campione del mondo deve guardare il podio dalla distanza, e deve sembrargli davvero strano.

Michael Rinaldi e Axel Bassani


IL DOMINIO DUCATI SI ALLARGA, ATTENTI A QUEI TRE

Discorso diverso in casa Ducati, dove oltre a un Bautista che vince controllando, rincorre e recupera quando serve, allunga per annichilire, si sono aggiunti anche Rinaldi autore di un’ottima Gara2 e di una buona Superpole Race, e Axel Bassani, costantemente protagonista. Manca solo Petrucci nel gruppetto delle rosse, in buona progressione questo week end, ma ancora in fase di affiatamento. Vedremo se i circuiti europei più famigliari gli daranno quell’ultimo strappo.

Buona ancora la compagine Yamaha, Ragzatlioglu c’è e se può ci mette lo zampino anche se si affacciano ormai altri grandi staccatori, ma piace molto il percorso di crescita del nostro Andrea Locatelli, continuo, costante, veloce e… secondo in classifica. Dovrà solo difendersi dalla concorrenza casalinga, un po’ in sordina questo week end a causa di malanni e prestazioni poco edificanti, ma non starei in guardia se fossi il Loca.

Jonathan Rea e Axel Bassani

All’orizzonte però si scorge una grande novità, quella di una Honda finalmente competitiva. Si ringraziano le concessioni ovvio, ma il lavoro della casa giapponese porterà prima poi a condizioni competitive con il grande contributo di piloti di buona qualità, che iniziano a sentire il profumo del podio, come accaduto oggi a Vierge in Gara2.


LE GARE: TANTE BANDIERE ROSSE, MA NON E' UNA FACCENDA POLITICA

Gara1 caratterizzata dalla buona partenza di Ragzatlioglu che è riuscito a calmierare per pochi giri Bautista, che rotti gli indugi ha dominato la cara con distacco. Alle sue spalle ha tenuto banco il confronto tra Bassani e Locatelli, confronto vinto da Locatelli.
Superpole Race che ha visto la prima bandiera rossa dopo soli due giri, con un brutto incidente che ha coinvolto Lowes e Baz, la Ninja dell’inglese tagliata letteralmente in due. Ripartiti per gli altri otto giri Ragzatlioglu ha tenuto saldamente la prima posizione, mentre alle sue spalle Bautista portava a casa il primo zero cadendo dopo aver subito un sorpasso da Jonathan Rea. Ancora a podio Locatelli.
Gara2 con un ulteriore bandiera rossa per un incidente tra Van der Mark e Oettl. Nota stonata di tutto è il notevole vantaggio di Rinaldi che sembrava ormai involato verso la vittoria, ma che dopo il restart, nonostante il grande ritmo, è stato raggiunto da Bautista che ha chiuso con un’altra vittoria. Peccato per Rinaldi finito fuori podio per un errore nel finale, ottimo il primo podio Honda con Vierge.

Jonathan Rea Mandalika

Pesa nel finale la notizia che lo strano incidente tra Lowes e Baz, dove l’inglese ha preso con la moto la gamba del francese esposta come è ormai consuetudine prima di una curva, ne ha causato la frattura.

Gara che ci racconta di un campionato che rischia di essere letteralmente dominato. Solo la caduta della Superpole Race ci ha messo al sicuro da un cappotto. Sarà tutto da capire se in Ducati, visto il grande vantaggio, sceglieranno di giocare con il regolamento per scongiurare il taglio dei 250 giri motore previsti in caso di dominio troppo opprimente. Regolamento che continua ad essere molto discusso non solo per Ducati, ma anche per l’evidente menomazione ancora a carico di Kawasaki nonostante il dominio si sia esaurito da due stagioni.

Honda Vierge

Prossimo appuntamento con la prima data della MotoGP, in debutto in Portogallo il 26 Marzo. La Superbike affronta il suo primo grande buco di calendario, ci si vede a fine Aprile.

Risultati e classifiche

 

 

 

 classifica gara1 indonesia

classifica superpole race indonesia

classifica gara2 indonesia

 

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