Dopo i diversi episodi che hanno visto Marc Marquez usare la scia di Vinales nelle qualifiche, nel paddock si è scatenato un vero e proprio assalto

Chiedere a Valentino Rossi un opinione su Marc Marquez forse è stato troppo, il pesarese ha caricato un semplice laconico "Sapete come la penso su Marc Marquez, non dico altro", una frase che ha pesato come un macigno, nel momento in cui oltre ai diretti interessati dal comportamento di Marquez, altri piloti della MotoGP sono arrivati a chiedere l'intervento alla direzione gara.

Gli episodi sono quelli delle qualifiche del Mugello, dove Marc Marquez ha atteso, seguito e anche danneggiato alcuni piloti, perché come lui stesso ha ammesso, visto lo stato di forma aveva bisogno di un traino per approdare alla Q2. Quindi prima Binder e poi Vinales si sono sentiti seguire da un'ombra che si è staccata solo una volta rientrati sulla pitlane, talmente fastidioso nel caso di Vinales, da dover abortire il giro.

Dal canto suo Marc Marquez si scusa per un quarto. Infatti dopo essersi scusato con Vinales per l'inoppurtinità della faccenda, ha tolto un quarto dicendo che non aveva scelta, un altro quarto perché non è vietato dal regolamento e un altro quarto perché in passato altri lo avevano fatto con lui. Insomma delle scuse resta ben poco, ma Marquez non è la prima volta che viaggi asul filo dei regolamenti.

Difficile che vengano presi in effetti provvedimenti, nonostante l'appello dei diretti interessati e di altri come Miller e Morbidelli, il regolamento non lo vieta. Strana però questa levata di scudi, quando era sugli scudi una critica dai colleghi sembrava essere un tabù.