Il Codice della Strada inizia un percorso di adeguamento e specializzazione nei confronti dei veicoli a due ruote elettrici, un cambiamento in atto che però è ben lontano dal diventare uno standard.
Era inevitabile che il codice della strada iniziasse a mettere in elenco deroghe o riferimenti particolari ai veicoli elettrici, che per quanto siano simili o prendano spunto dai veicoli a combustione, hanno peculiarità e caratteristiche sostanzialmente diverse. Basti pensare ad un banale controllo di manutenzione al motore, che su un veicolo elettrico comporta alti rischi per la sicurezza umana, vista la possibile esposizione a passaggi di corrente che devono essere effettuati da personale specializzato.
Diverso però il nuovo articolo salutato con favore soprattutto da Zero Motorcycles, il Costruttore californiano, oggi rimasto leader solitario nel settore dei veicoli elettrici a due ruote con l'uscita dal mercato di Energica, che accoglie con favore la riforma del Codice della Strada che introduce in Italia la possibilità per i motocicli elettrici dai 6 kw di accedere alle autostrade e alle tangenziali, a patto che alla guida ci sia un maggiorenne.
“Ampliare il raggio d’azione dei motocicli a zero emissioni rappresenta una spinta propulsiva verso il loro utilizzo, dunque un supporto al mercato che ha enormi potenzialità di crescita, sia sotto il profilo della mobilità individuale, sia in relazione al segmento delle flotte. Ringraziamo dunque Il Governo italiano e Confindustria ANCMA per il traguardo raggiunto” - dichiara Umberto Uccelli, Vice President e Managing Director EMEA Zero Motorcycles® .
E' una boccata d'ossigeno per i costruttori di veicoli elettrici, oggi che le vendite sono in sofferenza dopo un primo periodo di entusiasmo di fronte ad aziende che aprivano un percorso nuovo nella mobilità a due ruote.