Categoria: Sport

Bella e entusiasmante la doppietta che Marco Melandri incassa insieme alla ritrovata Aprilia RSV4 nella prima trasferta malese della Superbike. Aggiustate le misure della RSV4 a sua immagine e somiglianza fa un grande annuncio: sono tornato! Un campionato che a causa di una carambola di Baz si accorcia in vetta e promette tanta bagare.


Il campionato mondiale Superbike non è mai avaro di sorprese, non serve di sicuro che una società spagnola ci metta le mani per renderla spettacolare (sempre se sono queste le intenzioni), e al vertice, là sul gradino più alto dove solo i pazzi osano, ci si può trovare di tutto. Oggi è stata la volta di un Melandri rinato, perfetto su una RSV4 che non dondola, non scodinzola, non si imbizzarrisce, e sull'asfalto rovente di Sepang fa esattamente quello che il ravennate vuole.

Sepang gemellata con Noale

Merito di Aprilia, merito dei meccanici, merito di Melandri, merito probabilmente di tutti, ma trovare un altro protagonista per questo campionato è tutto guadagno per noi. In entrambe le gare, la seconda interrotta al quarto giro per una perdita di olio dalla MV Agusta di Claudio Corti e ripartita per altri 10 giri, Marco non parte in testa e si ritrova sempre a inseguire il compagno, quel Sylvain Guintoli che sulla RSV4, se manca di zampata da leone, sembra sempre trovarsi a suo agio. Ma in entrambe le gare Marco fa lo stesso sport, giro dopo giro ricuce lo strappo, si mette in scia e fulmina il compagno. In Gara 1 più facilmente, mentre in Gara 2 gli tocca lottare per tutto l'ultimo giro, tra sorpassi e controsorpassi, per chiudere davanti. Ma si sa, le vittorie all'ultima curva sono quelle che danno più gusto.

 



La notizia buona è che in questa Sepang dalle condizioni soffocanti, le moto di Noale sono sembrate dominare completamente la pista. Anche la terza moto, la RSV4 del team Red Devils con a bordo Toni Elias ha chiuso con due ottimi piazzamenti, sfiorando anche il podio.

Baz fa carambola, Sykes concreto... ma qual'è la verità?

Le Kawasaki potrebbe non essere sembrata in forma, ma non è andata proprio così. La rovinosa caduta di Gara 1 innescata da Loeris Baz che ha coivolto Alex Lowes e il compagno Tom Sykes, ha limitato il week end della verdona. In Gara 2 non è possibile essere certi che Sykes non ne avesse abbastanza, il polso dolorante non lo ha messo in condizioni di essere al 100%. Ma quello che ha portato a casa, il 3° gradino del podio di Gara 2, gli ha permesso di salire sull'aereo con ancora la leadership della classifica mondiale in tasca. E' qui che si ritrova la straordinaria maturazione di Sykes. Arrivato in Superbike come pilota stracciagomme, ha imparato a gestire prima le gare e ora i mondiali. Veloce e con le giuste idee. Davvero pericoloso.

 



Maluccio le Ducati, ma anche qui il risultato non è certo. Davide Giugliano è salito in moto febbricitante a causa di un'intossicazione alimentare, così ha difeso l'onore delle armi e gli va dato merito. Il compagno invece ha portato a casa un buon piazzamento in Gara 1, mentre in Gara 2 ha dovuto anche lui remare a causa di problemi con le gomme. La curva di prestazioni in ripresa fino a Donington, qui ha avuto una battuta d'arresto.

Honda... un grande punto interrogativo

Dietro poche annotazioni di valore, la prima è quel Toni Elias che sfruttando lo stato di grazia delle moto di Noale a Sepang porta a casa due buoni piazzamenti, ma soprattutto si fa vedere nelle posizioni che contano. Bene anche Eugene Laverty con il Gixxer 1000, nonostante la caviglia mal messa, eredità di una caduta ai test di Phillip Island con la nuova Suzuki da MotoGP, in Gara 1 chiude a podio, 3°. Lontane ancora le prestazioni di Phillip Island, ma chissà che Eugene e i tecnici del team Suzuki trovino il bandolo della matassa.

 



Honda sempre Honda, con il buon Jonathan Rea che ci mette sempre una pezza, le moto dell'ala d'orata hanno avuto molti problemi di elettronica duranteil week end, e di certo non sono state gare facili, ma con 2  sesti posti l'irlandese non va via da Sepang avendo alzato proprio la resa, anche se ha perso la seconda piazza in campionato.

Chiude il week end di debutto a Sepang. La Superbike ha ben figurato, così come l'Aprilia e Melandri. Tornati in Europa, a Misano, però capiremo se come Phillip Island e Imola, è stata una pista bugiarda o qualcosa è davvero cambiato.

Prossima settiama MotoGP per il GP della Catalunya.

 

Wolf

 

Gara 1
1. Marco Melandri - Aprilia RSV4
2. Sylvain Guintoli - Aprilia RSV4
3. Eugene Laverty - Suzuki GSXR1000 Crescent Voltcom
4. Chaz Davies - Ducati Panigale
5. Toni Elias - Aprilia RSV4 Red Devils Roma
6. Jonathan Rea - Honda CBR1000RR Pata
7. Leon Haslam - Honda CBR1000RR Pata
8. Davide Giugliano - Ducati Panigale
9. David Salom - Kawasaki ZX10R EVO
10. Leon Camier - BMW S1000RR Motorrad Italia
11. Jeremy Guarnoni - Kawasaki ZX10R EVO MRS
12. A Andreozzi - Kawasaki ZX10R EVO Pedercini
13. B Staring - Kawasaki ZX10R Grillini
14. Ivan Toth - BMW S1000RR Toth
15. R Lanusse - Kawasaki ZX10R EVO Pedercini
16. Aron Yates - EBR 1190 RX Hero EBR

Gara 2
1. Marco Melandri - Aprilia RSV4
2. Sylvain Guintoli - Aprilia RSV4
3. Tom Sykes - Kawasaki ZX10R
4. Toni Elias - Aprilia RSV4 Red Devils Roma
5. Loris Baz - Kawasaki ZX10R
6. Jonathan Rea - Honda CBR1000RR Pata
7. Eugene Laverty - Suzuki GSXR1000 Crescent Voltcom
8. Chaz Davies - Ducati Panigale
9. Alex Lowes - Suzuki GSXR1000 Crescent Voltcom
10. Davide Giugliano - Ducati Panigale
11. Leon Haslam - Honda CBR1000RR Pata
12. Leon Camier - BMW S1000RR Motorrad Italia
13. David Salom - Kawasaki ZX10R EVO
14. Jeremy Guarnoni - Kawasaki ZX10R EVO MRS
15. Nicolò Canepa - Ducati Panigale EVO Althea
16. B Staring - Kawasaki ZX10R Grillini
17. Sheridan Morais - Kawasaki ZX10R EVO Iron Brain
18. Ivan Toth - BMW S1000RR Toth
19. P Sebestyen - BMW S1000RR Toth
20. Aron Yates - EBR 1190 RX Hero EBR



Classifica
1. Tom Sykes 201
2. Sylvain Guintoli 188
3. Jonathan Rea 179
4. Loris Baz 170
5. Marco Melandri 147
6. Chaz Davies 130
7. Davide Giugliano 96
8. Eugene Laverty 90
9. Toni Elias 89
10. Leon Haslam 89
11. Alex Lowes 80
12. David Salom 56
13. Nicolò Canepa 39
14. Leon Camier 30
15. Jeremi Guarnoni 19

 

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