In mezzo al mare di preoccupazioni che stanno affrontando molti proprietari di moto, e auto, storiche per le nuove norme green, spunta una proposta salva Vespa di Matteo Salvini.
Non si può dire che per molti sia un po’ come un cerino nel buio, dopo l’oscurantismo delle nuove norme anti-inquinamento delle città, delle regioni e dell’Europa, che dipingono molti di noi come untori atmosferici, quella della proposta della Lega di Matteo Salvini ha un po’ il sapore di una piccola scialuppa, almeno per i tanti possessori di una Vespa storica, magari a due tempi, mezzi che come recita il comunicato hanno fatto la storia della mobilità italiana in tempi difficili, per poi trasformarsi in vere e proprie icone di stile e di design, oggi apprezzate in tutto il mondo.
Inutile riprendere la diatriba con le amministrazioni che hanno via via vietato la circolazione dei mezzi euro inquinanti a spese di privati e famiglie, con scarso se non inesistente effetto sulla qualità dell’aria, ma questa guerra di religione per lo meno vede di tanto in tanto qualche spiraglio. I molti proprietari di una Vespa storica, se la proposta andrà a buon fine, potranno continuare a circolare e a godere di una vera propria icona. La proposta mira a rendere la Vespa una vera e propria eccezione per qualsiasi normativa locale, italiana o europea.
In generale però bisognerebbe auspicare una valutazione generalizzata di veicoli storici o che hanno un valore artistico, come alcune custom o café racer, che da semplici moto si sono trasformate in vere e proprie opere di meccanica e design rilevante. Una norma cieca non è mai una buona norma.
Da verificare se la proposta vedrà davvero la luce.