Nonostante siano note le vere fonti di inquinamento a Milano, il comune è pronto a varare l'area B, che con decorrenza Gennaio 2019 andrà a coprire non più un'area ristretta della città, ma di fatto metterà al bando migliaia di veicoli che entrano a Milano ogni giorno per lavoro da tutta la città. I più colpiti, come sempre, saranno le fasce a basso reddito, che non si possono permettere un ricambio continuo dell'automobile, andando a bandire l'accesso di tutti gli autoveicoli di categoria inferiore agli Euro 5 già da settembre 2019. Sul sito preposto la città di Milano indica questa direttiva come "equa".
Ma questa volta il comune di Milano ha deciso di colpire anche le motociclette, mezzo tra i preferiti da chi abita e lavora a Milano, per muoversi più velocemente nel traffico congestionato della città lombarda. Con poca lungimiranza il comune di Milano ha deciso che la destinazione sarà quella di escludere progressivamente i veicoli Euro2 inferiori a Euro5, e quelli inferiori a Euro4 a 4 tempi. Se per i 2 tempi si parla prevalentemente di scooter di piccola cilindrata con un forte ricambio, per le motociclette a 4 tempi si andrà a vietare la circolazione di veicoli di carattere storico o longevo, che nel mondo motociclistico sono qualcosa di normale. Il provvedimento contro le motociclette non avrà un decorso rapido, a differenza di quello contro le auto, ma in un periodo in cui ridare vita a vecchie glorie è uso comune nel mondo motociclistico, si rischia di avere al posto di una moto longeva, una moto inutilizzabile.
I divieti entreranno in vigore dal 2019, nei giorni feriali a partire dalle 7 e 30 del mattino fino alle 19 e 30. Non sarà concesso l'ingresso in tutta la città (Area B) a quelli che il comune di Milano ritiene essere i veri responsabili dell'inquinamento della città. Fatto questo, per salvaguardare le emissioni delle caldaie a gasolio, al comune di Milano non rimarrà che tenere fuori fumatori e sportivi che respirano troppo.
www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/mobilita/Area_B