Categoria: Sport

In un Gran Premio avvincente come gli appassionati vorrebbero sempre vede, Valentino Rossi capace di essere protagonista e padrone della prima posizione per quasi 20 tornate, prima che il cannibale Marc Maruqez decidesse che la gara era stata fin troppo combattuta. La notizia del giorno però è che anche Dani, all'occorrenza, sa essere cattivo.


Serve soltanto la fila buona per Valentino Rossi, serve una fila dove poter partire e mettere le ruote a fianco di quelle che contano, senza dover strappare gli pneumatici per arrivare a prendere quelli che davanti vanno come il vento. Alla partenza è stato Jorge Lorenzo a mettersi davanti a tutti con una partenza davvero magistrale, ma sono bastate poche curve perchè fosse Valentino Rossi a mettere in fila i primi della classe e andare a prendere la prima posizione.
Tutti eravamo in attesa che il solito Marc Marquez arrivasse a ridosso del pesarese e lo sverniciasse, ma sono servite quasi 20 tornate con una intensità mostruosa per arrivare alle spalle di Valentino e dargli il ben servito. Un Valentino coriaceo, duro, che per molti giri ha visto la pista libera davanti a sè come tante volte in passato.

 



Nel frattempo però si è intromesso nella lotta Dani Pedrosa, rimasto a guardare per gran parte della gara, nell'ultimo terzo di gara ha rotto gli indugi e ha messo in mostra un ritmo anche migliore di quello del compagno, non smentendo la pole strappata il Sabato con un giro eccezionale. Gli avvicindamenti tra le 2 Honda ufficiali sono stati diversi, con sorpassi davvero al limite, un fuori pista di Marquez e l'ultimo errore di foga di Dani a poche curva dall'arrivo, una toccata alla ruota di Marquez che gli è costato il primo gradino, la seconda piazza, e che ha regalato la vittoria, la settima vittoria, al sempre sorridente Marc Marquez.

 

Buone notizie per lo spettacolo

Le gare stanno salendo di intensità, la facilità con cui a inizio stagione Marquez vinceva non è più così palese. Certo, è una corsa che sembra inarrestabile, il pilota spagnolo può permettersi di sbagliare, andare lungo e tagliare la pista cedendo in maniera corretta le posizioni, staccare in condizioni precarie, essere passato da grandi piloti, ma alla fine sotto il traguardo passa sempre per primo, e alla fine è solo questo che conta.

 



Dietro di lui ci sono questioni da non tralasciare, da catalogare. Valentino Rossi è sempre più preciso, veloce e anche coriaceo, è come se il pesarese avesse un miglioramento fisico invece che invecchiare. Dani Pedrosa, operato al braccio sembra un altro pilota, non solo più veloce, ma anche più aggressivo. Solo ad Assen potremo vedere se è stato un caso, o se davvero quella moto gli appartiene più che al connazionale. Brutte notizie invece per Jorge Lorenzo, partito con un lancio stile shuttle, ha cercato di lottare con i primi, è rimasto lì per tutta la gara, ma non è mai sembrato davvero in grado di impensierire Marc e Valentino. Questa volta il problema è stato un'errata strategia di elettronica, con un taglio di potenza deciso per migliorare la stabilità al retrotreno, strategia che gli è costata il podio. La stagione in casa Yamaha ufficiale sembra sempre di più chiamarsi Valentino.

 

Spettacolo ancora più selezionato

Dietro di loro poco da segnalare. Un ottimo Stefan Bradl con la Honda clienti tiene il passo per tutta la gara, mentre nella bagare tra i due Espargaro e la Ducati di Dovizioso la rossa ne esce malconcia, con l'ottava e ultima delle 3 posizioni in palio. Niente male se si guarda la Yamaha clienti di Pol, un po meno se si guarda la Open di Aleix. Insomma, ancora lontana questa crescita Ducati-Audi? Non brilla invece in questa gara Iannone, che ci aveva abituato a belle cose, ma questa è stata una prestazione sottotono.

 



Dopo sette vittorie consecutive sembra davvero improbabile che in questa stagione qualcosa possa mutare le sorti del secondo titolo di Marc, ma la crescita di tutti gli inseguitori mette tanta aspettativa negli appassionati, per qualche gara combattuta, come al Mugello e come in questo GP. Il prossimo GP è quello di Assen, l'università del motociclismo, un circuito tortuoso dove le Yamaha vanno sempre forte, ma dove qualche curva in più è difficile che cambierà le quotazioni dei bookmakers.

Prossimo appuntamento con le gare invece è con la Superbike a Misano settimana prossima, non perdetevelo!

 

Wolf


Classifica gara:
1. Marc Marquez - Honda
2. Valentino Rossi - Yamaha
3. Dani Pedrosa - Honda
4. Jorge Lorenzo - Yamaha
5. Stefan Bradl - Honda LCR
6. Aleix Espargaro - NGM Forward FTR-Yamaha Open
7. Pol Espargaro - Yamaha Tech3
8. Andrea Dovizioso - Ducati
9. Andrea Iannone - Ducati Pramac
10. Bradley Smith - YAmaha Tech3
11. Yonny Hernandez - Pramac Ducati
12. Nicky Hayden - Honda Open Aspar
13. Scott Redding - Honda Gresini
14. Michele Pirro - Ducati
15. Hiroshi Aoyama - Honda Open Aspar
16. Broc Parkes - Paul Bird PBM
17. Michael Laverty - Paul Bird PBM
18. Colin Edwards - NGM Forward FTR-Yamaha Open
19. Hector Barbera - Avintia Blusens
20. Michel Fabrizio - ART Iodaracing

 



Classifica piloti:
1. Marc Marquez 175
2. Valentino Rossi 117
3. Dani Pedrosa 112
4. Jorge Lorenzo 78
5. Andrea Dovizioso 71
6. Pol Espargaro 58
7. Aleix Espargarò 54
8. Stefan Bradl 50
9. Andrea Iannone 41
10. Bradley Smith 40
11. Alvaro Bautista 34
12. Yonny Hernandez 27
13. Nicky Hayden 26
14. Scott Redding 25
15. Hiroshi Aoyama 24

 

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