L’avevamo conosciuta alla presentazione Stampa Nazionale insieme alle sorelle con cui divide il propulsore bicilindrico da 895 cc.

Ne avevamo avuto una ottima impressione ma si era trattato di un assaggio che andava confermato o ribaltato, per citare un noto format televisivo.

Ecco che BMW Motorrad Italia ci dà fiducia e ci affida una sua moto per il Sardegna Gran Tour 2024, un evento perfetto per verificare le doti della BMW F900GS sia su strada sia in off-road.
Abbiamo esplicitamente chiesto la versione più appariscente con quel telaio rosso che fa tanto racing in contrasto con quel giallo San Paulo che seppur tipicamente tedesco intriga e può piacere anche agli italiani…a noi piace!



La moto ci viene consegnata, oltre con i classici optional irrinunciabili su una BMW come il pacchetto “Dynamic” anche con pacchetto “Enduro” che prevede: la forcella anteriore rivestita SHOWA da 45 mm e l'ammortizzatore ZF totalmente regolabile con serbatoio di compensazione e possibilità di regolazione Lowspeed e Highspeed - L'elemento di innalzamento manubrio - La catena M Endurance a bassa manutenzione che riduce le perdite causate dall'attrito.
Ovviamente non mancano gomme tassellate che sono le Metzeler Karoo4 che ci avevano già sorpreso e anch’esse volevano essere verificate sul campo.
Dotata anche di predisposizione per il sistema di navigazione GPS su cui noi abbiamo istallato il nostro Garmin ZumoXT mediante adattatore Adapter 3D Motorrad.  



Non stiamo a ripetere com’è fatta ecc. se volete trovate le caratteristiche nelle nostre prime impressioni in questo caso vogliamo concentrarci sull’uso in questi più di 1000 chilometri dei quali la maggior parte in fuoristrada sui sentieri sardi.

Infatti il Sardegna Gran Tour è un evento Adventouring che prevede una percorrenza del 70 % di fuoristrada (Calcolato come tempi di percorrenza) su sentieri e percorsi in Sardegna con difficoltà adatta alle bicilindriche, con magari qualche tratto più impegnativo dovuto alle precipitazioni che possono aver modificato il fondo della traccia prevista.
Ai tratti di off road si abbinano trasferimenti su bellissime strade curvose dall’asfalto perfetto degne delle migliori sportive, senza dimenticare la necessità di raggiungere e tornare da Genova magari utilizzando la tanto odiata autostrada.
Insomma un banco di prova perfetto per la BMW F900GS!



Considerazioni lo ripetiamo da motociclisti normali con un livello medio di esperienza in fuoristrada, pertanto più sensazioni personali più che verità assolute.

Partiamo dal fatto che abbiamo tolto le pedane del passeggero, visto che non ci servivano così da evitare ogni possibile interferenza e fastidio nel fuoristrada e che abbiamo dovuto adattarci alla completa mancanza di portapacchi.
In realtà per il trasferimento è stato sufficiente fissare una borsa sulla porzione di sella dedicata al passeggero e nell’uso poi in fuoristrada lo stretto codino si è rivelato sufficientemente robusto per sostenere una piccola borsa con tutto l’occorrente per le necessità immediate (tuta antipioggia – Mini compressore – Kit riparazione – qualche ferro - ecc.).



La prima sorpresa è stata l’attitudine all’asfalto che se era scontata come moto meno lo era per la gommatura tassellata delle Metzeler Karoo4 che invece hanno dimostrato una buona, sincera e sicura tenuta anche sulle curvose strade dell’appennino Ligure e poi su tutte le strade sarde dove ammettiamo di non aver pensato di risparmiare le gomme.
Una tenuta sempre sincera e senza particolare rumorosità anche quando al rientro siamo stati obbligati all’autostrada e quindi a velocità è codice.
A proposito di gomme abbiamo tenuto su asfalto le pressioni indicate dalla casa (2,5 -2,9) mentre nel fuoristrada, o meglio in tutti i chilometri in Sardegna, siamo scesi prima a 2,2 e poi con maggior soddisfazione a 2,0 per entrambe le ruote.



Abbiamo affrontato i tratti off road con crescente confidenza anche se mai la F900GS ci è sembrata impegnativa, certo non è una monocilindrica da 120 Kg e i 100 Kg di differenza si sentono, ma sono ben distribuiti su una ciclistica che permette un ottimo controllo anche a bassa velocità.
La differenza rispetto la precedente GS bicilindrica, che avevamo provato nell’evento di Adventure Riding l’anno precedente, è abissale, un deciso salto avanti in direzione fuoristrada.



Abbiamo utilizzato su strada la mappatura "Dynamic Pro", la nostra preferita su strada, e in fuoristrada la "Enduro Pro" che gestisce l’erogazione, l’intervento del controllo di trazione e quello dell’ABS all’anteriore mentre al posteriore viene disinserito.
In effetti non avendo mai avuto problemi di intervento e di bloccaggio e confidando nelle nostre non eccelse capacità di guida siamo poi passati alla mappa "Enduro" dove viene gestito anche l’intervento dell’ABS sulla ruota posteriore e in effetti ci siamo sentiti più sicuri. Le curve con bloccaggio e derapata le lasciamo a quelli bravi!

La potenza di 105 Cv è tanta, fin troppa su strada figuriamoci in fuoristrada, ed in effetti a noi ne sarebbero bastati anche molto meno, anche perché senza escludere il controllo di trazione era fin troppo facile far pattinare la ruota posteriore nelle salite più impegnative.
Ottima la frizione, a cavo, morbida e modulabile così da permetterci un adeguato controllo della gestione della potenza.
Ci siamo divertiti sui lunghi pistoni veloci come nei single track dove mai ci siamo trovati in difficoltà con questa moto che più guidavamo più cominciavamo a conoscere e quindi fidandoci più di noi che di lei.

La posizione in sella è comoda e con una protezione all’aria non regale, il pilota è alto 183 cm, ma decisamente sufficiente, mentre la triangolazione sella manubrio pedane ci è sembrata azzeccata.
Si guida bene seduti su strada, ma ancora meglio in piedi in off-road, tanto che a volte viene da alzarsi anche nei tratti lenti su asfalto vista la sensazione di controllo che regala.
Anche l’inserto ribaltabile sulla leva del freno è decisamente utile per variare l’altezza dello stesso secondo il tipo di utilizzo.
Forse avremmo dovuto alzare un po’ la leva del cambio, ma alla fine ci siamo adattati ed è andata bene lo stesso.
Le gomme che su strada ci avevano convinto ci hanno dato soddisfazione e sicurezza anche in fuoristrada confermandosi come tra le migliori come compromesso On-Off.



Qualcuno criticava la ridotta capienza del serbatoio con “solo” 14,5 Lt. Una critica inutile visti i consumi davvero incredibilmente ridotti di questo bicilindrico frontemarcia.
Alla fine del nostro test di oltre 1000 km abbiamo verificato un consumo medio di 23,2 km/lt, leggendo sul TFF nell’uso autostradale a 90/100 km/h perfino i 28 Km/lt, mentre in off-road non abbiamo mai visualizzato meno di 21 Km/lt…dire niente male.

Va beh, quindi tutto perfetto? Per quanto ci riguarda sì, ma se volgiamo trovare il classico pelo nell’uovo il serbatoio è abbastanza ingombrante in larghezza nella parte anteriore e può disturbare quando nelle salite bisogna spostarsi in avanti.



Cosa ci sarebbe piaciuto? Come già espresso fin da subito un piccolo portapacchi, non previsto da BMW, ma credo che le aziende after market a breve risolveranno, e il tubolare a protezione del motore che invece è disponibile come optional in casa madre e che a noi fortunatamente non è servito.

Una moto che ora davvero diventa una diretta concorrente alle altre bicilindriche attorno tra gli 800 e 1000 cc ma che può impensierire anche quelle di cilindrata inferiore e superiore vista la sua polivalenza e prestazioni.
Il prezzo seppur tipicamente Bavarese non è spropositato visti i contenuti e nella configurazione della prova arriva a circa € 18000,00.



Scheda tecnica completa e tutti gli accessori disponibili sul sito BMW Motorrad Italia.

Foto di: Fotografica Sestriere (Azione in Sardegna) – Serati Roberto (Corbetta Park Milano) – Flap27 

Abbiamo utilizzato:
Casco Caberg Tourmax X – Giacca Clover Dakar-2 WP – Pantaloni Clover Light-Pro 3  – Stivali Alpinestars Toucan – Guanti Clover GTS-3 – Intimo SIXS – Occhiali Emblema Universal

GALLERY