Contro ogni pronostico, compresi quelli dei medici, dei suoi collaboratori, dei tifosi, ma anche a quello di Alberto Puig, autore di dichiarazioni nei giorni scorsi da ultrà di curva più che di serio manager della MotoGP, Marc Marquez sarà in pista per questo fine settimana.

La MotoGP che si appresta a correre ancora sul circuito di Jerez, ma per il GP ribattezzato dell'Andalusia, resta sbalordita dalla forza, o dalla pazzia, del campione del mondo. E' incredibile, ma dopo soli tre giorni dall'operazione il pilota spagnolo è riuscito a passare la visita di controllo e farsi dichiarare idoneo a correre. Per minimizzare l'impatto il team Honda ha deciso insieme al pilota di non provare il venerdì, ma di scendere in pista direttamente a partire dal sabato. Una ripresa che sa del miracoloso, o visto che ci sono di mezzo medici competenti, solo dal fatto che come detto fin da lunedì il nervo non è stato toccato e con le placche la frattura è stata ridotta. Inoltre c'è la volontà straordinaria, e anche strabordante, di Marc Marquez di competere, di confrontarsi con qualsiasi pilota e qualsiasi situazione.

Resta da capire quanto sarà competitivo Marquez una volta salito in sella viste le condizioni, ma c'è da scommettere che con l'aiuto dei medici e qualche accorgimento saprà stupirci come sempre. Può tirare un sospiro di sollievo Alberto Puig, che ha visto in un normale incidente di gara con conseguente infortunio del proprio pilota un evento snaturante per il campionato MotoGP, cose che invece fanno parte di questo campionato e che hanno in passato già precluso titoli ad altri piloti, sempre che questo sia il caso.

Michele Rubin