Categoria: Sport

Marc Maruqez vince anche l'ottava gara, combattendo e facendosi amici anche gli elementi che avrebbero dovuto portare un po' di scompiglio sul podio. Rimane scottato Valentino Rossi, mentre un grande Andrea Dovizioso in sella alla Ducati fa il "quasi" miracolo!


La cosa divertente di Marc Marquez a dire il vero, il motivo principale per il quale la gente trova divertente una stagione senza alcun dubbio dominata, è che il giovane e impertinente rampollo spagnolo sembra giocare ad ogni gara al gatto col topo. Lorenzo, Pedrosa, Rossi e qualche volta anche qualche outsider, non è vero che le gare le vince a man bassa come sta accadendo per il campionato, o per lo meno così vuol far sembrare Marc. In pista la lotta e la bagare va sempre in scena, poca o tanta che sia, raramente Marc parte davanti e arriva davanti come ci aveva abituato quel robot di Jorge Lorenzo.

C'è sempre qualcuno che ci prova, c'è sempre qualcuno che gli si mette davanti, ma che alla fine si arrende. Una messa in scena? Uno spettacolo messo su per il buon divertimento di tutti? Non è dato saperlo, ma il divertimento c'è! Se manca un avversario vero... beh, Marc se la gioca anche con gli elementi. Fin da ieri, nell'incertezza meteo di Assen, Marc aveva strappato una prima fila su un asfalto a dir poco scivoloso, mentre tutti tiravano i remi in barca, lui rischiava il tutto per tutto! Come se ce ne fosse bisogno.



Anche in gara hanno tenuto banco le intemperie. Una gara partita con metà circuito bagnato, con le moto pronte per il cambio, con quel minuto d'acqua nel momento della partenza, beh, anche in questo caso parte all'inseguimento, si ritrova dietro dopo il cambio moto, dietro ad un Andrea Dovizioso in giornata da miracolo, ma tutto va come da copione, come se nel suo personale romanzo i buoni dovessero sempre vincere, e lui, guarda caso, pensa di essere il buono! Gli altri saranno d'accordo?

Certo, gli altri non la devono pensare allo stesso modo, per un Andrea Dovizioso che si trova davanti con una GP14 che nelle condizioni di umido danza tra le curve di Assen come la migliore delle MotoGP, vederlo arrivare, accodarsi e mangiargli una promessa di vittoria, deve essere davvero come soccombere ai cattivi, ma il Dovi ha fatto già un mezzo miracolo. Portare la rossa sul secondo gradino del podio deve avere un grande gusto, basta guardare il suo sorriso e l'entusiasmo di Gigi Dall'Igna. Certo, questa Ducati è ancora lontana dalla forma, Crutchlow proprio non la capisce e Iannone sembra corra sempre per l'ultima gara, ma attendiamo di vedere la prossima data per capire se è stato solo uno sprazzo di sole, o davvero è arrivata l'estate.

 



L'altro personaggio del Sabato è il solito Valentino Rossi, che non volendo seguire il copione Maruqez, ha messo in scena uno spettacolo tutto suo. Pasticcia con le gomme prima del via, quando alla ricerca del colpaccio monta le slick prima del via mentre tutti usano le rain, ma dopo il giro di ricognizione, causa un piccolo scroscio d'acqua della durata di un minuto, si convince che la scelta non è quella giusta, entra ai box, cambia moto, e parte dalla pit lane. Difficile a questo punto capire se Marquez abbia gareggiato contro gli elementi o li abbia avuti a favore. Perchè finito quel minuto non è più piovuto, e se Rossi avesse tenuto le slick, con il rischio di cadere nei primi giri, avrebbe potuto avvantaggiarsi di molto visto che al quinto giro tutti sono rientrati per il cambio. Insomma, la sorte sembra a favore dello spagnolo, ma Rossi dal fondo risale posizione dopo posizione offrendo un gran spettacolo, e chiudendo quinto. L'errore però gli è costato qualcosa, visto che ora Pedrosa gli è di nuovo appaiato.

Da raccontare ancora la gara di un'altra Open di punta, quella di Aleix Espargaro, che ha lottato per diversi giri con Dani Pedrosa rischiando di salire a podio, ma Dani, che solitamente non è il re della bagare, ha deciso per lo meno di far rispettare le gerarchie. Resta comunque paradossale che un pilota come Aleix Espargaro, di cui il talento ormai è indiscusso così come la velocità in pista, non riesca ad avere accesso ad una delle factory giapponesi, di cui almeno 3 delle clienti affidate a piloti non all'altezza! Le solite faccende oscure e poco edificanti della MotoGP.



Capitolo a parte invece merita il fantasma Jorge Lorenzo, partito dalla nona casella non è mai stato della partita, sempre in affanno, sempre dietro, come fosse tutt'altro pilota. Il punto del discorso sembra sia stata la paura e il ricordo dell'infortunio alla spalla dell'anno scorso proprio ad Assen. Il tutto sembra far parte di una debacle psicologica di questa stagione, dove il maiorchino sembra completamente fuori fase rispetto al miglior sè stesso. Era così fragile l'equilibrio del robot perfetto?

Chiudiamo con il capitolo Cal Crutchlow. In molti già lo criticano, come se fosse un cattivo pilota non all'altezza della Ducati, come se ci si dimenticasse quanti talenti ha stroncato la rossa. Dopotutto è risaputo, le rosse sono difficili da domare, ci vuole carattere. Di certo un divorzio consensuale sarebbe la cosa migliore se non c'è feeling, senza passare le giornate a imbrattare carta e pagine su di chi sia la colpa. Per la rossa c'è uno splendido Iannone che andrebbe premiato, per Cal, talento indubbio, come già detto 3 giapponesi in cerca di un pilota serio, o chissà... sta per rientrare la terza giapponese...

Prossima data per le gare mondiali a Portimao con la Superbike, per vedere se il mostro verde è ancora famelico o se un Macho riuscirà a domarlo!

Wolf

 

 

Classifica gara:
1. Marc Marquez - Honda
2. Andrea Dovizioso - Ducati
3. Dani Pedrosa - Honda
4. Aleix Espargaro - NGM Forward FTR-Yamaha Open
5. Valentino Rossi - Yamaha
6. Andrea Iannone - Ducati Pramac
7. Alvaro Bautista - Honda Gresini
8. Bradley Smith - YAmaha Tech3
9. Cal Crutchlow - Yamaha Tech3
10. Stefan Bradl - Honda LCR
11. Broc Parkes - Paul Bird PBM
12. Scott Redding - Honda Gresini
13. Jorge Lorenzo - Yamaha
14. Karel Abraham - Honda Open Cardion AB
15. Danilo Petrucci - ART Octo Iodaracing
16. Hiroshi Aoyama - Honda Open Aspar
17. Nicky Hayden - Honda Open Aspar
18. Hector Barbera - Avintia Blusens
19. Yonny Hernandez - Pramac Ducati
20. Mike Di Meglio - Avintia Blusens
21. Michael Laverty - Paul Bird PBM
22. Colin Edwards - NGM Forward FTR-Yamaha Open

 



Classifica piloti:
1. Marc Marquez 200
2. Valentino Rossi 128
3. Dani Pedrosa 128
5. Andrea Dovizioso 91
4. Jorge Lorenzo 81
7. Aleix Espargarò 67
6. Pol Espargaro 58
8. Stefan Bradl 56
9. Andrea Iannone 51
10. Bradley Smith 48
11. Alvaro Bautista 43
14. Scott Redding 28
13. Nicky Hayden 27
12. Yonny Hernandez 27
15. Hiroshi Aoyama 24

 

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