Categoria: Sport

Giornata di campionati mondiali alquanto complicata, Marc Maruqez suona la 9^ sinfonia, o vittoria che dir si voglia, dopo una partenza confusionaria, mentre Marco Melandri dall'altra parte dell'oceano cerca di suonare la carica, ma prova e riprova, alla fine di una Gara 2 tormentata Macho cade e lascia strada ad un Tom Sykes che mal che vada, porta a casa un sacco di punti.



La MotoGP: Marc non ha paura di nulla

lo stato di forma e di grazia del campione spagnolo la si vede da quello che è accaduto durante l'avvio confuso della gara. Tutti nelle stesse condizioni, tutti nella stessa roulette della partenza della pit lane, ma Marc è svelto, veloce, mente lucida, passando tutti all'esterno si presenta appaiato ai primi 4 sulla linea di partenza in fondo alla pit lane, poi al semaforo verde brucia tutti già all'uscita della corsia box, lascia indietro in maniera imbarazzante anche Valentino Rossi, che pur era partito bene.

 



Ma l'antefatto qual'è? Sulla griglia di partenza un po' di piloti si presenta con la slick, e la maggior parte delle factory si presenta con la gomma da bagnato, ma alla fine del giro di ricognizione i piloti si rendono conto che la pista è praticamente asciutta e rientrano tutti ai box producendosi in acrobazie da circo per passare da una moto all'altra. Il risultato è uno spettacolo bizzarro. In griglia c'è solo Stefan Bradl in prima fila, poi il vuoto per alcune file, e infine una certo numero di Open e CRT. Tutto il resto compresso sulla pit lane, come i milanesi ai tornelli della metropolitana nell'ora di punta.

Per Bradl sembra gioco fatto, ma non occorrono molti giri prima che i top, Marquez prima di tutti, lo fagocitino, per poi addirittura lasciarlo indietro. Impressiona il passo di Marquez, come anche quello di Pedrosa, che per tutta la gara non lo molla, ma nemmeno ha quel guizzo in più, o quella cattiveria, per fare l'affondo. Dietro invece si rivede quel Jorge Lorenzo tanto atteso e tanto discontinuo. Nelle prime fasi è un po' in affanno e sembra ancora il Valentino nazionale a dover fare l'alfiere dei 3 diapason. Ma poi il maiorchino prende il ritmo, si presenta sul codone di Rossi, lo passa e va, ma senza avere il ritmo indiavolato necessario per recuperare il duo Honda.



Oltre alla nona sinfonia di Maruqez chi ha suonato buona musica in pista? Beh certamente i soliti due che ormai sono diventati il termentone dei buoni manici. Uno è Andrea Iannone, che ancora una volta è l'alfiere Ducati, passa il traguardo 5°, primo delle Desmo e si candida seriamente per avere un posto sulla rossa ufficiale, o per avere una rossa ufficiale in seno al team Pramac. E' indubbio che è venuto l'ora di fargli fare il salto. Poi c'è la faccenda Aleix Espargaro, ancora veloce, ancora coriaceo, ancora meglio delle due Yamaha factory clienti, ancora meritevole di una moto factory, ma ancora non se ne parla. Gresini? Cecchinello?

La Superbike:

Anche la Superbike è stata tormentata da partenze e ripartenze, non tanto Gara 1 che è andata via molto liscia, fin troppo visto lo schiacciante dominio di Macho Melandri, ma Gara 2 che è stata oggetto di 2 ripartenze a causa di 2 brutti incidenti, il primo quello di Lowes al cavatappi, il seconco molto particolare e che ha destato non poche preoccupazioni, quello di Sylvain Barrier dopo due giri della prima ripartenza, in pieno rettilineo. L'incidente ha riportato alla memoria quello di Antonelli, vedere Sylvain inerte sul rettilineo a mandato molti in panico, ma le conseguenza questa volta non sono state gravi.



Intanto per raccontare le gare possiamo dire che abbiamo visto uno splendido Marco Melandri, davvero in forma perfetta e a suo agio sul circuito californiano. Il cavatappi lo ha galvanizzato, in Gara 1 approfitta di un errore di Syles al primo cavatappi, lo supera, argina il compagno Guintoli, e va a vincere con estrema sicurezza.

Gara 2 della pazzia. Prima del primo stop la gara sembrava molto più comabattuta, un bel quintetto capitanato da Sykes, che portava con sè Melandri, Guintoli, Laverty e Giugliano, prometteva un finale infuocato. Poi le 2 bandiere rosse, peccato specialmente per la seconda, perchè al via dei 7 giri Marco è andato via a fionda, piazzandosi davanti per portare a casa la doppietta!
Ma il destino è quel che è, la terza è stata un altro delirio con Melandri che finisce per terra, spalancando le porte a Tom Sykes, e un incidente da brivido di Davide Giugliano che cade al cavatappi con la moto che finisce in mezzo alla pista, piloti che la sfilano in maniera funanbolica tenendo spettatori e box col fiato sospeso. Disastro evitato, si chiude col verdone che porta a casa altri 25 punti e allunga.



Guintoli porta a casa altre due seconde posizioni, confermandosi continuo, ma lontano dal poter vincere un campionato, e sale sul podio un inaspettato Jonathan Rea. Non che non ci sia piaciuto vederlo salire sul terzo gradino del podio, ma la Superbike vuole sempre un eroe della domenica, e Eugene Laverty ci è andato davvero vicino, qui dove la cavalleria di Kawasaki e Aprilia, non erano così importanti.

Chiudiamo qui, ci sarebbe piaciuto vedere nei due campionati, con tutto il casino che è successo in pista, un podio diverso, più fantasioso e più in linea col mondo Superbike, ma quest'anno va di modo il verde, che sia quello Repsol o quello Ninja, il verde Hulk, il verde di rabbia, il verde semaforo, è il colore del motociclista famelico!

Wolf





Classifica gara:
1. Marc Marquez - Honda
2. Dani Pedrosa - Honda
3. Jorge Lorenzo - Yamaha
4. Valentino Rossi - Yamaha
5. Andrea Iannone - Ducati Pramac
6. Aleix Espargaro - NGM Forward FTR-Yamaha Open
7. Pol Espargaro - YAmaha Tech3
8. Andrea Dovizioso - Ducati
9. Alvaro Bautista - Honda Gresini
10. Cal Crutchlow - Yamaha Tech3
11. Scott Redding - Honda Gresini
12. Hiroshi Aoyama - Honda Open Aspar
13. Karel Abraham - Honda Open Cardion AB
14. Nicky Hayden - Honda Open Aspar
15. Danilo Petrucci - ART Octo Iodaracing
16. Stefan Bradl - Honda LCR
17. Yonny Hernandez - Pramac Ducati
18. Hector Barbera - Avintia Blusens
19. Bradley Smith - Yamaha Tech3
20. Colin Edwards - NGM Forward FTR-Yamaha Open
21. Broc Parkes - Paul Bird PBM
22. Mike Di Meglio - Avintia Blusens

Classifica piloti:
1. Marc Marquez 225
2. Dani Pedrosa 148
3. Valentino Rossi 141
4. Andrea Dovizioso 99
5. Jorge Lorenzo 97
6. Aleix Espargarò 77
7. Pol Espargaro 67
8. Andrea Iannone 62
9. Stefan Bradl 56
10. Alvaro Bautista 50
11. Bradley Smith 48
12. Scott Redding 33
13. Nicky Hayden 29
14. Cal Crutchlow 28
15. Hiroshi Aoyama 28

 





Gara 1
1. Marco Melandri - Aprilia RSV4 Factory
2. Sylvain Guintoli - Aprilia RSV4 Factory
3. Tom Sykes - Kawasaki ZX10R
4. Davide Giugliano - Ducati Panigale
5. Toni ELias - Aprilia RSV4 Factory Red Devils Roma
6. Jonathan Rea - Honda CBR1000RR Pata
7. Leon Haslam - Honda CBR1000RR Pata
8. Alex Lowes - Suzuki GSXR1000 Crescent Voltcom
9. Loris Baz - Kawasaki ZX10R
10. David Salom - Kawasaki ZX10R EVO
11. Nicolò Canepa - Ducati Panigale EVO Althea
12. Sylvain Barrier - BMW S1000RR EVO BMW Motorrad Italia
13. Bryan Staring - Kawasaki ZX10R Grillini
14. Jeremy Guarnoni - Kawasaki ZX10R EVO MRS
15. Leon Camier - MV Agusta F4RR Reparto Corse
16. Alessandro Andreozzi - Kawasaki ZX10R EVO Pedercini
17. G Rizmayer - BMW S1000RR EVO Team Toth
18. G May - EBR 1190RX Team Hero EBR
19. C Ulrich - Honda CBR1000RR Geico Motorcyles
20. S Morais - Kawasaki ZX10R EVO Grillini

Gara 2
1. Tom Sykes - Kawasaki ZX10R
2. Sylvain Guintoli - Aprilia RSV4
3. Jonathan Rea - Honda CBR1000RR Pata
4. Eugene Laverty - Suzuki GSXR1000 Crescent Voltcom
5. Toni Elias - Aprilia RSV4 Red Devils Roma
6. Loris Baz - Kawasaki ZX10R
7. Leon Haslam - Honda CBR1000RR Pata
8. David Salom - Kawasaki ZX10R EVO
9. Alessandro Andreozzi - Kawasaki ZX10R EVO Pedercini
10. Leon Camier - MV Agusta F4RR Reparto Corse
11. Jeremy Guarnoni - Kawasaki ZX10R EVO MRS
12. Bryan Staring - Kawasaki ZX10R Grillini
13. S Morais - Kawasaki ZX10R EVO Grillini
14. L Pegram - EBR 1190RX Team Hero EBR
15. G Rizmayer - BMW S1000RR EVO Team Toth
16. G May - EBR 1190RX Team Hero EBR
17. C Ulrich - Honda CBR1000RR Geico Motorcyles

Classifica
1. Tom Sykes 325
2. Sylvain Guintoli 281
3. Jonathan Rea 261
4. Loris Baz 253
5. Marco Melandri 217
6. Chaz Davies 159
7. Davide Giugliano 153
8. Toni Elias 137
9. Eugene Laverty 134
10. Leon Haslam 133
11. Alex Lowes 119
12. David Salom 88
13. Nicolò Canepa 51
14. Leon Camier 37
15. Jeremi Guarnoni 33

 

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