Superbike Aragon Chaz Davies Ducati
Categoria: Sport

Uno pari palla al centro, il week end della Superbike ad Aragon è stato monopilizzato da Jonathan Rea e da Chaz Davies, che nelle due gare si sono scambiati posizione portando a casa un bel bottino. Gare combattute ma musi lunghi al paddock, qualcosa non gira.

 
TALENTO DEPOTENZIATO

Qualcosa non gira ma non sono le ruote, quelle girano fortissimo e le due gare di Aragon, belle e combattute, potrebbero far pensare a una nuova Superbike più pluralista, ma a dire il vero, poco si vede. A giocarsela sono sempre gli stessi, c’è una buona Yamaha in progressione, ma niente di più. Chi ne ha giovato di più di questo regolamento sono sicuramente le Ducati, il bicilindrico di Borgo Panigale, ormai prossima alla pensione, è diventato estremamente arzillo, solo il grande talento di Jonathan Rea riesce ad arginare le rosse, anche quella del team Barni che pare essere a livello delle ufficiali.

Superbike Aragon 1

Ancora tanta difficoltà per Marco Melandri, sulla Panigale sembra ormai a suo agio nel misto, dove diventa un prodigio quando le cose si fanno tanto tecniche, basta vedere la doppietta di Phillip Island, ma le cose cambiano nei rettilinei veloci, dove la sua Panigale diventa una specie di giostra impazzita da far paura anche ai cuori più fermi. Incredibile pensare che in Ducati dopo 3 gare non abbiano ancora trovato il bandolo della matassa, non è un bello spettacolo da vedere, ed è frustrante per Marco che ha un potenziale molto più alto.

Già, Johnny Rea, la nota dolente è quella del campione del mondo, evidentemente contrito all'arrivo di gara 2, dopotutto battersi con una moto "depotenziata" non è semplice, specialmente se qualcuno si ostina a scrivere e commentare che è tutto regolare. La domanda è: è lecito tarpare un talento come quello di Johnny per due sorpassi in più? Il cinico gestore interverrà ancora a punire la ribelle Kawasaki portando la Superbike ad essere la serie più antisportiva della storia delle gare motociclistiche?

Superbike Aragon 2


LE GARE


Comunque vada Rea ce l’ha messa tutta, a partire da Gara1 dove ha dovuto combattere con Fores per parecchi giri per poi averla avuta vinta all’undicesimo giro, quando ha preso un piccolo margine e ha lasciato che le Ducati se la sbrigassero da sole, con un finale a favore di Chaz Davies. Gara caratterizzata anche dalla brutta caduta di Leon Camier che ha causato una doppia partenza. L’inglese ha rimediato una brutta contusione polmonare che lo terrà lontano almeno dal round di Assen.

Gara2 ancora con una parte di gara a favore di Fores, che però scivola spalancando le porte a Rea. Potrebbe mettere una doppietta per il nord irlandese, ma la Kawasaki con i ceppi alle ruote sembra a corto di fiato, ne approfitta uno scatenato Chaz Davies, che parte dalla.solita griglia confusa meno bene degli altri, ma che giro dopo giro si fa strada fino a 6 giri dalla bandiera a scacchi quando infila Rea e si porta sul traguardo davanti a tutti.

Superbike Aragon 3

CONCLUDENDO

Buona prova per le Yamaha che ormai si dimostrano competitive, non fino alla fine però qualcosa da sistemare c’è, si spera non abbiano bisogno di ricorrere ad altri “aiutini”. Ottimo debutto di Michael Rinaldi, che con una Ducati in grande forma può mettere in mostra il suo talento, manca ancora un po’ di esperienza nel gestire le gomme. In difficoltà tutti gli altri.
Kawasaki con il fiato corto come si diceva, l’attuale setting del regolamento andrebbe rivisto, non per togliere altri giri ma per aggiungerli, basta vedere in che punto della classifica è un campione del mondo del calibro di Tom Sykes, non si può penalizzare una serie di piloti per punire un pilota e una marca, rei (non Rea) di essere troppo vincenti e poco allineati col gestore, la sportività è un’altra cosa. E’ ancora motorSPORT? A voi le considerazioni.

Prossimo appuntamento con la Superbike è all’università di Assen, dove il talento del manico la fa da padrone e con la MotoGP ad Austin, dove si attendono duelli con le pistole fumanti!

Risultati e classifiche

Wolf

Ritratto di Wolf

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