Il rokie in capo al team Ducati Avintia, fratello di Valentino Rossi, fa il bilancio degli stili di guida dei piloti Ducati dopo aver visto i dati degli altri cinque piloti.

Secondo Marini, da poco atterrato in MotoGP dalla Moto2 dove è arrivato ad un passo dal titolo mondiale, mette a confronto gli stili di guida con cui i suoi compagni di marca portano al limite le Ducati da MotoGP, anche se lui a bordo di una GP19, mentre i piloti del team ufficiale e del team Pramac possono disporre della nuova GP21.

I piloti che hanno più di tutti attirato la sua attenzione sono Jack Miller e Joan Zarco, il primo per la capacità di rendere efficacie la Ducati MotoGP anche nella percorrenza di curva, il secondo per la particolarità del la guida e del setting.

Di Jack Miller quello che ha colpito Marini è la capacità di far correre veloce la moto in curva come se fosse una Yamaha, cosa ben strana visto che il limite da sempre evidenziato dai piloti Ducati, è la difficoltà nella velocità di percorrenza della Ducati in curva. Il pilota asutraliano sembra poi in grado di frenare più profondo di tutti, arrivando a metà curva per poi girare la moto come nessun'altro.

"Ma puoi vedere con Jack che la moto ha un potenziale molto grande; può far girare la moto in curva come una Yamaha. Ha una velocità in curva molto buona"

In contrasto con quanto invece fa Johann Zarco. Il pilota francese usa settaggi dell'elettronica diversi dalla maggior parte dei compagni, complice anche l'uso molto più evidente del freno posteriore, che lo porta, secono Marini, ad arrivare con una frenata molto meno pesante in ingresso di curva e una maggiore velocità, per poi far girare la moto ed uscire con una migliore progressione.

"Zarco è un po' diverso. Niente di grosso. Forse non frena così forte e poi lascia entrare la moto veloce in curva, ma può gestire il centro curva per girare la moto e poi cerca di essere fluido in uscita di curva"

Dei due piloti comunque Marini si appresta a studiare il più possibile i dati di percorrenza curva di Miller, più vicino al suo stile, più facile da copiare. Di sicuro sarà interessante vedere con così tanti cambi di sella, quale sarà la stagione Ducati in MotoGP nel 2021.