Categoria: Sport

Sono tempi duri per l'Italia che va in moto, e il podio tutto spagnolo sotto il cielo grigio di Motegi ne è testimone. Un Pedrosa pressochè perfetto, su una Honda davvero troppo a punto anche per la guidabilissma Yamaha, hanno messo alle corde l'arrendevole "ragioniere" Jorge. La gara? Mamma che sonno!

 


Certo che stare svegli all'alba mentre va in scena una gara così noiosa è davvero difficile, soporifera come poche e priva di spunti davvero interessanti. La poca bagare con cui si sono compiuti i pochi sorpassi non hanno davvero contrubuito alla faticosa attività di tenere gli occhi aperti. Chissà se era questo lo spettacolo che il signor dorna intenedeva quando parlava delle modifiche da apportare alla Superbike.

 


Sta di fatto che questo Dani Pedrosa sembra qualcosa di più di un fuoco di paglia, e ci si comincia a chiedere se, viste le poche possibilità di vederlo finire con la corona in testa in questo campionato, il prossimo lo ricomincerà esattamente da dove finisce questo 2012, cioè sul gradino più alto del podio.

 



Di sicuro quello che si vede in pista deve preoccupare non poco i vertici Yamaha, che se pensavano di avere una mano bella pesante per il 2012, con "il pilota più forte e quello più famoso" come ha proferito un poco accorto Lin Jarvis, ora forse cominciano a intuire che qualcosa non quadra, o meglio non gira visto che parliamo di ruote.
La Honda è a un livello tale di perfezione, che con l'ultimo telaio introdotto nemmeno l'eccezionale guidabilità della M1 basta più. Inoltre un troppo consistente Pedrosa fa sembrare il duo Lorenzo-M1 davvero con il fiato corto, alle corde.

 



Per il resto la gara è stata davvero grigia, come il cielo di Motegi. Partito in testa Lorenzo e tallonato da Pedrosa, la gara è andata via con pochi sorpassi fino a metà gara, quando Pedrosa ha sorpassato con facilità un Lorenzo che ha fatto ben poca opposizione, ragionando probabilmente su quel vantaggio che se ben gestito gli regalerà il quarto titolo, il secondo della classe regina.

 



Dietro al duo un buon Crutchlow sembrava abbastanza in palla per portare a casa il terzo gradino, ma un Bautista davvero in forma e la M1 del team Tech3 che decide di dare forfait, lo mettono fuori dai giochi. Casey Stoner invece ha fatto la sua onesta gara da rientrante, la caviglia probabilmente non era al 100%, ma in questo modo è rimasto fuori dalla lotta tra i 2 litiganti... per ora.
Brutta Domenica per la truppa Ducati, mai in palla, mai a livello ne del primo ne del secondo gruppo, solo Rossi per qualche giro resta agganciato a Bradl, ma poi resta indietro. Hayden ha lottato con una non perfetta condizione a causa della frattura alla mano, anche lui... poco pervenuto.

 



Prossimo giro settimana prossima in Malesia, e vediamo se il destino ci mette lo zampino. Ehi e se mettessero degli intermezzi con le cheerleaders come in america, forse queste gare sarebbero più divertenti...

Alla prossima
Wolf

 


 

Classifica Gara:
1. Dani Pedrosa - Honda
2. Jorge Lorenzo - Yamaha
3. Alvaro Bautista - Honda Gresini
4. Andrea Dovizioso - Yamaha Tech3
5. Casey Stoner - Honda
6. Stefan Bradl - Honda LCR
7. Valentino Rossi - Ducati
8. Nicky Hayden - Ducati
9. Katsuyuki Nagasuka - Yamaha YSP
10. Hector Barbera - Ducati Pramac
11. Karel Habraham - Ducati AB Cardion
12. Aleix Espargaro - Aspar ART
13. Colin Edwards - NGM Forward Suter BMW
14. James Ellison - Paul Bird ART
15. Michele Pirro - Honda CRT Gresini
16. Roberto Rolfo - Speed Master ART

 

 

Classifica Piloti:
1. Jorge Lorenzo 310
2. Dani Pedrosa 282
3. Casey Stoner 197
4. Andrea Dovizioso 192
5. Alvaro Bautista 144
6. Valentino Rossi 137
7. Cal Crutchlow 135
8. Stefan Bradl 125
9. Nicky Hayden 101
10. Ben Spies 88
11. Hector Barbera 70
12. Aleix Espargaro 55
13. Randy De Puniet 53
14. Karel Abraham 37
15. Yonny Hernandez 28

 

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