Superbike Portimao Jonathan Rea
Categoria: Sport

C'è Melandri a sfumare di rosso l'assolo di Jonathan Rea, che soffoca ogni tentativo di exploit degli avversari. Fine settimana di grande spolvero per Macho Melandri, che sotterrata l'ascia di guerra, per il momento, mette in mostra tutto il talento finendo due volte a podio. Uno sprazzo di Aprilia, ma niente di più.


Quel niente di più forse è un po’ troppo secco, ma dopo la pole di Eugene Laverty i tifosi della moto di Noale si sono schierati in attesa del grande ritorno, ma il massimo lo hanno potuto vedere in Gara2 con un quinto e un sesto posto. In Gara1 un incidente spettacolare, quanto pericoloso, ha coinvolto Laverty al primo giro mettendolo ko, mentre Salvadori è caduto a metà gara. Brutta faccenda ora che un minimo di crescita c'era, forse l'ultima speranza di vedere le bellissime Aprilia in pista nel 2019.

Superbike Portimao 1

Intanto c'è chi impietoso, contro ogni regolamento, contro ogni decisione imposta, macina vittorie su vittorie, se non con la disarmante semplicità dello scorso anno, almeno con la stessa convinzione. Jonathan Rea non ha lasciato che avanzi agli avversari, senza staccarli di molto, ma con una modalità che non ha ammesso repliche.

In Gara1 poca storia,scattato bene al semaforo e messo dietro il poleman Laverty ha ingranato la marcia e ha lasciato gli avversari a disputarsi quel poco che restava del giorno, poca bagarre per questa Gara che non ha offerto spunti particolari, se non quel Marco Melandri apparso l'unico a poter inseguire Rea.

Gara2 invece con qualche spunto in più, la griglia invertita con alcuni piloti di spicco come Sykes e Davis finiti in prima fila, hanno creato i presupposti per qualche duello davvero alla Superbike, con Rea che prima ha dovuto aver ragione di un coriaceo Sykes, e poi ha incontrato la resistenza di un Chaz Davies, che nonostante la spalla in pessime condizioni, è riuscito a dar del filo da torcere al nord irlandese, con sorpassi e controsorpassi davvero spettacolari. Nel procedere verso la testa della gara Rea si è portato dietro Melandri, che però nel passare il compagno di squadra ha ostacolato entrambi permettendo a Van sera Mark di infilarli davvero in scioltezza, un doppio sorpasso spettacolare che se è sembrato in un primo momento un episodio da rapina, ha invece messo in luce il buon momento della Yamaha e del pilota olandese, che Melandri non è più riuscito ad arginare lasciando che agguantasse il secondo gradino del podio.

Superbike Portimao 3

Gare che terminano verso un finale ineluttabile, così come in MotoGP e in Formula1, quest'anno la costanza dei campioni che dominano sembra essere l'arma decisiva. Se la velocità è innegabile la qualità che più impressiona, e Johnny è maestro, è la costanza di risultati, i pochi errori che si riducono a sbavature, mentre gli avversari altalenano tra risultati spettacolari e prestazioni incolore, se non degli zero sul ruolino di marcia. Che sia merito del talento di Rea ne è prova il comportamento delle altre Kawasaki, a partire da Sykes nemmeno a podio in questo Round e quasi mai in rilievo in questo campionato, così come le altre Kawasaki. Jonathan Rea è un pilota che è giusto che stia sui libri della Superbike, anche se è una Superbike da Medioevo.

Per l'organizzatore forse la strada tracciata è quella giusta, ma suona davvero stonato, e triste, sapere che il prossimo anno due case importanti come Aprilia e MV Agusta, entrambe italiane, lasceranno il campionato, come non è ancora chiaro se qualcuno vorrà portare in pista una BMW. Peggio per i piloti, con nomi di grande qualità come Sykes, Laverty e Savadori per ora senza una sella in procinto di lasciare la Superbike a piloti meno qualitativi. Insomma non c'è pace per una Superbike che viene sempre più spogliata delle sue armi e che tra poco si troverà a combattere nell'arena dell'intrattenimento sportivo in mutande. A chi il merito?

Superbike Portimao 4

Sicuramente i due alfieri del round portoghese sono stati Marco Melandri e Michael Van der Mark. Se per il pilota italiano una buona prestazione non è mai una sorpresa, per quello in blu la questione è diversa. Yamaha e Van der Mark entrambi in crescita, sempre più concreti, sono attesi al grande salto. Forse il cambio di almeno uno dei due piloti per il 2019 avrebbe fatto bene al team dei tre diapason, ma non è detto che non ci sia una terza moto in arrivo per Melandri, specialmente adesso che un team sta cercando una moto in sostituzione delle Aprilia. Buono anche il week end di Chaz Davies, due quarti posti nonostante l'infortunio non sono da sottovalutare, anche se molto distanti da quanto necessario per insidiare il primato di Rea.
Male ancora le Honda, che nonostante i cambi di elettronica non cambiano marcia, arrancano nelle retrovie e non trovano la soluzione nemmeno con un manico come Camier.

Prossimo appuntamento con la MotoGP ad Aragon.

Wolf

Ritratto di Wolf


Risultati e classifiche

 

Superbike Portimao 4

 

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